Lavoro Agile

Lo Scrum e l’importanza della distinzione dei ruoli

Permettere alle persone all’interno di un team di lavorare insieme sullo sviluppo e l’implementazione di progettualità complesse. È questo quello che fa la metodologia Scrum, la più utilizzata nel lavoro Agile. Ecco cos’è e come metterla in pratica

Pubblicato il 20 Feb 2020

Marco Planzi

Associate Partner, P4I-Partners4Innovation

Scrum

Lo Scrum è una delle metodologie più utilizzate nei gruppi di lavoro Agile, il cui obiettivo è quello di consentire a team composti da quattro a dieci persone di lavorare insieme sullo sviluppo e l’implementazione di progettualità complesse.

Che cos’è lo Scrum

Il framework prende in prestito il proprio nome dal rugby. La parola “scrum”, infatti, indica la cosiddetta mischia chiusa, una situazione che si crea per ordine dell’arbitro per riprendere il gioco quando è stato interrotto per qualche irregolarità. In questi casi, le squadre formano due schieramenti ordinati e contrapposti allo scopo di conquistare il possesso del pallone ovale che viene rimesso in gioco dal mediano di mischia. Come si intuisce dalla metafora sottintesa dalla parola scrum, il successo del metodo dipende in modo indissolubile dalle interazioni tra gli attori coinvolti nel progetto.

Creato e sviluppato da Ken Schwaber e Jeff Sutherland, nello specifico si tratta di un framework di processo per la gestione del ciclo di sviluppo del software, iterativo e incrementale, basato su meccanismi propri di un “processo di controllo empirico”, con continui cicli di feedback.

Che cos’è la metodologia Agile

La metodologia è nata e si è sviluppata in ambito software e successivamente Project Management a inizio del 2000 e si fonda su un insieme di principi comuni, direttamente o indirettamente derivati da quelli del “Manifesto per lo sviluppo agile del software”, impropriamente chiamato anche “Manifesto Agile”, pubblicato nel 2001 da Kent Beck, Robert C. Martin, Martin Fowler e altri.

La metodologia Agile si affianca al modello a cascata (waterfall model), proponendo un approccio meno prescrittivo e focalizzato sull’obiettivo di consegnare al cliente, in tempi brevi e frequentemente, prodotti o servizi funzionanti e con un livello qualitativo elevato. Il metodo è stato considerato innovativo sin dai suoi albori, anche perché si basa sull’interazione continua con gli stakeholder, la cui soddisfazione è determinante per la buona riuscita del progetto e per lo sviluppo dell’organizzazione.

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I ruoli del team Scrum

I ruoli principali in un team Scrum sono quattro: lo Scrum Master, il Product Owner, i membri dello Scrum Team e gli Stakeholder.

Lo Scrum Master viene spesso paragonato al tradizionale Project Manager, ma i due ruoli sono molto diversi. Lo Scrum Master si comporta da facilitatore, non ha particolare autorità formale sul team e non è responsabile dell’implementazione del progetto. Il suo obiettivo consiste nel rimuovere barriere e ostacoli alla realizzazione del progetto da parte del team a prescindere dalle interferenze del resto dell’organizzazione. Il Master agisce come “responsabile delle relazioni esterne” del team e si impegna di fronte all’organizzazione in termini di attività, tempi, costi e qualità. Parallelamente, si assicura che gli obiettivi di tutto il team siano sempre allineati e, grazie alla profonda conoscenza del metodo, controlla che i principi di Scrum vengano sempre applicati dal team.

Il Product Owner si occupa di costruire e trasmettere la visione del progetto al team attraverso una relazione costante con gli Stakeholder, grazie ai quali raccoglie i requisiti e con i quali deve condividere lo stato di avanzamento dei lavori. Per portare a termine il suo compito, il Product Owner ha autorità formale sul team per orientarne le scelte e al contempo gode di credibilità anche all’esterno del team. Tra i suoi obiettivi vengono incluse metriche quantitative come il Return On Investment.

Lo Scrum Team è responsabile collettivamente di tutte le attività che di norma vengono suddivise all’interno di Sprint, periodi temporali durante i quali viene completato un pacchetto di lavoro auto-consistente, ovvero pronto per essere utilizzato dall’utente senza attendere ulteriormente. Per questo motivo, lo Scrum Team è responsabile per la consegna del lavoro nei tempi e nei costi concordati. L’organizzazione del team viene gestita autonomamente dal team stesso e solo in caso di conflitti o problemi vengono coinvolti il Product Owner (per dirimere divergenze di opinione in ultima istanza) e lo Scrum Master (per rimuovere barriere e problemi). Ogni membro dello Scrum Team è tenuto a partecipare a tutti i diversi meeting di progetto – in gergo chiamate cerimonie (daily, planning, restrospective, review) – e ad assicurarsi che gli elementi che emergono vengano adeguatamente assegnati e risolti.

Lo Stakeholder è incaricato di mantenere una relazione costruttiva con il Product Owner attraverso la condivisione trasparente di tutti i dettagli di progetto. Lo Stakeholder deve far emergere con continuità desideri e perplessità dell’organizzazione in modo che il Product Owner possa farsene carico, diventarne responsabile e trasferirle allo Scrum Team attraverso una corretta prioritizzazione.

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