Mai come in questo periodo c’è una sinergia stretta tra cambiamenti organizzativi e utilizzo di nuove soluzioni tecnologiche. Il connubio tra accelerazione tecnologica e lavoro da remoto è uno dei fattori che spingono le aziende verso l’adozione di soluzioni organizzative inedite e innescano processi di change management molto più disruptive che in passato. Lì dove la tecnologia comporta un cambiamento nelle abitudini delle persone che lavorano e che interagiscono con l’azienda quotidianamente, però, la necessità di un percorso consulenziale ben strutturato diventa evidente. Tecnologia e consulenza sono oggi più che mai il binomio perfetto per rispondere alle esigenze dei clienti secondo Proge-Software.
Supportare i clienti durante e dopo la migrazione in ambiente cloud
«Quello che stiamo osservando negli ultimi anni è l’impatto molto forte che la digitalizzazione ha nelle organizzazioni aziendali», commenta Giorgio Di Nardo, App & Data Director di Proge-Software.
Who's Who
Giorgio Di Nardo
App & Data Director di Proge-Software
«Stiamo accompagnando i nostri clienti in un duplice percorso: digitalizzazione e migrazione in ambienti cloud. Sono entrambi processi molto importanti di change management che cerchiamo di supportare». Adozione efficace e in sicurezza della piattaforma in cloud, grazie all’utilizzo di tecnologie che automatizzano la migrazione, e continuità del servizio vengono garantite dal team di consulenza specializzato di Proge-Software. I consulenti mettono a disposizione le proprie competenze anche per la costruzione di veri e propri percorsi formativi e di change management rivolti al personale dell’azienda. Il processo di consulenza è parte integrante del progetto: «Non bisogna lasciare le aziende in pasto alla tecnologia. Ecco perché le supportiamo con servizi di consulenza dedicati che possano aiutare nella transizione», spiega il manager.
Assessment e analisi: le prime fasi del percorso di consulenza di Proge-Software
I cambiamenti organizzativi richiedono un’analisi accurata preventiva e una gradualità nell’implementazione. Ecco perché Proge-Software ha adottato un metodo consulenziale suddiviso in più fasi. La prima è quella di incubazione che consiste nell’assessment della situazione attuale e nell’individuazione delle tecnologie adeguate a rispondere alle esigenze del cliente nel modo meno invasivo e disruptive possibile. «Utilizziamo tool specifici per effettuare l’assessment», spiega Di Nardo. In questa fase si decide anche la modalità della migrazione in cloud, che più essere suddivisa in più step a seconda delle esigenze del cliente. «La tecnologia e consulenza si accompagnano strettamente. – prosegue Di Nardo – La nostra priorità è scegliere le tecnologie giuste per lo specifico profilo aziendale. E per farlo bisogna tenere conto di molti fattori: dalla grandezza dell’azienda al posizionamento sul mercato». Serve quindi un team di esperti.
Dalla progettazione alla formazione, per governare il cambiamento senza traumi
Si passa poi alla fase di progettazione e definizione della soluzione tecnologica a supporto del cambiamento organizzativo e alla valutazione delle competenze necessarie per il progetto specifico. Fino alla realizzazione, in cui le tecnologie vengono applicate al contesto dell’utente. «Una parte molto importante del percorso consulenziale è per noi la formazione e il supporto al cliente dopo lo start up di cambiamento organizzativo. Non si tratta solo di disegnare un progetto, ma di accompagnare il cliente e i vari dipendenti in questo processo», spiega il manager. L’obiettivo è gestire e governare il cambiamento. E il supporto post go live serve a risolvere rapidamente i problemi di implementazione e a introdurre l’innovazione con meno traumi possibili. Proprio sulla scalabilità, la modularità e la sperimentazione invece si basano le soluzioni offerte da Proge-Software, che si rivolgono a diversi tipi di aziende. Come 3FS – 3rd Generation Fleet System, un sistema integrato di gestione flotte delle società di car rental che sfrutta le potenzialità del cloud ed ha il vantaggio di essere scalabile e modulare allo stesso tempo, quindi flessibile, andando incontro alle esigenze delle aziende di ogni dimensione e in qualsiasi territorio.
Il cloud è un alleato dei cambiamenti organizzativi
«Siamo un partner di Microsoft quindi siamo in grado di supportare il cliente con tutti i servizi su cloud più evoluti e di proporre soluzioni e sperimentazioni ad alto contenuto innovativo a costi più accettabili che in passato», racconta Di Nardo. Qual è il vantaggio di adottare servizi in cloud? Al primo posto c’è la flessibilità. Spesso le architetture messe i piedi hanno una rigidità che può rendere difficile e costoso il cambiamento organizzativo, secondo il manager. Un esempio? Basti pensare all’acquisto di un parco macchine o di prodotti che si basano su un parco macchine fisso. Non solo ci sono costi che devono essere ammortizzati nel tempo, ma c’è una mancanza di flessibilità evidente spiega Di Nardo: «Senza il cloud, non è facile sostituire e aumentare di prestazione e di potenza, gestire momenti di picco o di scarico». C’è poi un problema di scalabilità: «Molto spesso il prodotto tecnologico è dimensionato rispetto a quella che è la realtà aziendale e non consente esperimenti».
Il cloud attiva nuovi processi di innovazione
Grazie al cloud, la trasformazione organizzativa può servirsi del percorso consulenziale in modo nuovo. E l’innovazione può essere introdotta in qualsiasi step del processo di change management: «È possibile che nel processo di spostamento sul cloud si decida di modificare processi aziendali che prima non era possibile modificare, modernizzandoli e migliorandoli. Tutto questo può avvenire in corso d’opera. Proprio durante il percorso di consulenza il cliente acquisisce maggiore consapevolezza e riesce a ridefinire più compiutamente il suo progetto», conclude il manager.