Quando un data center raggiunge il proprio limite operativo, che si tratti di spazio, alimentazione o raffreddamento, l’azienda si trova davanti a decisioni difficili da prendere.
Mentre i responsabili aziendali riflettono in merito alle strategie a lungo termine, il team IT necessita di mantenere comunque il data center in esecuzione e supportare in modo affidabile gli utenti.
Se un data center è già in esecuzione al limite della sua capacità, il personale IT dovrà probabilmente chiudere e rimuovere la maggior parte dei server in stato comatoso.
Come sottolineano gli esperti, le opzioni sono diverse e ogni scelta potrebbe costare molto, sia in termini di capitale che di efficacia operativa. Dunque fare un’analisi e valutare le possibilità è molto importante. Come migliorare l’efficienza del data center?
Inventariare per eliminare le vecchie attrezzature
Il primo passo è fare un inventario e verificare tutto ciò che è a basso utilizzo, vale a dire sotto il 10%. Un data center al limite delle sue capacità non può permettersi di ospitare apparecchiature non adeguate. Questo tipo di cambiamenti, inoltre, hanno l’ulteriore vantaggio di ridurre il consumo di energia. Nel controllare l’hardware, per esempio, gli esperti consigliano di pulire i filtri d’aria delle attrezzature e assicurarsi che i cavi non blocchino il flusso d’aria di scarico. Questi semplici passaggi, infatti, non costano nulla e possono migliorare l’efficacia di raffreddamento e prolungare la vita dell’apparecchiatura. Non solo: se si dispone di cardboard boxes e altri elementi non necessari memorizzati nel data center, sarebbe poi opportuno eliminarli. Se l’aria viene fornita da un pavimento sopraelevato, conviene rimuovere tale cavi non utilizzati: si rimarrà sorpresi dalla differenza che questa modifica apporta in termini di prestazioni di raffreddamento. Non ultimo, come consigliano gli esperti, potrebbe essere utile impiegare un servizio professionale di pulizia di data center. Sono incredibili i benefici che una struttura pulita può dare in termini di funzionamento delle attrezzature e consumo di energia.
Ottimizzare i dispositivi in uso con piccole correzioni
Quando il data center è vicino al proprio limite, nulla è più importante di una buona manutenzione preventiva, anche quando questo dovesse rappresentare un costo extra. Il proprio fornitore dovrebbe avere una checklist di manutenzione, esattamente come succede con i meccanici per le auto: ciò che il responsabile del data center deve fare è assicurarsi che questa lista si adeguatamente rispettata. Le batterie UPS sono l’elemento più soggetto a errori di tutto il data center, le batterie VRLA garantiscono un buon funzionamento solo per un periodo limitato di tempo: se hanno già dai 3 ai 5 anni sarebbe opportuno sostituirle. Prima di chiamare il fornitore per la manutenzione preventiva dell’UPS, e ovviamente prima di sostituire un gruppo di continuità o di aggiungere capacità, controllare il bilanciamento delle fasi permetterà di ottenere una disponibilità di potenza maggiore di quanto di possa pensare.
I grandi sistemi UPS – generalmente da 20 kW o più – sono contraddistinti da tre fasi: ciò significa che ci sono tre hot wires, ma quasi tutti i cabinet e le attrezzature si connettono solo a uno o due. Un ottimale bilanciamento delle fasi può garantire un maggior potere proveniente da un UPS esistente, risolvendo eventuali problemi di sovraccarico a poco o nessun costo. Sarebbe inoltre opportuno installare pannelli di chiusura in rack e cabinet inutilizzati per fermare la costosa perdita di aria di raffreddamento. I pannelli snap-in possono fare una grande differenza in relazione all’efficacia di raffreddamento. Allo stesso modo, i pannelli espandibili sono utili per colmare le lacune tra i diversi cabinet e sono oggi disponibili prodotti per sigillare lo spazio tra il fondo di un cabinet e il pavimento.
Quando invece è il caso di implementare
Per allungare la vita operativa di un data center potrebbe anche essere utile implementare nuove attrezzature, anche se gli esperti consigliano di valutare questa opzione in ultima analisi. Se quello di cui si ha bisogno è una maggiore capacità di UPS, sarebbe opportuno considerare l’uso di unità UPS in-rack più piccole. Queste ultime saranno utili, ma solo se è necessaria una quantità minima di capacità dell’UPS aggiuntiva; occorre ricordare che le batterie in queste piccole unità vanno controllate ogni pochi mesi. Se ciò di cui si ha bisogno è una maggiore capacità di raffreddamento, gli in-row cooler potrebbero rappresentare un’opzione più valida rispetto alle più grandi CRAC (Computer Room Air Conditioning), soprattutto se il sistema di raffreddamento esistente è via pavimento.
Aggiungere CRAC potrebbe spingere troppa aria sotto il pavimento rispetto a quanto il plenum space sia in grado di ospitare e potrebbe aggravare le variazioni di pressione dovute a ostacoli presenti sotto al pavimento. Inoltre, i flussi d’aria possono interferire l’uno con l’altro, riducendo quindi la capacità di raffreddamento in alcune zone del pavimento invece che migliorarla. Se il raffreddamento rimane un problema, è il caso di prendere in considerazione il sistema di contenimento. La configurazione a corridoio di aria fredda è generalmente la scelta migliore per le modifiche degli impianti esistenti, anche se può essere difficile controllare il bilanciamento dell’aria. La configurazione a corridoio di aria calda evita il problema di bilanciamento, ma richiede un percorso di aria di ritorno verso i condizionatori. Le tende di plastica sono più facili da implementare in uno spazio già esistente, rispetto a porte solide e pannelli; questi ultimi, però, anche se possono essere più difficile da implementare in uno spazio esistente, forniscono un contenimento migliore.