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AI, Cloud e formazione: Mediobanca accelera sull’innovazione con Microsoft

AI, Cloud e formazione: Mediobanca accelera sull’innovazione con Microsoft


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Con un investimento di 230 milioni di euro entro il 2026, il Gruppo accelera sull’innovazione. Come ha raccontato al Microsoft AI Tour 2025, l’Head of ICT Strategy and Digital Innovation, Gianluca Morello, l’obiettivo è semplificare le attività quotidiane, aumentare l’efficienza e promuovere una trasformazione che valorizzi le competenze e migliori l’esperienza di clienti e collaboratori

Pubblicato il 15 apr 2025




230 milioni di euro entro il 2026: è questo l’investimento previsto dal Gruppo Mediobanca per dare forma alla sua Digital Agenda, uno dei fattori abilitanti piano strategico “One Brand One Culture”. Un progetto che punta a sostenere lo sviluppo della banca puntando su Cloud, Intelligenza Artificiale ed evoluzione delle competenze interne. Ne ha parlato al Microsoft AI Tour 2025 di Milano Gianluca Morello, Head of ICT Strategy and Digital Innovation del Gruppo.

«Innovare i sistemi e trovare nuovi modi di ingaggiare il cliente è oggi un imperativo e gli investimenti previsti fanno parte di un piano industriale di gruppo sinergico alla crescita del business», ha dichiarato il Manager, sottolineando come anche un settore tradizionale come quello bancario sia ormai attraversato da cambiamenti strutturali guidati dalla tecnologia.

L’obiettivo è chiaro: «Accelerare un percorso di digitalizzazione già avviato, puntando sull’Intelligenza Artificiale e sul Cloud come leve principali. Ma non solo. Il piano di Mediobanca guarda anche alla cybersecurity, alla resilienza dei sistemi e alla modernizzazione dei principali sistemi di Gruppo». Una visione strategica che considera la tecnologia come abilitatrice, non fine a sé stessa.

Una collaborazione solida per innovare: Microsoft come partner chiave

Fondamentale in questo percorso è la collaborazione con Microsoft. «Per innovare e introdurre tecnologie estremamente disruptive come l’Intelligenza Artificiale aziende tradizionali come la nostra hanno bisogno di collaborare con partner competenti», ha affermato Morello.

La partnership si sviluppa su tre direttrici principali. «Siamo partiti con la trasformazione dei nostri sistemi puntando sul Cloud, ma seguendo un approccio che va oltre il semplice spostamento: abbiamo voluto ripensare completamente le applicazioni», racconta.

Parallelamente, Mediobanca ha accelerato sull’adozione dell’AI Generativa, «sfruttando la potenza di fuoco di Copilot e degli altri strumenti messi a disposizione da Microsoft, anche per sviluppare casi d’uso verticali a supporto del nostro business, sia per migliorare l’efficienza sia per crescere in termini di ricavi». Alla base dell’introduzione di Microsoft 365 Copilot c’è la volontà di ampliare gli ambiti di utilizzo dell’Intelligenza Artificiale a supporto di un’ampia gamma di attività quotidiane, semplificando i processi, riducendo il tempo necessario per lo svolgimento di attività complesse e automatizzando le operazioni ripetitive.

Ma c’è un terzo elemento, trasversale e centrale: le persone. «Queste tecnologie sono estremamente trasformative, quindi in parallelo abbiamo avviato dei percorsi di formazione per comprendere meglio queste tecnologie, e aiutare ad abbracciare il cambiamento e ad acquisire nuove skill», ha sottolineato il Manager.

L’evoluzione delle competenze digitali del personale, centrale nella collaborazione con Microsoft e trasversale su tutto il Gruppo, prevede in particolare percorsi mirati e segmentati sulla base delle diverse specificità aziendali.

L’Intelligenza Artificiale entra nei processi della banca, ma senza tralasciare il ruolo dell’uomo

Il processo di adozione dell’AI in Mediobanca ha già visto l’introduzione di soluzioni basate su Intelligenza Artificiale in diverse aree. Sono già entrati nel vivo i primi progetti basati su tecnologie Microsoft che vedono, ad esempio, l’assistenza di virtual assistant AI a supporto della forza vendita nelle divisioni Wealth Management e Consumer Finance e, nel settore amministrativo, l’automazione dei processi di ciclo passivo sfruttando l’analisi dei documenti contabili.

Una nuova sinergia tra persona e tecnologia

Secondo Morello, però, il vero nodo non è tanto tecnologico, quanto umano. «La sfida principale oggi è proprio il fattore umano, ovvero cercare una nuova forma di sinergia tra la tecnologia e la persona», spiega. «Abbiamo iniziato a sperimentare l’AI avviando in parallelo percorsi di awareness per coinvolgere tutto il personale e superare la naturale resistenza al cambiamento».

Questa trasformazione, infatti, tocca anche le attività più avanzate. «Per la prima volta ci troviamo davanti a una tecnologia che può impattare anche sui knowledge worker, perché è in grado di svolgere attività molto complesse», ha osservato. Proprio per questo, Mediobanca ha scelto un approccio “human in the loop”: «Stiamo sviluppando strumenti di empowerment delle persone, non di sostituzione. Le decisioni restano in capo all’essere umano».

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