GUIDE E HOW-TO

Cos’è il Digital Signage e come aiuta a conquistare i clienti nell’era dell’IoT



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Nelle vetrine dei negozi, per strada, nei punti vendita di ogni genere, negli alberghi e negli aeroporti, si moltiplicano gli schermi, declinati nelle forme più disparate, per comunicare e intrattenere i consumatori e non solo. Una guida per rendere questa pratica un potente strumento per il Marketing

Pubblicato il 27 ago 2024



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Cos’è il Digital Signage, oggi? La risposta è sotto i nostri occhi: basta guardare le nostre città, costellate di display di ogni forma e dimensione che arredano piazze e negozi, stazioni e uffici pubblici, alberghi e aeroporti.

Il Digital Signage, o segnaletica digitale, è un potente strumento di Marketing e comunicazione, in grado di attirare l’attenzione, comunicare messaggi chiave, informare, intrattenere e, perché no, stupire il cliente. Del resto, in un contesto in cui catturare l’attenzione del consumatore è diventata una sfida sempre più complessa, le aziende sono in costante ricerca di metodi innovativi per distinguersi e comunicare i loro messaggi in modo efficace.

Digital Signage Business Research Company ha dichiarato che il mercato del Digital Signage ha raggiunto i 21.59 miliardi di dollari nel 2024, con un aumento del 10.6% rispetto al precedente valore di 19.52 miliardi di dollari nel 2022.

Inoltre, secondo gli analisti di Market Research Future, il mercato del Digital Signage, raggiungerà oltre 15,4 miliardi quest’anno per salire fino a 25,2 miliardi di dollari entro il 2032, con un tasso annuo di crescita composto (CAGR) del 6,3%.

Fonte: Market Research Future

L’innovazione tecnologica ha fatto sì che i display professionali per applicazioni di Digital Signage siano oggi alla portata anche di piccoli esercizi. In ambito retail, in particolare, l’aspetto estetico è fondamentale: si prediligono monitor sottili, con cornici di piccole dimensioni intorno all’area di visualizzazione. Questi monitor vengono affiancati, da un minimo di 2 fino a crescere a piacere, per creare videowall di grandi dimensioni.

Le origini del Digital Signage

Le prime tracce del Digital Signage risalgono agli anni ’90, un periodo in cui la tecnologia dei display elettronici iniziava a prendere piede. Gli esempi primordiali di Digital Signage possono essere rintracciati nei sistemi di informazione per i trasporti pubblici, come gli schermi delle stazioni ferroviarie e degli aeroporti, utilizzati per fornire aggiornamenti in tempo reale su orari e cancellazioni.

Tuttavia, il concetto di utilizzare schermi digitali per scopi pubblicitari e di Marketing è emerso più tardi, parallelamente all’evoluzione delle tecnologie di visualizzazione e alla crescente accessibilità delle connessioni internet ad alta velocità. Con l’avvento dei display LCD e LED, più economici e di qualità superiore rispetto ai vecchi tubi catodici, e l’espansione delle reti digitali, le aziende hanno iniziato a intravedere il potenziale dei contenuti dinamici e aggiornabili. Questa combinazione di tecnologie ha permesso la transizione dai tradizionali cartelloni statici ai display digitali interattivi, segnando l’inizio di una nuova era nel mondo della comunicazione visiva e del Marketing.

Dal cartellone in vetrina all’engagement digitale: gli usi per il Marketing

Gli schermi digitali stanno mandando in pensione in un sol colpo cartelloni, materiale cartotecnico e un modo di allestire gli spazi tradizionale, che richiede tempo per montare il materiale ricevuto, senza contare il via-vai degli operai e dei magazzinieri che si occupavano dell’allestimento e quello dell’impresa di pulizie. Le immagini senza dubbio oggi catturano l’occhio dei passanti con maggiore efficacia.

Una delle applicazioni più diffuse è nei punti vendita, dove i display digitali vengono utilizzati per promuovere prodotti, offrire informazioni sui prezzi e presentare offerte speciali in modo accattivante e immediato. Questo non solo attira l’attenzione dei clienti, ma li coinvolge anche in un’esperienza di acquisto più interattiva. Inoltre, il Digital Signage è ampiamente impiegato nelle fiere e negli eventi, dove può essere utilizzato per mostrare demo di prodotti, trasmettere presentazioni e video aziendali, e persino per interagire direttamente con il pubblico tramite touchscreen. Le aziende sfruttano anche il Digital Signage per il cosiddetto “wayfinding”, ovvero la guida visiva all’interno di grandi spazi come centri commerciali, aeroporti e stadi, migliorando così la customer experience e riducendo i livelli di stress associati alla ricerca di informazioni.

