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Transizione digitale ed energetica, binomio indissolubile. Con le persone al centro



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La tecnologia non è solo un abilitatore del business. “La vera sfida è riuscire a migliorare la qualità della vita delle persone nel pubblico e nel privato, garantendo una sostenibilità sociale e ambientale a lungo termine”, spiega Michele Armenise, AD di Axians Italia

Pubblicato il 24 giu 2024



Transizione digitale axians
Fonte: Axians

La transizione digitale non è solo un concetto legato alla trasformazione delle imprese con la tecnologia, ma va intesa oggi come un modello di sviluppo orientato alla sostenibilità. L’obiettivo è quello di mettere a sistema l’evoluzione tecnologica con un approccio olistico capace di progettare, monitorare e presidiare tutto il paradigma gestionale dei processi informativi risolvendo il governo dell’hardware, del software, delle reti e della sicurezza razionalizzando e ottimizzando il consumo di energia. L’onda montante dell’innovazione digitale investe in modo diretto e indiretto la vita delle persone, ogni giorno.

«Il progressivo miglioramento dei servizi di comunicazione, elaborazione, archiviazione ed analisi sposta il focus dell’azione da un modello reattivo a un modello predittivo – spiega Michele Armenise, ingegnere elettronico con una lunga storia informatica alle spalle e oggi Amministratore Delegato di Axians Italia, specialista ICT che fa parte del gruppo multinazionale francese VINCI -. I meccanismi di un’automazione sempre più intelligente ed evoluta, quando ben disegnata, aiutano le persone non solo a lavorare meglio ma anche a vivere meglio la propria vita ogni giorno. La premessa fondamentale è che, per garantire la sostenibilità della transizione digitale, oggi bisogna possedere una vision ben strutturata per gestire un’innovazione che porta cambiamenti continui nel tempo».

Who's Who

Michele Armenise

Amministratore Delegato di Axians Italia

Michele Armenise

Transizione digitale ma anche culturale

Oggi sono finiti i tempi in cui la tecnologia era un asset proprietario che entrava nelle aziende in modo addizionale e poi andava installata, configurata, integrata e manutenuta.

Con lo sviluppo della virtualizzazione, la diffusione del cloud, dai big data all’Intelligenza Artificiale, dall’AutoID alla IoT gli ambienti informatici sono diventati sempre più ibridi, supportati da architetture stratificate e distribuite, cablate di tecnologie sempre più performanti ma anche energivore.

Tra soluzione on-premise e servizi gestiti, system integrator e provider, la direzione dell’orchestra tecnologica di qualsiasi tipo di organizzazione impone che infrastrutture, architetture, risorse, processi e orientamenti debbano essere ragionati e perfezionati perseguendo un approccio integrato.

«Che si tratti di una modernizzazione applicativa o di una migrazione in cloud, di un sistema di collaboration o di sicurezza – prosegue Armenise -, ogni impresa ha una sua eredità informatica, le sue logiche organizzative e i suoi obiettivi di business. Tuttavia, non tutte le aziende sono in grado di esprimere chiaramente le loro esigenze tecnologiche. Molto spesso cercano di gestire l’IT in casa, ma non sempre i risultati sono positivi. Chi non ha il proprio core business nell’ICT oggi può scegliere modalità di gestione più funzionali ed efficaci per traguardare una transizione digitale coerente ed efficiente. Nel nostro ruolo di partner tecnologico prima di tutto analizziamo la complessità per identificare e comprendere dove sono i limiti che ostacolano le attività del cliente in modo da aiutarlo a superarli, progettando soluzioni costruite a misura di azienda e sostenibili anche nel medio e nel lungo termine, capaci di evolvere con la crescita e le nuove necessità dell’organizzazione».

Progetti ICT che sanno guardare lontano

Con quasi 400 risorse, tra progettisti, tecnici specializzati e figure funzionali, Axians Italia ha una doppia anima consulenziale e progettuale.

«Nasciamo come integratori di infrastrutture di rete – ribadisce Armenise -, operando su reti di comunicazione locali (LAN), reti geografiche (WAN), Metropolitan Area Network (MAN) nonché reti software-defined (SD-WAN). La nostra mission è quella di condividere skill e competenze ICT verticali proponendoci come semplificatore sin dalla fase di assessment, offrendo servizi e soluzioni best of breed super partes che spaziano dalle infrastrutture di rete alla sicurezza informatica fino all’ottimizzazione dei processi aziendali, sempre con l’obiettivo di migliorare in tutti i sensi la vita delle persone: l’interazione con tecnologie agili, scalabili, intuitive e massimamente sicure, riducendo al contempo il loro impatto ambientale».

