Il digitale è il cuore pulsante della profonda trasformazione che stiamo vivendo.
Sempre più spesso si sente parlare di tecnologie intelligenti e di automazione. Non si tratta più solo di ricercare l’efficienza, quello che oggi spinge le aziende a ridisegnare processi, strategie e offerte in chiave digitale è la necessità di adattarsi a nuovi modi di lavorare e di favorire quella resilienza e quella reattività, oggi più che mai indispensabili per essere competitivi.
L’innovazione tecnologica sta trasformando il modo di lavorare e offre nuove opportunità d’interazione. Il posto di lavoro è sempre più digitale e oggi le aziende hanno bisogno di strumenti che permettano di gestire in maniera integrata le informazioni e le comunicazioni superando i confini “fisici” degli uffici.
In questo quadro i partner tecnologici hanno un ruolo centrale nell’accompagnare il percorso di evoluzione delle organizzazioni. È il caso di Ricoh Italia che offre servizi e soluzioni innovative che consentono alle persone di lavorare ovunque si trovino, in modo più smart. A raccontare l’approccio di Ricoh è Valentina Magi, Customer Service Director.
Work together, anywhere: la ricetta di Ricoh per le imprese di oggi
Ricoh ha colto le potenzialità di questo periodo di grande trasformazione come uno stimolo per sviluppare ulteriormente l’offerta, secondo l’approccio “Work together, anywhere”. Magi precisa: «Si tratta di una proposta di servizi e di soluzioni che supportano le aziende in ambiti che spaziano dal lavoro da remoto all’automazione dei processi, dalle infrastrutture e soluzioni in cloud alla realizzazione di workplace smart e sicuri». Rientrano in quest’ultimo ambito gli Smart Locker, ovvero armadietti hi-tech dotati di “intelligenza”.
Smart Locker: armadietti hi-tech che portano l’innovazione in azienda
«Nel nuovo contesto, in cui la pandemia ha trasformato gli ambienti di lavoro e le nostre abitudini, gli Smart Locker rappresentano una grande opportunità di innovazione – sottolinea Magi -, non solo in un’ottica di welfare e di coinvolgimento dei dipendenti, ma anche di distanziamento sociale dal momento che le consegne avvengono senza contatto».
Con la pandemia e le conseguenti misure di sicurezza, moltissime realtà oggi hanno previsto una gestione condivisa delle postazioni su prenotazione. Non esistono più scrivanie personali e cassettiere. «I locker in ufficio favoriscono l’introduzione di modalità di lavoro ibride, perché permettono di dare a ciascuno uno spazio personale e sicuro per depositare o custodire beni personali o aziendali, per distribuire asset e materiali in ufficio, per ritirare pacchi di acquisti effettuati online. Grazie alla possibilità di includere scomparti refrigerati, possono inoltre essere utilizzati per la consegna di pasti pronti e alimenti, in alternativa alla mensa aziendale».
Oggi sul territorio nazionale Ricoh ha installato oltre 2.600 Smart Locker, di cui gestisce tutte le attività di assistenza tecnica e di cui cura personalizzazione e integrazione con i software e le App già in uso nelle aziende ad esempio per la gestione delle prenotazioni o l’apertura di ticket di assistenza.
«Personalizzazione, integrazione e assistenza sono tre parole chiave» – commenta Magi. «Come per tutte le altre tecnologie che proponiamo, anche per gli Smart Locker manteniamo verso il cliente un ruolo di system integrator. Sempre partendo da una analisi delle esigenze, siamo in grado di sviluppare progetti tecnologici customizzati, integrati nell’ambiente IT del cliente e supportati da servizi a 360° di pre e post vendita che includono tra l’altro un monitoraggio continuo in un’ottica di miglioramento e di capacità di stare al passo con l’evoluzione delle esigenze».
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