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Business Analyst: chi è, cosa fa, formazione, competenze e carriera



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Punto di riferimento per l’analisi dei processi e l’ottimizzazione delle risorse, questo professionista agisce come catalizzatore del cambiamento, garantendo che le strategie d’impresa siano supportate dalle tecnologie più adeguate. Una panoramica sul ruolo, le competenze, il percorso di studi e la retribuzione

Pubblicato il 16 ott 2024



Business Analyst
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Cresce in Italia il numero di imprese, di piccole, medie e grandi dimensioni, che operano nel settore della consulenza. A confermarlo è il 13esimo Rapporto dell’Osservatorio Assoconsult, secondo cui nel nostro Paese sono quasi 25mila le realtà attive in questo ambito, che generano un fatturato di oltre 5,1 miliardi di euro e impiegano oltre 52mila persone. Ecco, quindi, che quella del Business Analyst assume i tratti di una figura chiave, posizionandosi come un collegamento essenziale tra le esigenze di business e le soluzioni IT e contribuendo al successo strategico e operativo dell’azienda.

Ma chi è esattamente un Business Analyst? E quali sono le sue responsabilità, competenze e ruoli sul lavoro? Cerchiamo di rispondere a queste domande, analizzando anche il background di studi, le opportunità di carriera e la retribuzione media di questo professionista.

Chi è un Business Analyst

Punto di riferimento per l’analisi dei processi e l’ottimizzazione delle risorse, il Business Analyst agisce come catalizzatore del cambiamento, garantendo che le strategie aziendali siano supportate dalle tecnologie più adeguate.

Definizione e ruolo all’interno dell’azienda

Questa figura si occupa, infatti, di analizzare le esigenze dell’azienda, identificando soluzioni tecnologiche o processuali che possano migliorare l’efficienza e la produttività. A lui spettano la raccolta e l’interpretazione dei dati, la definizione dei requisiti di progetto e la collaborazione con diversi team, tra cui IT, Marketing e finanza, per garantire che le soluzioni proposte siano in linea con gli obiettivi strategici dell’azienda.

Va da sé che, operando come mediatori e facilitatori, i Business Analyst devono possedere una profonda comprensione dei processi aziendali e delle dinamiche del settore, affiancata da eccellenti capacità comunicative e analitiche. La loro abilità nel tradurre le esigenze aziendali in soluzioni pratiche e implementabili li rende figure strategiche nel guidare il cambiamento e l’innovazione all’interno delle organizzazioni.

Competenze tecniche e soft skill richieste

Per eccellere nel ruolo di Business Analyst, è necessario un mix equilibrato di competenze tecniche e soft skill. Sul fronte tecnico, un professionista di questo tipo deve necessariamente possedere una solida conoscenza degli strumenti di Data Analytics, come Excel, SQL e software di Business Intelligence, per raccogliere, interpretare e visualizzare i dati aziendali in modo efficace. È fondamentale anche una comprensione approfondita dei sistemi informativi e delle metodologie di sviluppo software, come Agile e Scrum, per permettergli di lavorare a stretto contatto con i team IT nello sviluppo e nell’implementazione di soluzioni tecnologiche.

Cerchiamo, quindi, di ricapitolare in un elenco le principali competenze tecniche:

  • Analisi dei dati e del budgeting;
  • Utilizzo di linguaggi di programmazione (Python, R, SQL);
  • Implementazione di strumenti e tecniche di Data Analytics;
  • Utilizzo di strumenti di modellazione finanziaria e previsione e di Data Visualization;
  • Esperienza in statistica applicata e analisi correlate;
  • Conoscenza di strumenti e database per Big Data Analytics;
  • Conoscenza tecnica del Cloud Computing.
  • Familiarità con le tecnologie di Machine Learning.

Soft skill fondamentali per il successo

Parallelamente alle hard skill di cui abbiamo parlato, anche in questo ruolo le soft skill sono altrettanto importanti e strategiche. Ecco alcune delle più rilevanti:

