Business Process Management o BPM è un termine che fa riferimento a un modello capace di velocizzare e semplificare la gestione dei processi aziendali. Come? Monitorandoli in modo tale da permettere ai manager di analizzare meglio e capire dove e quando intervenire per migliorare la tecnologia e l’organizzazione sulla base di dati concreti.
Il mercato di oggi è sempre più competitivo, veloce e volatile. I consumatori sono diventati più esigenti, si aspettano di ottenere (in fretta!) prodotti o servizi pensati su misura per le proprie esigenze. Dal punto di vista industriale, questo scenario rappresenta una sfida impegnativa che, se adeguatamente affrontata, riserva ottime opportunità di business. Per le imprese, essere competitivi in un panorama così concorrenziale significa riuscire a operare rapidamente, a mantenere alti i livelli di flessibilità e a ridurre al minimo il margine di rallentamenti ed errori. In altre parole, ottimizzare al massimo il processo produttivo. Per oliare perfettamente questo meccanismo occorre monitorarne le varie fasi in maniera attenta e costante, restando pronti a cavalcare (se non ad anticipare) eventuali trend e cambiamenti.
Una nuova cultura per il processo produttivo
Date queste premesse, occorre ripensare la gestione del workflow all’interno del processo produttivo. Secondo gli esperti, tra gli elementi principali sui cui verte il nuovo modo di concepire la cultura produttiva nell’era dell’Industria 4.0 spicca senza dubbio il concetto di collaborazione. Non si parla più di un processo rigido e strutturato, ma di un flusso collaborativo in costante cambiamento che si muove tra i diversi nodi che dialogano all’interno di una rete operativa. A partire dalla semplice idea fino ad arrivare alla produzione su larga scala di un prodotto, passando per la creazione di un campione, le figure coinvolte sono infatti molteplici: orchestrare e organizzare in ottica olistica tutti questi attori e le rispettive attività permette di dare vita a una produzione ottimizzata in chiave 4.0. Ed è all’interno di questo scenario che si impone il concetto di Business Process Management, un sistema di gestione dei processi produttivi che mira a migliorare la coordinazione delle varie fasi lungo tutto il ciclo di vita dei nuovi prodotti.
Business Process Management: cos’è e come funziona
Spostare il focus dalle funzioni ai processi per dare vita a un nuovo approccio manageriale all’interno del percorso produttivo: l’obiettivo del Business Process Management è semplificare la gestione delle attività e migliorare le performance aziendali. Per farlo occorre implementare una serie di attività – comprese nel paradigma del BPM – rivolte a ottimizzare le risorse e i costi, velocizzare le operazioni, snellire le dinamiche operative, eliminare le attività ridondanti e trarre il massimo valore dai flussi informativi che circolano all’interno dell’azienda. In sintesi, secondo la logica del Business Process Management, si smette di ragionare aprioristicamente per valutare il funzionamento del processo calato all’interno della realtà effettiva, più complessa e variabile, fatta di un costante e continuo interscambio collaborativo tra i diversi attori coinvolti nelle varie attività.
Monitorando secondo questi principi l’esecuzione dei processi attraverso l’analisi avanzata dei dati, il Business Process Management permette di rivedere costantemente le attività in base a informazioni oggettive e reali. In questo modo si ha piena visibilità delle responsabilità dei singoli operatori coinvolti ed è quindi possibile intervenire sui singoli step, perfezionando le attività e correggendo eventuali punti critici.
I vantaggi del BPM, in pratica
I vantaggi apportati dal sistema di Business Process Management all’interno del processo produttivo sono dunque molteplici e hanno un impatto di immediata efficacia sulle attività in corso. In un mercato che lascia sempre meno spazio a errori e rallentamenti, per esempio, la possibilità di valutare la fattibilità di un progetto prima di metterlo in atto – prevedendone punti di forza e di debolezza in relazione agli investimenti da fare e ai materiali da utilizzare per la sua realizzazione – rappresenta un valore aggiunto che può fare la differenza per il successo del business. La possibilità di mettere a fattore comune le informazioni qualitativamente rilevanti e di poter contare su un approccio comunicativo fondato sull’interazione, inoltre, garantisce la massima velocizzazione del processo decisionale (grazie ad analisi mirate ed efficaci e a uno scambio informativo fluido e immediato, senza l’ostacolo dei silos, tra le diverse parti in gioco). Non solo: la possibilità di avere accesso alla documentazione tecnica in maniera tanto semplice quanto sicura, permette di avere piena contezza dei processi intercorsi (anche) in un’ottica di ottimizzazione futura.