Tipologie di Digital Signage

In quanto tecnologia digitale, il Digital Signage può essere utilizzato in una varietà di modi per soddisfare diverse esigenze di comunicazione e Marketing. Ecco alcune delle principali tipologie:

1. Digital Signage per interni

a. Display di benvenuto

Questi schermi sono tipicamente collocati all’ingresso di edifici commerciali, uffici e strutture ricettive. La loro funzione è di accogliere i visitatori, fornire informazioni iniziali e orientamento. Ad esempio, in un hotel, un display di benvenuto può mostrare le informazioni sugli eventi in corso, i servizi disponibili e le promozioni speciali.

b. Schermi informativi

Utilizzati in ambienti come ospedali, università e uffici governativi, questi schermi forniscono aggiornamenti cruciali, come orari delle visite, cambiamenti nei programmi, e avvisi importanti. Nei contesti educativi, possono mostrare orari delle lezioni, eventi in programma e altre informazioni utili per studenti e personale.

c. Menù board digitali

Questi schermi sono molto comuni in ristoranti fast food, caffetterie e catene di ristorazione. Rispetto ai menu tradizionali, i menù board digitali offrono la possibilità di aggiornare i piatti e i prezzi in tempo reale, evidenziare offerte speciali e promuovere nuovi prodotti.

2. Digital Signage per esterni

a. Cartelloni digitali

Questi grandi schermi sono posizionati in luoghi pubblici ad alto traffico, come strade principali, piazze e stazioni di trasporto. I cartelloni digitali sono utilizzati per pubblicità, annunci e campagne di sensibilizzazione. La loro capacità di mostrare contenuti dinamici e visivamente accattivanti li rende molto efficaci nel catturare l’attenzione dei passanti.

b. Chioschi interattivi

Installati in luoghi come centri commerciali, aeroporti e stazioni ferroviarie, questi chioschi forniscono informazioni e servizi interattivi, come la ricerca di negozi, la prenotazione di biglietti e la guida turistica. Ad esempio, in un aeroporto, un chiosco interattivo può aiutare i viaggiatori a trovare il loro gate, controllare lo stato del volo e ottenere informazioni sui servizi disponibili.

c. Totem digitali

I totem digitali sono schermi verticali che possono essere utilizzati per una varietà di scopi, dai messaggi pubblicitari alle informazioni di orientamento. Possono essere trovati in centri commerciali, parchi a tema e grandi spazi pubblici. La loro forma e altezza li rendono facilmente visibili e accessibili al pubblico.

3. Digital Signage per il retail

a. Display promozionali

Questi schermi sono posizionati all’interno dei negozi per mostrare offerte speciali, nuovi arrivi e promozioni in corso. Possono essere utilizzati per attirare l’attenzione dei clienti su prodotti specifici e incentivare gli acquisti impulsivi. Ad esempio, un negozio di abbigliamento può utilizzare display promozionali per mostrare le ultime collezioni e le offerte stagionali.

b. Specchi digitali

Gli specchi digitali sono installati nei camerini e possono mostrare informazioni sui prodotti, suggerimenti di stile e promozioni personalizzate. Offrono un’esperienza di shopping interattiva e coinvolgente, migliorando la soddisfazione del cliente. Ad esempio, in un negozio di moda può suggerire accessori o capi complementari basati su ciò che il cliente sta provando.

c. Schermi di coda

Utilizzati nei punti di pagamento, questi schermi intrattengono i clienti in attesa e promuovono prodotti o servizi. Possono mostrare video promozionali, offerte speciali e informazioni utili, riducendo la percezione del tempo di attesa e aumentando le opportunità di vendita.

4. Digital Signage per eventi

a. Videowall

I videowall sono grandi display composti da più schermi che lavorano insieme per creare un’unica grande immagine o video. Sono utilizzati per creare un impatto visivo significativo durante eventi, conferenze e fiere. Ad esempio, un’azienda può utilizzare un videowall per presentare i suoi prodotti e servizi in modo accattivante durante una fiera commerciale.

b. Schermi da palco

Utilizzati durante concerti, spettacoli e conferenze, questi schermi mostrano video, grafica e presentazioni in grande formato. Aggiungono un elemento visivo dinamico all’evento, migliorando l’esperienza del pubblico e fornendo informazioni ulteriori.

c. Display portatili

Schermi più piccoli e portatili che possono essere facilmente trasportati e installati in vari luoghi per eventi temporanei. Sono ideali per presentazioni, stand espositivi e dimostrazioni di prodotto.

5. Digital Signage interattivo

a. Touchscreen

Questi schermi permettono agli utenti di interagire con il contenuto toccando lo schermo. Sono utilizzati in chioschi, infopoint, punti vendita e musei per fornire un’esperienza interattiva e coinvolgente. Ad esempio, un museo può utilizzare touchscreen per offrire informazioni aggiuntive sulle mostre e permettere ai visitatori di esplorare contenuti multimediali.

b. Schermi con riconoscimento del movimento

Utilizzano sensori di movimento per permettere agli utenti di interagire con il contenuto senza toccare lo schermo. Sono ideali per ambienti sanitari o per esperienze più immersive. Ad esempio, un centro fitness può utilizzare schermi con riconoscimento del movimento per offrire tutorial di esercizi interattivi.

c. Specchi magici

Specchi che integrano schermi digitali e permettono interazioni basate sui gesti o sul tocco. Sono utilizzati in negozi di moda e saloni di bellezza per fornire un’esperienza di shopping personalizzata e coinvolgente.