  1. Comunicazione efficace: essere in grado di comunicare chiaramente è fondamentale per un Business Analyst, che deve interfacciarsi con una varietà di stakeholder, dai dirigenti ai tecnici. La capacità di spiegare concetti complessi in termini semplici e di ascoltare attivamente le esigenze degli altri è essenziale.
  2. Capacità di negoziazione: spesso, il Business Analyst deve mediare tra diversi interessi e priorità all’interno dell’organizzazione. Per questo motivo, deve essere in grado di negoziare soluzioni che soddisfino tutte le parti.
  3. Pensiero critico: il pensiero critico aiuta a identificare problemi, analizzare le cause e sviluppare soluzioni sostenibili, soprattutto quando è necessario valutare le informazioni in modo obiettivo e prendere decisioni informate.
  4. Problem solving e adattabilità: le aziende affrontano sempre nuove sfide e l’evoluzione tecnologica corre veloce. Ragion per cui il Business Analyst deve dimostrarsi in grado di trovare soluzioni creative e pratiche ai problemi complessi, spesso sotto pressione.
  5. Empatia: comprendere le prospettive degli altri e costruire relazioni positive è essenziale per un Business Analyst.
  6. Capacità di gestione del tempo: gestire efficacemente il proprio tempo e le priorità è fondamentale per rispettare le scadenze dei progetti e mantenere un equilibrio tra le diverse priorità e responsabilità.
  7. Lavoro di squadra: la capacità di lavorare bene con gli altri e contribuire positivamente a un team è una qualità indispensabile, in particolar modo per una figura come quella del BA che si ritrova a dover collaborare con vari dipartimenti per raggiungere obiettivi comuni.

Il Business Analyst come ponte tra business e IT

In un contesto in cui la tecnologia è sempre più integrata nei processi aziendali, la capacità di tradurre le esigenze di business in requisiti tecnici (e viceversa) è centrale per il successo di qualsiasi progetto.

I Business Analyst operano come mediatori tra i team aziendali, che spesso hanno una visione focalizzata sugli obiettivi di mercato e le esigenze dei clienti, e i team IT, che si concentrano sulla fattibilità tecnica e sull’implementazione delle soluzioni.

Questa funzione di collegamento richiede ai Business Analyst di avere una profonda comprensione sia delle dinamiche aziendali sia delle tecnologie emergenti. Figure che devono dimostrare di essere in grado di ascoltare e comprendere i bisogni dei vari stakeholder aziendali, traducendo questi requisiti in specifiche tecniche dettagliate che i team IT possono utilizzare per sviluppare soluzioni efficaci. Inoltre, a loro spetta il ruolo di garantire che le soluzioni proposte siano non solo tecnicamente valide ma anche allineate con la strategia aziendale complessiva, garantendo così un ritorno sugli investimenti e un miglioramento delle performance aziendali.

Cosa fa un Business Analyst

Entriamo più nel dettaglio, per approfondire quali sono i compiti di un Business Analyst.

Analisi delle esigenze aziendali

Il primo compito del BA è comprendere le esigenze aziendali attraverso l’analisi dei dati e il dialogo con gli stakeholder. Questo processo consente di identificare le aree di miglioramento e le opportunità di innovazione.

Progettazione di soluzioni e processi

Una volta definiti i requisiti, il Business Analyts diventa responsabile della progettazione di soluzioni che ottimizzino i processi aziendali. Utilizza strumenti di modellazione per visualizzare e testare nuove soluzioni, garantendo che siano sostenibili e scalabili.

Collaborazione con i team di sviluppo

Il BA lavora a stretto contatto con i team di sviluppo per garantire che le soluzioni implementate rispondano alle aspettative aziendali: una collaborazione continua è essenziale per assicurare che i progetti siano consegnati nei tempi e rispettino il budget previsto.

Come diventare Business Analyst: i percorsi formativi

Lauree in ambito scientifico – come Informatica, Fisica, Data Science, Ingegneria, Marketing, Economia o Scienze Politiche – rappresentano senza dubbio il principale bacino da cui attingere per le assunzioni. Ma attenzione, negli ultimi anni si sta registrando un rinnovato interesse anche verso le facoltà umanistiche (proprio grazie all’importanza che le competenze più trasversali stanno acquisendo in ogni settore lavorativo) e verso professionisti che abbiano delle solide competenze in ambito IT.

In ogni caso, ottenere certificazioni riconosciute a livello internazionale può migliorare le prospettive di carriera. Certificazioni come quelle rilasciate dall’International Institute of Business Analysis (IIBA), il Certified Business Analysis Professional (CBAP) o il PMI Professional in Business Analysis (PMI-PBA) possono attestare competenze avanzate e aumentare la credibilità professionale.

Dopo la laurea o durante gli anni di carriera si può sempre pensare di prendere in considerazione un MBA (Master in Business Administration), un programma di studi post-laurea che si concentra sulla gestione aziendale e sull’amministrazione. È progettato per fornire agli studenti le competenze necessarie per assumere ruoli di leadership e gestione in una vasta gamma di settori. Gli MBA sono particolarmente apprezzati da coloro che aspirano a posizioni dirigenziali o che desiderano avviare e gestire la propria impresa.

Esperienza lavorativa e competenze pratiche

Da non trascurare l’esperienza sul campo. Molti Business Analyst iniziano la loro carriera in ruoli correlati, come Project Manager o Data Analyst, per acquisire familiarità con i processi aziendali e le dinamiche organizzative. Stage e tirocini offrono opportunità preziose per applicare le competenze teoriche in contesti reali.

