Dall’1 gennaio 2019 la Fatturazione Elettronica B2B sarà obbligatoria. Ogni azienda dovrà emettere e inviare il documento elettronico ai clienti italiani in formato strutturato XML Tracciato PA (tecnicamente XML_PA) tramite lo SdI (Sistema di Interscambio, gestito dall’Agenzia delle Entrate) e conservarlo a norma. «È vero che quello della Fatturazione Elettronica B2B è un obbligo, ma è altrettanto vero che la digitalizzazione del flusso semplifica il lavoro delle aziende, automatizza tutte leprocedure ripetitive che si devono svolgere quotidianamente e consente la ricerca di tutti i documenti tramite i relativi metadati», afferma Diego Dal Ben, CEO di DDocuments, società specializzata nella digitalizzazione dei documenti, che propone la soluzione D-documents. «Un sistema che gestisce le e-fatture è accessibile anche agli utenti meno esperti vista la semplicità e l’immediatezza di utilizzo».
Who's Who
Diego Dal Ben
CEO di DDocuments
DDocuments supporta le aziende in questo delicato passaggio normativo e offre una soluzione per gestire il flusso attivo e passivo. Infatti, nonostante l’obbligo sia orientato all’emissione delle Fatture, e quindi sul ciclo attivo, da gennaio le imprese dovranno dotarsi anche di canali di ricezione delle Fatture Elettroniche così come di sistemi capaci di processarle, sfruttando l’opportunità di riceverle in un formato standard, unico e strutturato.
«Lato fatturazione attiva, la piattaforma D-documents riceve i dati dal partner, attiva la procedura di firma, che certifica l’immutabilità del documento fiscale, e trasmette la fattura a norma di legge, in formato XML, al Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate. Il cliente riceve il documento in formato elettronico al suo indirizzo PEC o SDI.
La piattaforma permette inoltre di “tradurre” il formato XML in pdf così da rendere la documentazione fruibile». Lato fatturazione passiva, la soluzione gestisce la ricezione e la notifica, che può essere visualizzata ed elaborata direttamente dal gestionale. «Anche nel caso delle fatture estere DDocuments integra invio, ricezione e conservazione a norma, permettendo di gestire tutti i flussi con un’unica soluzione», sottolinea Dal Ben. Un processo però oltre a essere ben gestito, deve essere anche sicuro. «I server di DDocuments sono dislocati nelle sedi di British Telecom a Milano e Roma, con modalità ridondata e un’effettiva e certificata Disaster Recovery», le connessioni alla piattaforma sono tutte verificate e crittografate secondo i più alti standard di sicurezza e privacy.
«In DDocuments abbiamo una sola visione per il futuro: fare di un mero obbligo legislativo un grande vantaggio per le aziende. Per noi si tratta di un trampolino di lancio per abbattere i costi di gestione interna e avere a disposizione sempre tuttala documentazione fiscale, ma anche per semplificare e snellire il lavoro, permettendo ai clienti di concentrarsi sul business, operando insieme, un passo alla volta, per crescere in ottica digitale ed essere competitivi», conclude Diego Dal Ben.