Raccolta differenziata e lotta allo spreco alimentare trovano oggi un forte alleato nel digitale. In questa nuova era nella quale sostenibilità e tecnologia vanno a braccetto si fa notare “Dove lo butto?“, app powered by Nestlé. Debuttata online un anno fa, la app per la raccolta differenziata ora si rinnova offrendo ulteriori strumenti per aiutare a capire come smaltire i rifiuti correttamente e sensibilizzare contro lo spreco alimentare.
Uno strumento digitale per interpretare la data di scadenza degli alimenti
Quante volte ci siamo chiesti se un alimento è ancora commestibile seppur superata di qualche giorno la data di scadenza presente sulla confezione? Ora a risolvere i nostri dubbi e dirci se possiamo consumare il prodotto senza destinarlo tra i rifiuti arriva sulla versione aggiornata di “Dove lo butto?”. Una volta selezionato manualmente il prodotto di interesse o effettuata la scansione del codice a barre, fornisce indicazioni per interpretare il termine minimo di conservazione presente sul packaging. In particolare, con questo nuovo strumento, i consumatori potranno verificare se i prodotti siano ancora consumabili dopo il termine minimo di conservazione affidandosi ai propri sensi (olfatto, vista e gusto) e contrastando così lo spreco alimentare. Il progetto nasce in collaborazione con Too Good To Go – l’app contro gli sprechi alimentari – di cui Nestlé in Italia è partner dall’inizio del 2021 nell’ambito del “Patto Contro Lo Spreco Alimentare” e al momento coinvolge i prodotti Nescafé Dolce Gusto.
Dove lo butto? La nuova funzione che indica come smaltire i rifiuti secondo le regole del proprio Comune
Non solo un supporto contro lo spreco alimentare. Sono infatti due le novità nell’aggiornamento della piattaforma “Dove lo butto?” e la seconda riguarda la funzione che, tramite la geolocalizzazione, in pochi istanti segnala le disposizioni del proprio Comune sulla tipologia di raccolta a cui destinare il packaging dei prodotti grazie, senza la necessità di rimandare l’utente al sito della municipalizzata locale, come accadeva prima dell’aggiornamento.
Una funzione questa particolarmente utile in considerazione delle molteplici direttive per il riciclo presenti su tutto il territorio italiano. Da uno studio commissionato da Nestlé ad Althesys dal titolo “Dove lo butto? – The consumer digital platform” si evince infatti come nel nostro Paese, a seconda dei materiali, si arrivano a contare da 62 a 93 soluzioni diverse per la raccolta differenziata di ogni materiale. In particolare, le diverse modalità riguardano le varie tipologie di contenitori (es. campane, sacchi, bidoncini), di misure e colori, nonché l’organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti (es. stradale, domiciliare o isola ecologica).
In merito ai colori, poi, nonostante l’esistenza della norma UNI 11686 sui “Waste Visual Elements” che definisce un modo per identificare le frazioni di rifiuti urbani tramite colori e simboli specifici, sul territorio nazionale vengono utilizzate indicazioni visive e cromatiche differenti per il medesimo materiale. Addirittura, in alcuni casi sono presenti molteplici soluzioni nello stesso centro o Comune.
Un esempio su tutti, la raccolta della carta che da sola rappresenta il 41% del totale della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio in Italia (3,5 milioni di tonnellate) risulta essere quella con disposizioni più frammentarie, ben 92 modalità differenti nel nostro Paese. Tra le soluzioni più utilizzate vi sono il colore giallo (29%), il bianco (23%) e il sacco di carta (18%). Nonostante il blu sia il colore stabilito dalla normativa per la raccolta della carta, questo copre solo il 15% dei casi. Stesso discorso vale per vetro e plastica.
“Sono particolarmente orgogliosa delle nuove funzionalità della piattaforma “Dove lo butto?”, su cui stiamo investendo molto perché siamo convinti che possa rappresentare un’importante soluzione per fornire ai consumatori informazioni chiare per smaltire correttamente i rifiuti e, allo stesso tempo, ridurre lo spreco alimentare. I dati dello studio dipingono un quadro decisamente frammentario nel nostro Paese in materia di disposizioni sulla raccolta differenziata e, come azienda, abbiamo il dovere di fare del nostro meglio per offrire strumenti concreti per aiutare i cittadini e promuovere una maggiore sensibilizzazione ambientale” ha commentato Marta Schiraldi, Safety, Health, Environment e Sustainability Head del Gruppo Nestlé Italia.