Dare una marcia in più alla campagna vaccinale appena partita: è con questo obiettivo che InfoCert mette a disposizioni delle ASL italiane una piattaforma all’avanguardia che consente la completa digitalizzazione della procedura di raccolta del consenso informato dei vaccinandi.
La raccolta del consenso informato è un passaggio obbligatorio e richiede che i vaccinandi lo sottoscrivano apponendo – almeno fino ad oggi – una firma autografa.
Grazie alla ProxySign Interactive Trust Platform di InfoCert, l’intero processo può invece essere digitalizzato attraverso una procedura semplice e pienamente conforme alle normative: dopo il riconoscimento del vaccinando attraverso la sua tessera sanitaria, il personale specializzato procede ad effettuarne l’anamnesi e ad inserire tutti i dati al terminale.
A seguire, il titolare dei dati – cioè il vaccinando – appone sul tablet dell’operatore due firme grafometriche (Firme Elettroniche Avanzate – FEA), che vengono immediatamente recepite e verificate dal sistema: tutto in pochissimi minuti e senza nessun passaggio cartaceo.
In tal modo il processo operativo viene reso più rapido, sicuro ed efficiente, diminuendo i tempi di permanenza degli utenti all’interno del centro vaccinale, azzerando i rischi di errore procedurale e riducendo significativamente i costi di gestione a carico dell’ASL.
La soluzione di InfoCert consente di gestire qualsiasi tipologia di documento PDF che necessiti di raccogliere informazioni in modalità interattiva, non solo il consenso informato. Inoltre, ha tempi di implementazione rapidissimi, garantisce la piena compliance normativa, offre la possibilità di integrazione con applicativi aziendali/regionali (web services REST) ed è già predisposta per la conservazione digitale dei dati sensibili, come previsto dalla legge.
Nel prossimo futuro, grazie a ProxySign Interactive Trust Platform, sarà addirittura possibile somministrare il consenso informato in digitale e da remoto, grazie al riconoscimento dei vaccinandi tramite SPID, Carta di Identità Elettronica (CIE) o Web.ID.
InfoCert, infine, è già pronta a digitalizzare tutte le procedure che il legislatore consentirà di adottare, quali il cosiddetto “passaporto vaccinale”, ossia la certificazione dell’avvenuta vaccinazione.