Blackberry ha diffuso i dati finanziari sull’andamento dell’ultimo trimestre, ma l’attenzione dei media di tutto il mondo è principalmente focalizzata su un altro annuncio. Come avevamo infatti anticipato nelle scorse settimane, la società ha annunciato di essere pronta a mettere sul mercato un dispositivo equipaggiato con il sistema operativo Android. Una svolta epocale per il gruppo che una decina di anni fa, prima della rivoluzione innescata dagli iPhone, aveva sostanzialmente il monopolio nella telefonia mobile per le aziende. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti e ormai la percentuale di vendite di Blackberry sul miliardo di device venduti annualmente si è ridotta a un ruolo del tutto marginale. Tanto che in molti, ormai da un biennio, ipotizzavano un ingresso della società nella galassia Android, che può vantare un numero di applicazioni e funzionalità ormai irraggiungibile per la ex Rim.
Come ha ufficializzato l’amministratore delegato della società, John Chen, questo ingresso ci sarà, ma sarà in un certo senso sperimentale. Blackberry continuerà a lavorare infatti al nuovo sistema operativo di casa BlackBerry 10. Allo stesso tempo, sarà messo sul mercato, entro la fine dell’anno, un dispositivo equipaggiato Android, ribattezzato Priv (e non Venice come in precedenza), pensato per riunire il meglio della sicurezza BlackBerry e la produttività delle applicazioni Google. Obiettivo dichiarato, naturalmente sono i clienti enterprise, sinora rimasti tiepidi nei confronti dei device Android soprattutto per i problemi legati alla security, che invece resta il punto forza di casa Blackberry.
Dunque c’è molta attesa per questo device, che sarà presentato nel dettaglio nelle prossime settimane e le cui sorti potrebbero segnare il futuro del gruppo. Per ora la società può presentare al pubblico risultati finanziari a dir poco deludenti: Il secondo trimestre, chiuso alla fine di agosto, si è chiuso con un fatturato pari a 490 milioni di dollari, per un calo del 46,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno, al di sotto delle stime. Le uniche note positive arrivano dalla divisione software e servizi, che osserva il quarto trimestre consecutivo di crescita (+19%) (su cui si continuerà a investire, dopo le recenti acquisizioni) e i 100 milioni di dollari di cashflow positivo.