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Esperienze di eHealth in Grecia, Brasile e Giappone: la tecnologia aiuta i pazienti nei Paesi meno sviluppati come in quelli più avanzati

Si moltiplicano in tutto il mondo le iniziative che vedono l’utilizzo di sistemi di telecomunicazioni al servizio dei pazienti, per migliorare la…

Pubblicato il 23 Mar 2010

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Si moltiplicano in tutto il mondo le iniziative che vedono
l’utilizzo di sistemi di telecomunicazioni al servizio dei
pazienti, per migliorare la prevenzione e velocizzare la
diagnostica, agevolare la cura e abilitare la formazione medica a
distanza. E ciò risulta utile sia laddove lo sviluppo
tecnologico è già avanzato sia quando è necessario partire da
zero. Ecco quanto succede, grazie al supporto di Ericsson, nella
vicina Trikala, città greca situata in Tessaglia, e in luoghi
per noi remoti quali l’Amazzonia e il Giappone.

A Trikala sono 300 i pazienti che utilizzano un servizio di
telemedicina che consente ai pazienti negli
ospedali locali e agli anziani costretti al loro domicilio di
poter essere visitati e monitorati da remoto anche da specialisti
in altre zone del Paese: la pressione dei pazienti, il ritmo
cardiaco e altri risultati delle misurazioni sono inviati
all’ospedale tramite la rete a larga banda di cui dispone
la città e che rappresenta una punta d’eccellenza in
Grecia. Il medico presso l’ospedale controlla i dati al
loro arrivo e sulla base dei risultati decide se mantenere o
modificare la prescrizione medica.

In Brasile, invece, a dicembre 2009 è stato annunciata da
Ericsson la partecipazione insieme a Vivo, operatore telefonia
mobile, all’iniziativa che porterà connettività a banda
larga mobile nello stato amazzonico del Pará, situato nel nord
del Paese, per promuovere nuove opportunità di sviluppo
socio-economico e migliorare la vita delle popolazioni locali.
Accesso a Internet, servizi di e-health e e-education saranno
resi disponibili per oltre 30.000 persone in 175 villaggi
isolati e disagiati dell’Amazzonia
grazie alla
banda larga mobile. La telemedicina permetterà alle comunità
rurali di migliorare la gestione delle emergenze e dei servizi
sanitari, operare un servizio di sorveglianza e controllo
delle malattie
, nonché ottimizzare la raccolta,
l’archiviazione e la comunicazione di dati di base, quali
registrazioni di nascite e morti. Saranno anche forniti programmi
di apprendimento via cellulare nelle zone più remote e sarà
fornito sostenegno gli operatori locali nello sviluppo delle
applicazioni sanitarie.

In Giappone, Paese in cui tutto e tutti sono interconnessi a
larga banda l’Akita University Hospital rappresenta invece
un esempio di come l’ICT può essere impiegato in ambito
sanitario in maniera efficiente in un Paese avanzato.
L’ospedale ha implementato un sistema di controllo che
prevede che i pazienti indossino un dispositivo
elettronico al polso
e che il personale infermieristico
utilizzi un palmare per leggere dal dispositivo la cartella
sanitaria del paziente e i medicinali prescritti in terapia.
Questa soluzione riduce il margine di errore nella lettura dei
referti dei medici, semplifica il lavoro del personale, riduce il
tempo dedicato ad ogni paziente per le pratiche amministrative e
crea maggiore sicurezza.

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