Gli ERP in cloud rappresentano il “cuore digitale” che permette alle aziende italiane di ogni dimensione di innovare e guardare al futuro, integrando le nuove tecnologie AI all’interno dei processi aziendali. La direzione è ormai chiara, ma la maggioranza delle aziende deve ancora identificare e tracciare la propria strada.
Per comprendere a che punto siamo con il mercato e dove ci sta portando questa nuova ondata di innovazione, Altea UP, in collaborazione con SAP, ha organizzato un incontro nell’Agriturismo Antico Benessere, in provincia di Bergamo, in cui i partecipanti hanno anche avuto l’occasione di approfondire in sessioni dedicate l’evoluzione dei processi dell’area Finance e Supply Chain, oltre che ascoltare l’esperienza di Diesse Arredamenti, azienda italiana di grande successo che da 30 anni produce soluzioni di alta gamma di arredamento per gli Yacht.
ERP in cloud, un passaggio necessario per il business
Roberto Gemma, CEO di Altea UP, ha aperto i lavori ricordando che parliamo di ERP da 30 anni, ma l’evoluzione verso il Cloud è un passaggio fondamentale che «aiuta le aziende a porre basi solide, grazie alla standardizzazione dei processi core e alla disponibilità di dati certificati e strutturati, che sono alla base dell’automazione. Estensioni e personalizzazioni sono possibili anche sul Cloud ma possono generare rigidità, l’AI applicata ai processi standard per renderli dinamici ne accresce l’efficacia senza generare rigidità».
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Roberto Gemma
CEO di Altea UP
Con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, ha continuato il CEO, «non serve tanto la conoscenza della tecnologia, ma saperla utilizzare nei processi di business, imparare a fruirla nel quotidiano. L’AI cambia il modus operandi: dobbiamo immaginarci in un nuovo mondo in cui è lo strumento tecnologico a fornire suggerimenti e nuove idee. Non stiamo parlando di sostituire persone: stiamo parlando di innovazione incrementale, l’efficienza derivata da una riduzione di organico è un approccio sterile, che appartiene al passato. Le piattaforme che integrano l’AI garantiscono un incremento dell’efficienza operativa, e questo è il primo traguardo. In una seconda fase supporteranno il decision making».
IDC afferma che l’85% delle aziende mondiali nei prossimi anni farà partire progetti di Generative AI. Il PoliMI stima però che in Italia solo il 65% dele grandi aziende hanno sperimentazioni avviate o pianificate, mentre se si va sul mercato delle medie imprese questa percentuale scende al 20%. «Il tema dell’Intelligenza Artificiale è oggi all’attenzione dei top manager e delle proprietà delle imprese italiane, che si stanno domandando come approcciarla. Accumulare ritardo verso gli altri paesi può diventare problematico», ha confermato Fabrizio Moneta, Direttore Midmarket e Canale di SAP Italia.
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Fabrizio Moneta
Direttore Mid Market e Canale di SAP Italia
Ma non è così semplice: «Si fatica a trovare casi d’uso, mancano competenze e certezza nel ROI – ha detto il manager -. La privacy sui dati preoccupa. L’approccio che SAP propone non è partire dalla pura tecnologia, ma partire dalle applicazioni che integrino l’AI direttamente nei processi, utilizzando ciò che SAP S/4HANA Cloud mette a disposizione: stiamo disseminando l’AI in tutte applicazioni, con soluzioni pronte per essere utilizzate, dal Customer Service al Finance, dalle Operation alla Supply Chain. Pronte ma estendibili in funzione degli obiettivi di business. Tutto ciò è disponibile soltanto sul Cloud. SAP ha scelto di integrare le proprie tecnologie con quelle degli hyperscaler, focalizzandosi sulle applicazioni, soluzioni e piattaforme applicative che aiutano le aziende ad affrontare il cambiamento». Il focus, in particolare, è sulla catena del valore – perché la collaborazione tra le aziende all’interno della filiera è un elemento differenziante – e sulla sostenibilità, che è diventata un elemento discriminante nelle scelte e politiche di acquisto, e lo sarà sempre di più nel futuro: un tema quindi non solo riflesso nei costi, ma anche e soprattutto nei ricavi delle aziende.
Sul tema dell’ERP in Cloud come abilitatore di innovazione è tornato Alessandro Martignoni, Innovation Strategic Service Manager di Altea UP, che opera come partner del cambiamento dei clienti, un cambiamento che parte proprio dall’ERP, portando nelle aziende le migliori esperienze di tutti i clienti SAP nel mondo, e non si ferma qui.
«Un progetto che sposa la logica delle best practice può essere esteso secondo il modello dell’impresa componibile, che reagisce al cambiamento. Si può dire che il progetto vero inizia dopo il go live. È possibile valutare il digital footprint, ovvero come viene usato il sistema, se i processi seguono il loro corso o ci sono scostamenti, se esistono colli di bottiglia: si impara studiando come i dati si muovono. Il secondo passo è abilitare il processo di decision making, costruire sulla SAP Business Technology Platform (SAP BTP) soluzioni dedicate, usufruire di nuovi servizi. È su questi aspetti che il partner porta valore aggiunto al cliente».
