Document Management

Credem, firma elettronica in tutte le 540 filiali

Nella fase pilota il 75% dei clienti ha sottoscritto il nuovo servizio, basato su un apposito tablet. La banca stima di eliminare 27 milioni di documenti l’anno, corrispondenti a 145 tonnellate di carta

Pubblicato il 08 Mag 2013

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Credito Emiliano (Credem) ha esteso l’uso della firma elettronica per le operazioni di sportello in tutte le proprie 540 filiali. La fase pilota del progetto era partita lo scorso luglio ed aveva coinvolto 40 filiali della banca. In tale sperimentazione oltre il 75% dei clienti ha sottoscritto il nuovo servizio, che è gratuito e si chiama Myself. Nel dettaglio, con Myself il cliente, quando si reca allo sportello per effettuare un’operazione, anziché attendere la stampa del documento, vede tutte le informazioni sulla tavoletta elettronica presente appunto allo sportello. Dopo aver verificato l’operazione, può firmare con l’apposita penna elettronica. Il riscontro contabile dell’operazione non viene stampato: al suo posto viene generato un documento digitale archiviato automaticamente nell’area personale del cliente sull’Internet Banking. In questo modo è favorita la praticità di archiviazione e la sicurezza delle operazioni, grazie a un protocollo avanzato di crittografia elettronica dei dati.

Risparmi di tempo e di carta
Il progetto, che prevede a regime una percentuale dell’80% di operazioni di sportello sottoscritte con firma su pad, rientra nel generale percorso di digitalizzazione delle interazioni con la clientela da parte di Credem, percorso di cui fanno parte il servizio di Internet Banking avviato nel 2001 e il servizio gratuito Mybox di invio in formato elettronico di tutte le comunicazioni della banca nell’area personale riservata. Con Mybox, Credem stima di aver evitato di stampare 16 milioni di documenti, cioè il 50% della documentazione della banca riservata alla clientela bancaria, nonché di aver risparmiato i corrispondenti costi di spedizione. Anche il progetto di firma elettronica avrà importanti impatti in questo senso: la banca stima di poter eliminare 27 milioni di documenti l’anno per 145 tonnellate di carta in meno, pari a 2.200 alberi di medie dimensioni. “Crediamo di poter offrire ai nostri clienti un servizio più veloce che permetta di risparmiare tempo sia per realizzare le operazioni allo sportello sia per gestire l’importante quantità di documenti da archiviare – ha dichiarato Stefano Pilastri, responsabile direzione reti commerciali di Credem -. L’obiettivo è inoltre aumentare la competitività sul mercato tramite l’offerta di servizi all’avanguardia a livello tecnologico, e in questo caso anche salvaguardando l’ambiente”.

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