Axians Italia non si limita a fornire soluzioni tecnologiche, ma offre un approccio integrato che copre anche infrastrutture di rete, data center e sistemi di comunicazione audio e video, coprendo tutti gli aspetti legati alla sicurezza fisica e digitale. Due centri di controllo (SOC e NOC ubicati in Italia) sono attivi 24 ore su 24, 7 giorni 7, e sono collegati con i SOC e NOC delle altre country, permettendo così di garantire la stessa continuità di servizio anche a livello internazionale, come partner ideale di tutte le realtà multicountry.

Una nuova era più funzionale, collaborativa e sostenibile

Per capire meglio la caratura della value proposition di Axians va inquadrata la portata internazionale del Gruppo di cui fa parte. Con un fatturato di 68.838 milioni di euro e un utile netto di 4.702 milioni di euro nel 2023, VINCI è una multinazionale specializzata in progettazione, finanziamento, realizzazione e gestione di infrastrutture e strutture che migliorano la qualità della vita e la mobilità delle persone. Il Gruppo, che opera in 120 Paesi del mondo, impiega circa 280.000 esperti che lavorano insieme per contribuire alla realizzazione di smart building, smart city e smart infrastructure, promuovendo il progresso sociale per rispondere all’emergenza climatica. Singolare il modello organizzativo, strutturato in diverse linee di business ognuna delle quali offre competenze specifiche ma anche complementari che, dalla transizione digitale alla transizione energetica, hanno la stessa continuità di intenti e sono mosse dagli stessi principi.

«Creata nel 1899 dagli ingegneri francesi Alexandre Giros e Louis Loucheur, VINCI incarna i valori dell’umanesimo, rendendo omaggio a Leonardo, genio universale riconosciuto per inventiva e intraprendenza tecnica – precisa Armenise -. A fare la differenza è una capacità di visione straordinaria che, precorrendo i tempi di un approccio concretamente human-centered, è orientato al servizio, alla personalizzazione e alla qualità della relazione tra le persone, inaugurando una nuova era più funzionale ma anche collaborativa, partecipativa e sostenibile».

Progettualità e sostenibilità in tandem

Più in dettaglio, Axians Italia è il risultato di un merge di tre aziende storiche (Axians Brand Id, Axians Saiv e Axians Sirecom) ed è parte integrante di VINCI Energies, la business line che fornisce una vasta gamma di servizi nel campo delle tecnologie energetiche e dell’informazione coprendo meccanica industriale, ingegneria termica, reti di informazione, trasmissione di energia, parchi solari e infrastrutture di telecomunicazioni.

«Transizione digitale e transizione energetica sono parte integrante di un unico processo – ribadisce Armenise –. In Europa a questo proposito, stiamo andando a due velocità. Da un lato, Bruxelles sta normando in maniera impattante sulla sostenibilità, fissando obiettivi ambiziosi. Anche noi, come Gruppo Vinci dobbiamo ridurre le emissioni di CO2 del 40% entro il 2030 per quanto riguarda le attività dirette, e del 20% per le interazioni con partner, fornitori e clienti. Tuttavia, la situazione in Italia presenta sfide uniche e vediamo una risposta che non è propriamente in linea con le direttive europee. Siamo in ritardo, ad esempio, sia sulla transizione verso l’elettrico che sulla riduzione delle classi energetiche degli edifici. Le aziende dovranno adeguarsi, soprattutto con l’entrata in vigore del Corporate Sustainability Report dal 2025, che sarà retroattivo al bilancio del 2024. In tutto questo, la PA italiana mostra difficoltà nello scaricare a terra i fondi del PNRR, complicata ulteriormente dalle convenzioni Consip, notoriamente agganciate a politiche di prezzo al ribasso che strangolano la filiera ma, soprattutto, non sono orientate alla qualità delle idee e dei progetti legati alle Smart city. Ci vorrebbe un po’ di coraggio, ragionando su un sistema di procurement che sia capace di premiare anche i meriti progettuali».

Crescita e innovazione orientate al Service by Design

Axians Italia si basa sui valori condivisi da VINCI Energies quali l’autonomia, la responsabilità, spirito imprenditoriale, fiducia e solidarietà, con l’obiettivo di costruire relazioni di qualità con partner e clienti, garantendo un approccio alla tecnologia umano e personalizzato. Il tutto lavorando con quella passione sartoriale oggi sublimata sotto l’egida del Service by Design per identificare e progettare la soluzione informatica più adatta a ogni azienda, supportando la transizione digitale di aziende di qualsiasi settore e dimensione. Il successo della strategia è confermato dai numeri.