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Alessandro Martignoni
Innovation Strategic Service Manager di Altea UP
Altro elemento importante è la compliance ESG (Environmental, Social, Governance), perché gli obblighi di legge sono destinati ad aumentare. «È un tema pervasivo: stimare la carbon footprint e gestire la doppia materialità necessitano di strumenti adeguati». Il riferimento, in particolare, è alla soluzione SAP Sustainability Footprint Management che aiuta a gestire la carbon footprint di prodotto e di organizzazione.
Martignoni ha poi sottolineato l’impegno di Altea UP per facilitare l’adozione delle soluzioni AI nelle PMI italiane, partendo dai business case. «E’ attualmente in corso un progetto con l’Università del Salento che prevede, tra l’altro, lo sviluppo di soluzioni di ottimizzazione della produzione e sincronizzazione della Supply Chain. Stiamo parlando di AI prescrittiva, che permette di ottimizzare scenari futuri attraverso modelli matematici. Un altro ambito di studio riguarda l’ottimizzazione del capitale circolante, il cash convertion cycle: stiamo sviluppando prototipi in co-creation, utilizzando dati interni all’azienda ed esterni».
La Business AI secondo SAP
«La strategia di SAP per la Business AI è fondata su tre principi di base: affidabilità, rilevanza e responsabilità», ha detto Pietro Rusconi, Presales Manager Platform & Technology di SAP Italia. «SAP dal 2010 integra l’AI nelle sue soluzioni, con l’obiettivo di rendere rilevanti queste tecnologie attraverso la loro integrazione con i dati di business e il relativo contesto.
L’AI diventa rilevante solo quando è associata a processi di business, usando con responsabilità i dati dell’azienda per addestrare e contestualizzare i modelli. L’obiettivo è migliorare la digital experience, ovvero la fruizione dei sistemi da parte degli utenti, abilitare l’automazione, eliminando attività ripetitive e permettere alle persone di concentrarsi sulla gestione delle eccezioni, e supportare il processo decisionale attraverso la generazione di insight».
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Pietro Rusconi
Presales Manager Platform & Technology di SAP Italia
In dettaglio, SAP mette a disposizione Joule, l’assistente digitale basato su AI generativa in linguaggio naturale e addestrato per conoscere il dominio di applicazioni SAP, che attraverso le applicazioni, mantiene il contesto e permette di lavorare in modo semplice sul processo end-to-end.
Le fondamenta di questa strategia si basano sulla piattaforma SAP BTP, che fornisce gli strumenti di base e i servizi che supportano le operation Enterprise delle soluzioni AI e lo sviluppo di progetti basati sull’intelligenza artificiale. «SAP BTP fornisce gli strumenti per l’integrazione dei principali Foundation Model, creando uno strato di astrazione fra i modelli e la loro fruizione, integrandoli in modo fluido in una estensione applicativa. Con i clienti stiamo sviluppando business case rilevanti e valutando l’impatto reale sul business di queste soluzioni. Perno per un’adozione di successo di soluzioni AI efficaci è una data strategy consistente e accurata in grado di armonizzare e governare fonti dati eterogenee», ha concluso Rusconi.
Creare il digital core: l’esperienza di Diesse Arredamenti
Diesse Arredamenti è un’azienda italiana nata negli anni 90 che realizza interni per yacht e lavora per i brand più prestigiosi del settore, con 28 milioni di euro di fatturato e 100 dipendenti. «La nostra è un’azienda orientata all’innovazione e l’ERP è un abilitatore -, ha raccontato Paolo Ravaglioli, Amministratore Delegato di Diesse Arredamenti -. L’adozione di SAP S/4HANA Public Cloud ci ha permesso di automatizzare i processi principali, ovvero finanza, produzione, supply chain e approvvigionamenti. Abbiamo abbandonato un software ormai obsoleto facendo un importante passo evolutivo, con coraggio. Avevamo bisogno di dati precisi e puntuali che ci potessero dare un supporto sulle decisioni strategiche, di medio lungo termine. Il progetto è stato realizzato in tempi rapidi, 6 mesi, e il bilancio è positivo: mi ritengo molto soddisfatto della collaborazione con Altea UP. Il software è di facile utilizzo, intuitivo e con pochi clic oggi generiamo report e KPI che aiutano molto».
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Paolo Ravaglioli
Amministratore Delegato di Diesse Arredamenti
Il progetto è partito con una gap analisi che ha valutato la parte tecnica e quella organizzativa. «L’aspetto umano non è da sottovalutare: ognuno ha le proprie abitudini – ha proseguito l’AD -. C’è stata qualche piccola resistenza al cambiamento, che però considero normale. In realtà, se le persone sono coinvolte, l’ERP in cloud è un motore importante di trasformazione».