Ironcastings, è una fonderia di ghisa nata nel 1961 a Reggio Emilia che produce componenti per gli OEM (Original Equipment Manufacturer) e che copre una vasta gamma di settori come macchine movimento terra, carrelli elevatori, trattori, settore eolico, minerario, olio dinamica. È stata Ilaria Albertini, Board Member e terza generazione in azienda, a scegliere WeAreProject, gruppo composto da diverse aziende con competenze multidisciplinari al servizio della business evolution delle imprese, prendendo spunto da una delle prime necessità riscontrate da quando, 3 anni e mezzo fa, le è stato affidato il compito di gestire la parte informatica. La necessità in questione derivava dall’ammodernamento di tutto il sistema di posta elettronica e, più in generale, della comunicazione e collaborazione aziendale.
La collaborazione tra WeAreProject e Ironcastings
«Anche in un settore industriale come quello in cui opera Ironcastings – spiega Albertini – non ci sono solo le innovazioni sul versante produttivo. Ci sono anche innovazioni che si riferiscono alla governance e alla componente informatica collegata a tutti i servizi e ai reparti che ruotano attorno alla produzione. Se prima ad esempio le persone dell’ufficio tecnico spendevano molto tempo al telefono per organizzarsi o per fissare un appuntamento, adesso il loro lavoro è molto più semplificato».
Who's Who
Ilaria Albertini
Board Member Ironcastings
La prima fase della collaborazione si è focalizzata quindi nel far migrare il sistema di comunicazione verso Microsoft 365. Soprattutto con l’arrivo di Teams, le funzionalità della suite che prima si chiamava Office hanno virato in direzione di una marcata dimensione collaborativa, resa possibile dalla centralizzazione in un unico strumento di chat, conference call e condivisione di documenti tramite OneDrive e SharePoint. A cui va aggiunta la Multi-Factor Authentication (MFA) che garantisce parametri di sicurezza idonei a proteggere le informazioni aziendali. Inoltre, WeAreProject, attraverso la sua offerta di Managed Services o Servizi Gestiti, ha potenziato la dotazione standard del vendor di Redmond. Ad esempio, mediante il Managed Firewall e il supporto alle postazioni di lavoro tramite RMM (Remote Monitoring and Management).
«Il carattere emblematico della collaborazione tra WeAreProject e Ironcastings deriva dal fatto che non si è limitata alla vendita di un prodotto o di una soluzione, ma ha riguardato la sinergia che si è venuta a creare attraverso l’offerta dei nostri Servizi Gestiti». Ad affermarlo è Luca Delucchi, Account Manager di WeAreProject.
Who's Who
Luca Delucchi
Account Manager di WeAreProject
La fiducia alla base di un’offerta di Servizi Gestiti
«Per un’azienda come Ironcastings, che sta evolvendo velocemente – sottolinea Enrico Sgarbi, Monitoring and Support Services Manager di WeAreProject -, il primo obiettivo è stato quello di mettere al sicuro l’investimento sia con dei tool di monitoraggio in grado di prevenire eventuali incidenti sia con un servizio h24 con cui intervenire prontamente. In questo modo l’azienda può contare su un unico interlocutore che si faccia carico dei ticket sulla base di SLA concordati».
Who's Who
Enrico Sgarbi
Monitoring and Support Services Manager di WeAreProject
Non solo. L’interlocutore ha tutto l’interesse ad accompagnare Ironcastings e tutti i clienti che usufruiscono dei Servizi Gestiti in un percorso che anticipi proattivamente fabbisogni che possano emergere di volta in volta e che abbracciano un ampio spettro di soluzioni.
Non a caso WeAreProject definisce “molecolari” i suoi Managed Services, alludendo a un portafoglio formato da diversi elementi che, nel loro insieme, si traducono in una vera e propria partnership strategica. Al fondo, comunque, il valore immateriale su cui verte la relazione si chiama fiducia. «Il rapporto di fiducia che si è instaurato è tale che non interpello WeAreProject solo sui servizi che mi stanno fornendo o che potrebbero fornirmi in futuro. Li contatto anche per chiedere loro consigli su come comportarmi in una determinata situazione. In pratica, li considero a tutti gli effetti dei compagni di banco a cui, se ho bisogno, posso rivolgermi per avere una mano» afferma in conclusione Ilaria Albertini.