«Nel 2023 abbiamo registrato una significativa crescita in termini di ricavi rispetto alle condizioni di mercato – puntualizza Armenise -. Infatti, l’esercizio si è chiuso con 122,1 milioni di euro di fatturato, in aumento del +31,2% rispetto al 2022 (93,1 milioni di euro). Anche il valore aggiunto si conferma molto positivo, attestandosi a 30,9 milioni di euro e in aumento del +28,2% rispetto al 2022. Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti. I ricavi sono cresciuti in maniera molto significativa; la fusione avvenuta a inizio 2023 ha portato a un miglior posizionamento di mercato, un aumento delle commesse per volume medio. La strategia è stata premiante: ora veniamo percepiti sul mercato come un’azienda a dimensione nazionale e di questo siamo orgogliosi. Con riferimento agli utili, quanto non distribuito in dividendi andrà a rinforzare le capitalizzazioni che abbiamo previsto nel nostro piano triennale 2023-2025 attraverso vari investimenti in innovazione di cui una parte finalizzati a potenziare la nostra software factory, che abbiamo creato per poter personalizzare le offerte attraverso sviluppi applicativi proprietari, complementando le soluzioni di fornitori leader di mercato con innovazioni tecnologiche su misura».

Transizione digitale axians
Fonte: Axians

Un approccio sartoriale a una transizione sempre più smart

La software factory di Axians ha sviluppato Xsona, una piattaforma proprietaria IoT che migliora vari aspetti della vita quotidiana e del lavoro offrendo varie modalità di presidio e di analisi a seconda delle esigenze, usando sistemi di connessione diversificati in base alle necessità operative ed economiche, che porta sul mercato da sola e in collaborazione con VINCI Energies Building Solutions,

«Il bello dell’Internet delle Cose è che apre la mente a nuove possibilità e soluzioni creative – commenta Armenise -. In questo senso stiamo portando avanti diversi progetti in Toscana, nel Lazio e in Sicilia. La piattaforma che abbiamo creato ci consente di integrare qualsiasi cosa facilmente. L’abbiamo sviluppata in particolare per l’ambito di connessione LoRaWAN, che è più economico perché la trasmissione del segnale avviene a intervalli di tempo più lunghi, il che la rende ideale per applicazioni che non richiedono aggiornamenti in tempo reale, ma si può associare anche a connessioni private 5G o standard Wi-Fi, adattandosi alle esigenze specifiche e ai budget delle organizzazioni. Per capirci: se devo monitorare l’umidità del terreno in un’implementazione di Smart Agriculture, non ho bisogno di mandare i segnali ogni minuto, ma se devo monitorare la posizione di un treno, per ragioni di sicurezza ho bisogno di sistemi di trasmissione in tempo reale e assolutamente affidabili».

Basata su tecnologia open source e interfacciata con una rete di sensori, la soluzione non solo monitora parametri tipici dell’IoT come il conteggio delle persone e la qualità dell’aria all’interno degli edifici, ma integra anche un sistema di monitoraggio sensorizzato evoluto dei consumi energetici e delle emissioni di CO2, identificando inefficienze e perdite di energia.

«Abbiamo anche ingegnerizzato un sensore proprietario per il monitoraggio del consumo di energia e dell’emissioni di CO2 – aggiunge Armenise -, che ci permette di analizzare la qualità dell’energia fornita dai distributori e di prevedere i costi della bolletta energetica attraverso algoritmi di machine learning. Utilizzando dati storici e previsioni climatiche, offriamo così una fotografia dettagliata e accurata dei costi energetici futuri, migliorando così la capacità decisionale dei nostri clienti. Xsona è altamente personalizzabile e trova applicazione in svariati settori includendo l’illuminazione intelligente, l’irrigazione intelligente, l’agricoltura intelligente, i parcheggi smart, il monitoraggio della qualità delle acque marine e via dicendo, così come nell’integrazione con i sistemi di gestione degli edifici, può renderli intelligenti e sostenibili. La transizione digitale non porta solo a una nuova cultura del dato: amplia le capacità di visione e di azione potenziando l’intelligenza e la sostenibilità dei progetti».

Tra sostenibilità e inclusività, innovazione e formazione

Nel 2021, ad esempio, in collaborazione con Universo Cooperativa Sociale Onlus, Axians Italia ha lanciato il progetto NIC (NOC in carcere) presso la Seconda Casa di Reclusione di Milano-Bollate. Grazie a una formazione avanzata che dura diversi mesi i detenuti ottengono certificazioni professionali in tecnologie di rete e sicurezza informatica che consentono loro di lavorare da remoto, restituendo dignità e motivazione, attraverso un percorso professionalizzante rigoroso.

«I detenuti lavorano su progetti attivi e alcuni hanno ottenuto permessi speciali per interventi on-site, dimostrando il loro valore professionale e umano – conclude Armenise -. Il progetto NIC, che garantisce ai nostri clienti un servizio ottimale e sicuro, ha avuto un impatto positivo, non solo in termini di formazione e occupazione, ma anche per la sua capacità di infondere consapevolezza e senso di responsabilità, creando nuove opportunità per i partecipanti, contribuendo così a costruire una società più equa e inclusiva, offrendo una seconda possibilità a chi è disposto a impegnarsi in un percorso di cambiamento concreto e virtuoso».

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