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Alec Ross a Forum PA 2021: “La digitalizzazione è una scelta necessaria: per l’Italia è tempo di correre”

Agire sulle regole per favorire lo sviluppo dell’imprenditoria e trattenere talenti, abbracciare il digitale per non perdere competitività, innovare i settori più tradizionali. Sono questi gli spunti da cui partirà l’esperto internazionale di politiche innovative nel suo intervento a Forum PA 2021 per aiutare a tracciare una roadmap che permetta al nostro Paese di tenere il passo col resto del mondo

Pubblicato il 19 Mag 2021

Alec-Ross

Alec Ross, esperto a livello mondiale in tema di politiche di innovazione, sarà uno degli ospiti internazionali di Forum PA 2021. Visiting professor alla Bologna Business School, Alec Ross ha ricoperto il ruolo di Senior Advisor for Innovation per Hilary Clinton durante il suo mandato di Segretario di Stato e quello di Coordinatore per il comitato Technology & Media Policy durante la campagna presidenziale di Barack Obama nel 2008. Dopo aver lasciato il Dipartimento di Stato, nel 2013 ha assunto il ruolo di Visiting Professor presso il King’s College di Londra e di Distinguished Senior Fellow alla Columbia University.

Talento e opportunità: in Italia una questione di regole

Il talento è universale, l’opportunità no. In Italia c’è tanto talento, ma mancano le opportunità. Bisogna fare in modo che sia più facile per i talenti italiani rimanere nel proprio Paese e diventare imprenditori. È questo il pensiero di Alec Ross, intervistato da Mauro Tommasi della redazione di Forum PA in attesa dell’evento che lo vede protagonista dal titolo “La trasformazione digitale del Paese” che si terrà il 22 giugno.

Se ciò che più determina le opportunità di successo è il luogo in cui si è nati, come sostiene anche uno studio realizzato dal World Economic Forum, è altrettanto vero che anche nei Paesi con un più alto livello di mobilità sociale come l’Italia (34esimo Paese su 82, secondo l’indice del WEF) le opportunità possono essere ridotte per una serie di motivi. Tutto questo ha come conseguenza la fuga dei talenti.

Ad Alec Ross, dal suo luogo di osservazione privilegiato sospeso tra Nuovo Mondo e Vecchio Continente, capita spesso, ad esempio nella mensa del Campus Apple nella Silicon Valley o nella sede di Amazon a Seattle, di sentire gruppi di giovani conversare in lingua italiana. Un chiaro segno che noi italiani ci siamo là dove la tecnologia prende forma, con le nostre capacità e creatività. Ma come fare allora a trattenere qui i talenti? Ross ci dà la sua risposta: bisogna agire sulle regole, per fovorire la diffusione dell’imprenditoria in Italia.

La digitalizzazione come unica strada per rimanere competitivi

“Questo periodo di Covid – dice Alec Ross − ha favorito una notevole accelerazione della digitalizzazione in tutto il mondo. Processi che pensavamo richiedessero dai cinque ai sette anni sono stati compressi in due anni, e questo ha creato opportunità per le imprese e nuovi modelli di business. Tuttavia ciò crea allo stesso tempo un rischio per le imprese che non hanno la capacità di rinnovarsi rimanendo ancorate a modelli di business meno recenti che non sono adattabili alla nuova realtà”. Siamo davanti a un bivio: vogliamo essere un Paese all’avanguardia per il prossimo decennio o fare un altro passo indietro? “Non possiamo fingere che il progresso tecnologico si fermerà e che non toccherà tutti i settori. Il reskilling è necessario, dobbiamo abbracciare la digitalizzazione, dobbiamo correre. Il modo sta correndo verso la digitalizzazione e l’Italia deve correre altrettanto in questa direzione”, afferma il professore.

Digitalizzazione, una rivoluzione che investirà ogni settore

Alla domanda su quali aree saranno più investite dalla digitalizzazione, Alec Ross non ha dubbi: “Non stiamo digitalizzando il mondo mettendo più telefonini nelle nostre tasche, stiamo passando da 35 miliardi a 75 miliardi di dispositivi nei prossimi quattro anni perché stiamo introducendo codici informatici in settori economici storicamente non associati al digitale come l’agricoltura, il settore alimentare, i trasporti, la moda e l’industria manifatturiera. Con la diffusione del 5G e di una potente intelligenza artificiale, gli ambiti che vivranno le trasformazioni più profonde trainate dalla digitalizzazione nei prossimi cinque anni saranno probabilmente quelli che potremmo definire ‘tradizionali’, compresa la pubblica amministrazione”.

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