6. Digital Signage per l’ufficio

a. Schermi di sala riunioni

Utilizzati per mostrare informazioni sulle prenotazioni delle sale, agende delle riunioni e aggiornamenti aziendali. Migliorano l’efficienza organizzativa e la comunicazione interna.

b. Display di comunicazione interna

Posizionati nelle aree comuni degli uffici, questi schermi condividono notizie aziendali, annunci e informazioni pertinenti ai dipendenti. Aiutano a mantenere i dipendenti informati e coinvolti.

c. Schermi di orientamento

Utilizzati in grandi edifici aziendali per aiutare i visitatori a orientarsi e trovare le sale riunioni o gli uffici desiderati. Migliorano l’esperienza del visitatore e riducono la necessità di assistenza da parte del personale.

Dal Digital Signage allo Smart Signage

Per il marketing è importante capire che digital signage non significa solo l’opportunità di avere a disposizione una superficie a supporto delle iniziative di advertising. La finestra digitale, infatti, è un touch point dinamico a supporto dell’informazione. Che si tratti di immagini a scorrimento o filmati, di cambiamenti cromatici nella grafica e nei testi o di animazioni, lo Smart Signage si presta a una creatività inedita che garantisce sempre e comunque il valore della call to action.

Dal Digital Signage allo Smart Signage, infatti, quello che cambia non sono solo le modalità con cui le informazioni vengono rappresentate e trasmesse, ma anche in che modo i display possono essere disegnati per adattarsi a qualsiasi spazio di comunicazione possibile, armonizzando informazione, interazione e semplicità di utilizzo per proporre al mercato un vero e proprio mezzo di comunicazione completo.

Che cos’è il Digital Signage per i designer

Il moltiplicarsi di schermi a cristalli liquidi, declinati nelle forme più disparate, non è mai banale maquillage tecnologico, ma una strategia di comunicazione che potenzia il coinvolgimento, incastonando le informazioni all’interno di un concetto estetico che risolve l’equazione tra spazio a disposizione e servizio.

Così il Digital Signage è un cartello segnaletico in una stazione ferroviaria che indica orari di arrivo e partenze o un display che persino nel corner più contenuto di un supermercato offre un’immediata e puntuale informazione a corredo della merce esposta. Insomma lo Smart Signage si ritaglia il proprio spazio di attenzione, portando più efficacia e più valore grazie a una risoluzione cromatica che sfrutta luminosità e risoluzione per potenziare l’ingaggio.

I designer si ingegnano e oggi ragionano attraverso format mutuati dall’editing: così i display, ispirandosi ai banner, diventano lunghi e stretti, e possono essere orientati in orizzontale o in verticale in base alle necessità di spazio.

Come scegliere i display

La prima caratteristica di un display è la risoluzione dello schermo, espressa in numero di pixel. Full HD è pari a 1.920 x 1.080, mentre il formato UHD (Ultra-HD), più leggibile e ideale per il digital signage, è pari a 3840 x 2160, una risoluzione oggi disponibile non solo sulle grandi dimensioni (superiori ai 60 pollici), ma anche su display di dimensioni più piccole ed economici.

Un’altra importante caratteristica è la luminosità (da 350 cd/m2 fino a 700 e oltre), ovvero la luce emessa dallo schermo: se lo spazio è ricco di luce naturale, ad esempio una vetrina , è necessaria una forte luminosità, altrimenti non sarà possibile visualizzare correttamente. Un altro parametro fondamentale per rendere intellegibile un messaggio visualizzato su un display è il grado di riflessione, ovvero l’Haze level: più è elevato, migliore è la prestazione del monitor in presenza di riflessi, causati, in particolare, dalle luci artificiali notturne.

A contribuire alla buona visualizzazione c’è anche il contrasto (da 1000:1 a 3000:1), parametro che indica il rapporto tra la luminosità nella zona di maggiore emissione e quella di minore emissione.

Un altro aspetto da valutare con grande attenzione è il consumo energetico e i relativi costi energetici derivanti. Un punto vendita di ampia superficie in cui sono installati molti monitor genererà infatti un consumo elevato e una scelta oculata può avere dunque un impatto di alcune migliaia di euro l’anno sul conto economico.

C’è poi il focus sulla robustezza, che garantisce che il monitor all’aperto e in presenza di agenti atmosferici, sia sufficientemente solido da mantenere nel tempo le stesse forme che possiede all’inizio della sua vita, appena installato,

Fondamentale, soprattutto quando il monitor va installato a soffitto, è che non si deformi. I display stanno diventando sempre più sottili, e questo, se dal punto di vista del design è un vantaggio, aumenta il rischio che dopo un po’ si possano flettere.

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