Reportage

DevOps, Mobility, SaaS e Big Data: le priorità di CA Technologies

Al CA World di Las Vegas il nuovo CEO Mike Gregoire ha tracciato la rotta per il futuro, spronando i CIO a guidare l’innovazione del business. Annunciata un’alleanza con Sap per il Mobile Management e due acquisizioni negli ambiti sicurezza e sviluppo applicativo

Pubblicato il 24 Apr 2013

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Mobility, Cloud, Big Data. Sono questi i temi ‘caldi’ dell’IT di oggi, trend ormai noti ma che avanzano molto più rapidamente di quanto accadeva nel passato. Ed è qui che CA Technologies – software house con 14mila dipendenti nel mondo e 4,8 miliardi di dollari di fatturato – intende giocare le sue carte vincenti, ovvero la competenza trentennale nella gestione delle applicazioni e della sicurezza infrastrutturale, tasselli fondamentali per garantire velocità e affidabilità nei servizi.

La strategia della società è stata presentata dal nuovo CEO Michael Gregoire ai 5mila partecipanti al CAWorld, che si è tenuto a Las Vegas dal 21 al 24 aprile, dove sono state annunciate un paio di acquisizioni e nuove soluzioni, che arricchiscono il portafoglio già molto ampio di prodotti middleware (circa 100, fra cui molti software per mainframe) adottati da importanti aziende e PA in tutto il mondo. Il manager ha sottolineato che i CIO hanno oggi una grande opportunità per far sentire la loro voce, in un mondo sempre più veloce e digitale, dove sono gli utenti a chiedere servizi semplici e immediati e l’innovazione fa davvero la differenza fra chi ha successo e chi rimane indietro.

Gestire la Mobility

Fra le più importanti novità c’è un’alleanza strategica con Sap nell’ambito del Mobile Management, un’area dove CA non era presente e dove il fornitore di Business Application è leader con la piattaforma Afaria: insieme le due aziende sono in grado di fornire una soluzione completa che non si limita al Device Management, ma si estende anche alle applicazioni, ai contenuti e ai servizi, per aiutare i clienti di entrambe nel percorso verso la Mobility, ormai inevitabile, garantendo sicurezza e rapidità di sviluppo. Un mercato, questo, dove ancora lo spazio è enorme, dato che oggi solo una piccola parte dei milioni di smartphone e tablet in circolazione nelle aziende sono gestiti dai dipartimenti IT.

CA ha anche annunciato l’acquisizione di Layer7, che porta in dote una soluzione per gestire la sicurezza delle Api: protegge cioè le “chiamate” delle applicazioni da parte dei dispositivi mobili, estendendo quindi l’offerta di Identity & Access Management. Una problematica destinata a esplodere con il proliferare dei dispositivi che si prospetta con il diffondersi dell’Internet delle cose. Anche CA sta traghettando verso il Mobile la propria offerta: già oggi fornisce accesso da tablet a molti dei software di gestione, arricchiti di strumenti di intelligence e cruscotti che aiutano gli IT manager a tenere sotto controllo i servizi gestiti e gli investimenti.

La svolta di DevOps

Fabio Fregi, AD di CA Technologies Italia

Un’altra novità di rilievo annunciata dal CEO Gregoire è la virata decisa verso il modello DevOps, un nuovo approccio per lo sviluppo di applicazioni che consente di risparmiare e di accorciare i tempi, automatizzando le attività e simulandone il funzionamento reale. In pratica, permette di sviluppare il software sapendo esattamente come funzionerà quando sarà in produzione. Secondo Gregoire, DevOps oggi “non è un’opzione, ma una priorità”.

In questo ambito è stata annunciata l’acquisizione di Nolio, che completa l’offerta in un’area ancora inesplorata, dove c’è molta attenzione anche in Italia, come conferma l’Amministratore Delegato di CA Italia, Fabio Fregi: “I clienti sono molto interessati a questi strumenti. Vista la diffusione dei dispositivi mobili, molte aziende stanno sviluppando un marketplace interno per le app aziendali, per renderle fruibili in mobilità”.

Una conferma viene da Ibm, che ha annunciato in parallelo l’acquisizione di UrbanCode, specializzata nello stesso ambito.

Sicurezza e gestione per il Cloud e i Big data

Secondo Gregoire, il diffondersi del Cloud farà crescere l’interesse verso l’offerta CA. “La gestione e la sicurezza IT oggi assumono un’importanza ancora maggiore se si tratta di gestire e proteggere l’infrastruttura, i dati, le applicazioni e i servizi aziendali nell’ambiente esistente e nei cloud privato, pubblico e ibrido”, ha sottolineato. Sul fronte della offerta di CA, già parte del software è disponibile As-a-service oltre che on-premise, e il percorso continuerà nel tempo: il CEO ha infatti confermato di voler accelerare in questa direzione.

Quanto ai Big Data, il ruolo di CA non è quello dell’analisi ma della gestione delle diverse piattaforme, che richiedono scalabilità e sicurezza dei dati. “Gli Analytics hanno bisogno di soluzioni di management, è un grande problema per il CIO. CA lavora da anni con le più grandi aziende del mondo della finanza, abbiamo una grande esperienza nella gestione di milioni di record sui mainframe e di transazioni sui sistemi di trading e nella prevenzione delle frodi”, ha detto Gregoire.

Buone prospettive anche in Italia

Parlando nello specifico del mercato italiano, Fregi non nasconde che la crisi si sente e gli investimenti in IT sono molto ridotti, ma si dice ottimista: “Il middleware continua a crescere così come la sicurezza, e questo ci garantirà continuità. Gli ultimi annunci confermano che CA è una società stabile, che ha liquidità e continua a investire in R&D e acquisizioni”. Se la diffusione del cloud è spinta dall’esigenza di fare efficienza, per la sicurezza è forte l’esigenza di compliance alle normative sempre più rigide – conseguenza della crisi -, soprattutto in ambito bancario.

Ma la sicurezza serve anche per fare business – spiega il manager italiano -. Se un cliente arriva ad acquistare su un sito online attraverso una pubblicità su Facebook è necessario garantire la sicurezza della transazione finanziaria. E’ un tema di crescita aziendale, che riguarda CEO e CFO: molti investimenti in oggi IT passano da qui”.

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