SCENARI

Criteri ESG: cosa sono e vantaggi dell’integrare questi parametri nelle strategie aziendali

Le aziende stanno imparando a comprendere quali sono le ricadute finanziarie derivanti dall’integrazione dei KPI di impatto ambientale e sociale nei propri percorsi di crescita. Una prospettiva che va oltre gli obiettivi di profitto e rendimento, per dar vita a un nuovo concetto di sviluppo più etico

Pubblicato il 28 Nov 2023

Alessandro Merlini

COO di Azimut Direct

Criteri ESG

L’acronimo ESG rappresenta gli aspetti ambientali, sociali e di governance, che entrano come prioritari nella gestione delle imprese, riflettendo l’approccio dell’investimento responsabile e, in generale, una nuova volontà del mercato tutto.

La consapevolezza collettiva su questi temi sta crescendo, specialmente tra le generazioni più giovani, che mostrano una preferenza per le aziende con impatti positivi sul mondo. Questo cambiamento di mentalità spinge le imprese a considerare gli aspetti ESG come parte fondamentale delle proprie strategie di crescita, riconoscendo che questa responsabilità è cruciale per il successo sul lungo periodo.

Cosa sono i criteri ESG

I criteri ESG comprendono la tutela ambientale, l’impegno sociale e una governance aziendale etica e trasparente: le aziende vengono valutate attraverso gli ESG score, veri e propri punteggi che misurano l’effettiva adesione alle cause di cui sopra.

Gli score ESG sono, oggi, alla base dello sviluppo economico delle imprese e della nuova direzione della finanza globale, impattando fortemente anche sulle decisioni di investimento e sull’accesso al credito delle aziende stesse.

Le PMI stanno iniziando a riconoscere l’importanza di questi KPI, della CSR e del Bilancio di Sostenibilità, anche se – secondo una recente ricerca di Capterra – solo il 27% delle PMI italiane sta già implementando strategie basate su questi pilastri.

Da sottolineare il fatto che, nell’analisi di merito creditizio, storicamente i fattori “S” e “G” – inclusività e sostegno sociale nonché governance trasparente e gestione virtuosa delle aziende – sono sempre stati presenti, storicamente, come parametri qualitativi importanti.

Le linee guida EBA e la Triple Bottom Line

Anche l’EBA (Autorità Bancaria Europea) ha pubblicato linee guida – le cosiddette “Guidelines on Loan Origination and Monitoring” (LOM) – che sottolineano l’importanza dei fattori ESG nella valutazione del merito creditizio. Questi fattori, noti anche come Triple Bottom Line o “Persone, Pianeta e Profitti”, esistono dagli anni ‘90 e hanno una rilevanza significativa nelle logiche di valutazione del credito.

Con le LOM, gli enti sono esortati a incorporare i fattori ESG nella loro valutazione del rischio di credito, tuttavia un’attenzione particolare sembra essere data agli aspetti ambientali, come indicato dal focus sul cambiamento climatico e altri fattori ambientali, sebbene episodi di greenwashing siano un rischio sempre più frequente anche per i grandi marchi.

La rilevanza dei fattori ambientali nelle LOM è evidente, riflettendo la crescente sensibilità degli investitori e dei consumatori verso le questioni ambientali, compresi i rischi climatici. Le imprese, soprattutto le grandi, stanno modificando i loro modelli di business per ridurre l’impatto ambientale e adottare pratiche sostenibili, spinte anche dalle normative come la CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) dell’Unione Europea. La CSRD mira a rendere più chiare, complete e comparabili le informazioni non finanziarie pubblicate dalle società europee nei loro bilanci integrati.

Gli orientamenti dell’EBA in materia di concessione e monitoraggio del credito si concentrano su procedure basate su standard orientati alla solidità e alla prudenza nei processi di erogazione e monitoraggio del credito.

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I riflessi sulla reputazione

Integrare gli approcci ESG, quindi, non è solo eticamente e oggettivamente virtuoso, ma offre anche numerosi vantaggi alle imprese, sia PMI sia mid-cap e persino large corporation.

Tra di essi, possiamo sottolinearne quattro, interlacciati e sinergici:

  1. il miglioramento della reputazione;
  2. l’espansione delle opportunità commerciali;
  3. un accesso al credito più fluido;
  4. l’ammissione ai fondi PNRR e alle garanzie di Stato, ad esempio quelle legate ai temi green.

Questi vantaggi sottolineano l’importanza per le imprese – trasversalmente per settore e dimensione – di abbracciare i concetti di sostenibilità in modo olistico e senza mirare a ottenerne un ritorno specifico: possiamo sicuramente affermare che, oggi, essere ESG-compliant significhi lavorare bene, crescere di più ed essere più finanziabili tour court.

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