EROI o Emilia-Romagna per l’Open Innovation: questo è il nome che racchiude il progetto digitale che mette in collegamento l’ecosistema territoriale dell’innovazione puntando sull’elemento “community” per stimolare la creatività e lo sviluppo di idee. La Regione Emilia-Romagna è un’avanguardia in Italia per l’innovazione tecnologica, con una rete di tecnopoli distribuita in 10 città, 7 cluster tematici, 6 poli universitari, le più di mille startup innovative e al secondo posto dopo il Piemonte nelle spese R&D (2,6 % del Pil regionale) e nella percentuale di occupati nella manifattura ad alta tecnologia (10,6 ,6% sul totale) e nella produzione di brevetti che nel 2020 sono stati il 16,6% del totale delle domande di brevetto all’EPO a livello italiano, dietro solo alla Lombardia . EROI nasce per potenziare ancor di più questo ecosistema proponendo un nuovo strumento di matching tra la domanda e l’offerta di innovazione. Al centro della piattaforma ci sono il paradigma dell’Open Innovation e le Sfide di innovazione.
Come spiega Piergiorgio Iacobelli di ART-ER, la società regionale che ha come mission proprio la promozione dell’innovazione, L’Emilia- Romagna ha un ecosistema regionale di innovazione ampio, diffuso e strutturato che include molteplici attori, dal mondo della ricerca alle imprese. ART-ER è al centro di questo ecosistema e in linea con i propri obiettivi, nel 2019 ha avviato EROI per creare una community più strutturata che funziona secondo i paradigmi dell’Open Innovation, totalmente gratuita e aperta a tutti gli attori dell’innovazione in regione».
Al momento EROI non si rivolge solo ai cittadini dell’Emilia-Romagna ma è aperta a tutti e – sebbene ancora solo in lingua italiana – ha già una interessante presenza di utenti stranieri.
EROI: come funziona la community dell’Open Innovation?
L’innovazione aperta è un approccio strategico e culturale per creare valore e aiutare le imprese a competere meglio sul mercato grazie a competenze, tecnologie e idee che arrivano dall’esterno, in particolare da startup, università, istituti di ricerca, fornitori, inventori, programmatori e consulenti.
Frutto di questo approccio, EROI è costruito come una community digitale dove i partecipanti si iscrivono gratuitamente e creano il proprio profilo. Tutti i profili sono personali, perché a incontrarsi, dialogare e fare rete qui sono le persone, non le organizzazioni. La connessione avviene in maniera orizzontale.
Essendo una piattaforma di community e profili personali, EROI è innanzitutto uno strumento per scambiare idee e stimolare innovazione. Fa appello a tutte le parti coinvolte nei processi di innovazione: imprenditori, ricercatori, dipendenti di organizzazioni pubbliche e private, docenti universitari, esperti, creativi e altri ancora, perché «l’obiettivo è mettere insieme skill ed esperienze il più possibile interdisciplinari».
Che cosa si può fare su EROI
Nella piattaforma si può, per esempio, partecipare a singoli Gruppi (comunità di attori con specificità tematiche o territoriali) per scambiare contenuti, spunti di riflessione o opportunità. Si può valorizzare o estendere il proprio network, connettersi all’ecosistema di innovazione dell’Emilia-Romagna, conoscere o caricare storie di successo, promuovere iniziative di innovazione e lanciare o rispondere a “Sfide”.
È questa infatti la specificità di EROI: gli iscritti hanno l’opportunità di presentare il proprio fabbisogno nella figura di “seeker” (solitamente imprenditori, CEO, CTO, R&D, product manager) e gli altri iscritti possono rispondere alla sfida proponendo la loro soluzione nella figura di “solver” (ricercatori, esperti, docenti, fornitori, consulenti, imprenditori, CEO…).
Innovare tramite le Sfide: il matching che “trova soluzioni”
«Le sfide di innovazione si lanciano in modo agile con social post interni alla piattaforma, e EROI agisce come luogo di incontro tra seeker e solver», spiega Iacobelli «Una volta realizzato il matching le parti sono libere di approfondire questa relazione in piena autonomia, senza vincoli e anche fuori dalla piattaforma ».
Nella piattaforma sono presenti esperti di ART-ER che hanno il compito di facilitare l’incontro e verificare la pertinenza delle attività e dei contenuti, animatori che accopmagnano le parti nel lanciare le sfide o nel fornire soluzioni, amministratori per i Gruppi o i mentor da cui ogni partecipante può scegliere di farsi seguire per sfruttare al meglio le opportunità di EROI.
EROI inoltre offre anche la possibilità di trovare partner per collaborazioni internazionali, scaricando progetti di Enterprise Europe Network, di cui la Regione Emilia-Romagna fa parte e che permette agli iscritti di EROI un aggiornamento in tempo reale delle nuove proposte da 60 paesi e un affiancamento specializzato in caso di interesse .
«Le sfide possono essere utili in tutte le fasi del processo di innovazione: si può iniziare da zero per costruire la propria idea di business oppure lanciare una sfida in fase di sviluppo o implementazione di un’idea. Le Sfide di EROI sono flessibili (su ogni area di business o tecnologica), riservate, non vincolanti e gratuite», continua Iacobelli . «Chi si iscrive può essere sia seeker che solver, ma la sfida è lanciata da chi vuole acquisire innovazione e stimola chi può avere una soluzione a farsi avanti».
L’obiettivo è sempre quello di favorire lo scambio diretto all’interno degli attori dell’ecosistema di innovazione diffondendo la logica dell’Open innnovation.
Uno strumento in più per far crescere le PMI
L’approccio dell’Open Innovation si basa sull’assunto che il massimo della competitività si ottiene creando modelli di business, prodotti e servizi modulando al meglio ciò che viene da dentro la propria organizzazione e ciò che si può ricavare dai player fuori dal perimetro aziendale. In questo modo si riesce ad attingere alle conoscenze che sono ovunque intorno a noi in virtù della rapidità e pervasività delle nuove tecnologie e multidisciplinarietà della spinta creativa.
Questo modo di fare innovazione porta vantaggi sia alle grandi imprese che alle PMI, perché è un processo che EROI propone in modo snello e che moltiplica le opportunità e aumenta la velocità per la formazione di nuove competenze, l’assorbimento di nuove soluzioni tecnologiche e la crescita del business.
«EROI è attiva da fine 2019, conta 3600 profili e ha aperto più di ca. 5 0 sfide. Ora l’intenzione è di rafforzare il ruolo della piattaforma nell’ecosistema di innovazione dell’Emilia-Romagna raggiungendo più imprese, soprattutto piccole e medie», conclude Iacobelli . «Abbracciare l’Open innovation vuol dire non restare indietro e continuare a nutrire la propria spinta innovativa. Vogliamo far crescere il numero degli iscritti e delle sfide per potenziare l’effetto rete e, quindi, l’interconnessione tra le imprese e il mondo della ricerca e dell’innovazione ».