SPONSORED STORY

Comunicazione tra scuola e genitori: l’importanza di un’applicazione efficace

I canali di comunicazione tra insegnanti, famiglie e studenti sono diventati una questione politica in Italia. Eppure, esistono soluzioni digitali che assicurano uno scambio efficiente e sicuro. In Svizzera, per esempio, oltre 900 scuole utilizzano la piattaforma Klapp

Pubblicato il 11 Set 2023

Immagine di ESB Professional da Shutterstock

La comunicazione scolastica, ovvero lo scambio di messaggi tra insegnanti, genitori e studenti, in Italia è al centro di una questione “sociale” piuttosto spinosa. Una querelle che lo scorso anno è sfociata addirittura in una contesa legale, finita sulle prime pagine dei giornali, tra un gruppo di dirigenti scolastici laziali e l’allora Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

Ma andiamo con ordine.

Il ruolo della comunicazione digitale nel ripristinare la relazione tra scuola e alunno

La necessità di soluzioni digitali per la comunicazione scolastica è diventata ancora più evidente durante la pandemia di Covid-19.

I canali consolidati come WhatsApp o i social media sono molto popolari, ma la sfumatura tra comunicazione scolastica e non scolastica può essere problematica.

Alcuni dirigenti di istituti della Regione Lazio ritengono che questa confusione sia all’origine della “perdita di autorità” che molti insegnanti sperimentano negli ultimi anni nelle scuole italiane. Il compito ora è ripristinarla e un aspetto centrale di questa rifondazione è la riorganizzazione della comunicazione digitale.

Le chat private tra insegnanti, genitori e studenti sono sconsigliate perché, come ha spiegato la Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Cristina Costarelli: «La comunicazione deve essere ufficiale».

I tre criteri di una comunicazione scolastica efficace

Un codice etico sulla comunicazione digitale potrebbe essere una soluzione, ma non è l’unica.

In Svizzera, ad esempio, sono state sviluppate soluzioni digitali come Klapp, che soddisfano i tre criteri necessari per una comunicazione scolastica efficace: tutela della privacy, gestione centralizzata delle informazioni, ampia accessibilità e personalizzazione della User Experience. La piattaforma di comunicazione in questione è già utilizzata quotidianamente da 900 scuole, 30.000 insegnanti e oltre 200.000 genitori.

La privacy come priorità: WhatsApp non è la risposta

Queste soluzioni mettono la privacy al primo posto, escludendo così l’utilizzo di WhatsApp e sistemi similari di messaggistica istantanea, che presentano incertezze sulla protezione dei dati degli utenti.

Una soluzione di comunicazione seria deve assicurare l’autodeterminazione informativa. Deve, quindi, permettere all’utente di decidere quali dettagli di contatto condividere o nascondere, lasciandolo libero di esportare in qualsiasi momento i propri dati.

Un’altra “accortezza”, che è ormai ben più di una necessità, è la garanzia che il fornitore di tali soluzioni si astenga dal registrare il comportamento di navigazione degli utenti, dal vendere i loro dati personali a terzi oppure utilizzarli per finalità di pubblicità.

Centralizzazione delle informazioni: l’importanza di un unico canale di contatto

Il secondo elemento fondamentale per una comunicazione scolastica efficace è la centralizzazione delle informazioni.

Attualmente, tra scuole, docenti, genitori e studenti vi è una grande quantità di informazioni che circola su canali diversi. La soluzione ideale sarebbe avere tutti questi dati raccolti in un unico punto di contatto, che potrebbe essere un’app mobile.

Dovrebbe trattarsi di un’applicazione intuitiva, che consenta agli utenti di raggiungere i gruppi di contatti con pochi suggerimenti o tap sullo schermo dello smartphone.

La stessa app dovrebbe, inoltre, permettere il contatto tramite chat di gruppo o chat private, oltre a garantire funzioni come invio delle giustificazioni delle assenze, gestione dei colloqui e creazione di sondaggi in-app. Questo permetterebbe alle scuole di risparmiare carta e inchiostro, riducendo quindi i costi a carico della collettività e migliorando la sostenibilità dei processi di comunicazione scolastica, tutelando l’ambiente che ci circonda.

Accessibilità, inclusione e personalizzazione per una migliore esperienza utente

Infine, ma non da ultimo, un’app di comunicazione scolastica dovrebbe essere accessibile ovunque, tramite browser web, e garantire il supporto multilingua offrendo anche funzionalità pensate per garantire l’inclusione – per esempio, degli utenti ipovedenti.

Lo stesso impianto tecnologico dovrebbe permettere di ricevere e inviare messaggi tramite e-mail, informando automaticamente gli insegnanti nel caso in cui un genitore non sia raggiungibile tramite l’app. Questo consentirebbe un’adeguata gestione delle singole situazioni.

L’app di comunicazione scolastica come soluzione amministrativa

Il tempo è un bene prezioso, quindi un’app di comunicazione scolastica dovrebbe essere progettata per ridurre al minimo gli sforzi e il tempo di utilizzo.

La possibilità di accedere con un unico account (Single Sign-On) e il ruolo di amministratore degli insegnanti nella gestione della comunicazione contribuiscono a questo obiettivo.

Per le scuole, la comunicazione con genitori e studenti può essere un onere amministrativo significativo. Una soluzione che può integrarsi con altre soluzioni di amministrazione scolastica, ad esempio trasferendo il registro elettronico, può permettere agli operatori scolastici di risparmiare tempo e aumentare l’efficienza.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4