Le innovazioni tecnologiche cambieranno il cuore delle imprese e la vita di tutti noi. Dopo il Covid-19 la realtà per le imprese si è modificata radicalmente: le esigenze di velocità e flessibilità dei leader aziendali sono state notevolmente amplificate sotto la pressione delle aspettative dei clienti in continua evoluzione e dei cambiamenti che si susseguono a un ritmo senza precedenti. Risultato: la pandemia di Covid-19 ha accelerato la digital transformation nel 59% delle organizzazioni lavorative e in Italia nei prossimi 2 anni la trasformazione digitale sarà una priorità per il 50% dei top manager intervistati. A rivelarlo è lo studio IBM Covid-19 and the future of business.
Cosa si aspettano i C-level dalla rivoluzione digitale
Intervistati 3.800 alti dirigenti attivi in 20 paesi e in 22 settori differenti, i ricercatori dell’Institute for Business Value IBM hanno rilevato che i leader si aspettano di più dalle loro iniziative nell’ambito delle innovazioni tecnologiche e che identificano nella competitività e nella resilienza della forza lavoro i vantaggi che più desiderano dalla trasformazione digitale in corso.
In quest’ottica i dirigenti si sono mostrati soddisfatti nel constatare come barriere tradizionali, tra cui l’immaturità tecnologica e l’opposizione dei dipendenti al cambiamento, siano state superate; il 66% di loro ha affermato, infatti, di essere riuscito a portare a termine iniziative che in precedenza incontravano resistenza. Tuttavia è interessante notare la differenza del livello di soddisfazione tra leader e dipendenti circa l’efficacia dei metodi utilizzati nell’affrontare questioni legate alla complessità organizzativa, alla mancanza di competenze adeguate e al burnout dei dipendenti. A livello globale, il 74% dei dirigenti intervistati ritiene di aver aiutato i dipendenti ad apprendere le conoscenze necessarie per lavorare in un modo nuovo, solo il 38% dei dipendenti però concorda con questa affermazione; inoltre, l’80% dichiara di sostenere la salute fisica ed emotiva della propria forza lavoro, mentre solo il 46% dei dipendenti ritiene di aver ricevuto tale supporto. A livello italiano, è il 71% degli intervistati a ritenere di aver sostenuto la crescita delle competenze dei dipendenti, mentre è l’82% ad aver dichiarato di essere attento alla salute psico-fisica della forza lavoro.
“La pandemia ha contributo ad abbattere molte delle barriere esistenti nel processo di digital transformation, inoltre i dirigenti sempre più spesso si affidano alla tecnologia per indirizzare le attività più strategiche”, ha affermato Mark Foster, Senior Vice President di IBM Services. “Ma guardando al futuro, i top manager dovranno raddoppiare l’attenzione verso le persone, i flussi di lavoro e l’infrastruttura tecnologica: non possiamo sottovalutare il potere di una leadership empatica nel guidare i dipendenti contribuendo, in un contesto di continua disruption, a promuovere fiducia, efficacia e benessere“.
Le innovazioni tecnologiche per essere competitivi e crescere
La pandemia di Covid-19 ha cambiato per sempre il modo in cui operano le organizzazioni in tutto il mondo. Circa il 55% degli intervistati afferma che la pandemia ha portato a modifiche permanenti alla strategia organizzativa; il 60% afferma che il Covid-19 ha spinto verso adattamento dell’approccio alla gestione del cambiamento e verso un’automazione accelerata dei processi; infine il 64% riconosce il passaggio ad attività di business più basate sul cloud.
I dirigenti hanno acquisito maggiore fiducia in ciò che la tecnologia può fare e stanno portando avanti la trasformazione digitale. Così alcuni top manager emergenti e particolarmente proattivi intraprendono azioni mirate per essere competitivi e continuare a crescere. Tre le iniziative più diffuse:
- Miglioramento della scalabilità e della flessibilità operativa delle infrastrutture IT attraverso il cloud per mettere in campo nuove strategie organizzative in grado di gestire cambiamenti veloci. Molti dirigenti, infatti, sono chiamati a far fronte alle fluttuazioni della domanda, a sostenere i dipendenti nel lavoro a distanza e tenere conto della necessità di ridurre i costi, tuttavia si sono già attivati su questo fronte: secondo la ricerca, la tecnologia cloud registrerà una crescita del 20% nei prossimi due anni. Inoltre, i dirigenti migreranno in cloud un numero sempre crescente di attività, tra cui il customer engagement e il marketing.
- Adozione di Intelligenza Artificiale, automazione e altre tecnologie esponenziali. La pandemia da Covid-19 ha causato l’interruzione di molti flussi di lavoro e di processi critici che erano al centro delle organizzazioni. Tecnologie di frontiera possono rendere i flussi di lavoro più intelligenti, reattivi e sicuri – e hanno sempre maggiore priorità secondo i top manager intervistati. Lo studio rivela inoltre che: la tecnologia AI avrà un ruolo sempre più prioritario, e registrerà un incremento del 20%; il 60% dei dirigenti ha già accelerato l’automazione dei processi e nel corso dei prossimi 2 anni questa riguarderà tutte le funzioni aziendali; il 76% degli intervistati prevede di dare la priorità alla sicurezza informatica, che duplicherà il valore rispetto all’attuale.
- Guidare, coinvolgere e abilitare in modo nuovo la forza lavoro. Lo studio IBV dimostra che la pandemia ha modificato le aspettative dei dipendenti nei confronti dei loro datori di lavoro, chiamati a esercitare un ruolo attivo nel contribuire al benessere fisico e mentale, così come nel fornire la competenza necessaria per imparare a lavorare in modo diverso. In questo contesto secondo IBM è fondamentale la presenza di dirigenti che mettano al primo posto il benessere dei dipendenti. I leader empatici sono in grado di incoraggiare la responsabilità personale e stimolare i dipendenti a lavorare in team, applicando metodologie Agile e di Design Thinking e strumenti e tecniche di DevOps.