Ambiti di applicazione e prospettive di carriera

La natura versatile del ruolo consente ai Business Analyst di adattarsi e portare valore in qualsiasi contesto aziendale, supportando le organizzazioni nella loro evoluzione e crescita continua.

Settori in cui opera un Business Analyst

Ecco alcuni dei principali settori in cui un Business Analyst può operare:

  1. Finanza e banche: in questo settore, i BA aiutano a ottimizzare i processi bancari, migliorare la gestione dei rischi e sviluppare nuovi prodotti finanziari, per soddisfare le esigenze dei clienti e rispettare le normative in continua evoluzione.
  2. Sanità: i BA lavorano per aumentare l’efficienza operativa delle strutture sanitarie, implementando sistemi di gestione delle informazioni e soluzioni di telemedicina che migliorano la cura del paziente e riducono i costi.
  3. Tecnologia dell’informazione (IT): all’interno del settore IT, poi, queste figure sono coinvolte nella progettazione e implementazione di nuove applicazioni e sistemi digitali, garantendo che i progetti informatici siano allineati con gli obiettivi strategici dell’azienda.
  4. Produzione e logistica: in ambito Supply Chain, questi professionisti analizzano e ottimizzano la catena di approvvigionamento e i processi di produzione, contribuendo a ridurre i tempi di consegna e i costi operativi.
  5. Commercio al dettaglio: il loro lavoro consiste nel contribuire a migliorare l’esperienza del cliente, ottimizzare l’inventario e sviluppare strategie di pricing e Marketing per aumentare le vendite e la fidelizzazione dei consumatori.
  6. Energia e utility: in questo settore, i Business Analyst aiutano a gestire i progetti di infrastrutture energetiche, migliorare l’efficienza operativa e sviluppare strategie per l’adozione di energie rinnovabili.
  7. Telecomunicazioni: i BA supportano le aziende di telecomunicazioni nell’implementazione di nuove tecnologie di rete, nella gestione dei dati e nello sviluppo di nuove offerte di servizi per i clienti.
  8. Settore pubblico: nel settore pubblico, i BA contribuiscono a migliorare i servizi ai cittadini, ottimizzando i processi amministrativi e implementando soluzioni tecnologiche per aumentare l’efficienza e la trasparenza.
  9. Assicurazioni: in questo ambito, i Business Analyst lavorano per migliorare i processi di underwriting, gestione dei sinistri e sviluppo di nuovi prodotti assicurativi in linea con le esigenze dei clienti e le normative.

Evoluzione del ruolo e nuove sfide

Il ruolo del Business Analyst è in continua evoluzione, spinto dai rapidi cambiamenti tecnologici e dalle dinamiche di mercato sempre più complesse. In passato, queste figure si concentravano principalmente sulla raccolta e l’analisi dei requisiti per progetti specifici. Tuttavia, con l’avvento della digitalizzazione e l’emergere di nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, l’analisi dei Big Data e l’automazione, il loro ruolo si è ampliato e diversificato. Oggi i BA devono essere in grado di lavorare con grandi volumi di dati e padroneggiare l’interpretazione degli insight, che risultano sempre più rilevanti nel guidare le decisioni strategiche.

Oggi, i Business Analyst non sono solo coinvolti nella trasformazione aziendale ma devono anche essere un esperti di cambiamento organizzativo, figure capaci di promuovere una cultura aziendale agile e orientata all’innovazione. Questo richiede un continuo aggiornamento delle proprie competenze e un approccio proattivo nell’affrontare le sfide del mercato globale.

Stipendio e prospettive di crescita

Secondo le stime aggiornate di Jobbydoo, lo stipendio medio di un Business Analyst è di 35mila euro lordi all’anno (circa 1.800 euro netti al mese), più alta di circa 250 euro (+16%) rispetto alla retribuzione mensile media in Italia. Un Business Analyst può partire da uno stipendio minimo di 18mila euro lordi l’anno, mentre lo stipendio massimo può superare i 90mila euro lordi annui.

Fonte: Jobbydoo
  • Un Business Analyst a fine carriera con più di 20 anni di esperienza si può attendere una retribuzione media complessiva di 62.800 euro.
  • Un Business Analyst junior (con meno di 3 anni di esperienza lavorativa) può aspirare a uno stipendio medio di circa 25.600 euro lordi all’anno.
  • Un Business Analyst a metà carriera, con 4-9 anni di esperienza, può avere uno stipendio medio di circa 32.700 euro, mentre un Business Analyst senior con 10-20 anni di esperienza guadagna in media 56 mila euro.

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