Conciliare la sostenibilità economica della propria attività con l’etica, realizzando un impatto positivo sull’organizzazione interna, la società e l’ambiente. A questo mirano le B Corp, aziende che hanno aderito al movimento omonimo ormai diffuso in tutto il mondo.
In un momento storico in cui le famiglie sono sempre più attente all’impatto delle loro abitudini di consumo aumenta il numero di aziende che hanno deciso di abbracciare modelli produttivi più circolari e inclusivi senza, tuttavia, sacrificare la sostenibilità economica.
La certificazione B Corp identifica le organizzazioni che, oltre a perseguire obiettivi economici di profitto, rispondono anche agli standard più elevati di tutela ambientale ed equità sociale. Una Certified B Corporation si impegna pubblicamente a rispettare livelli minimi molto ambiziosi nella valutazione dell’impatto positivo che le proprie attività hanno sull’organizzazione stessa, la società e l’ecosistema in cui è inserita. Sbaglia, però, chi le confonde con le società no profit, che sostanzialmente operano in assenza del vincolo di sostenibilità economica. Il ritorno economico deve essere garantito, quindi, ma si tratta solo di uno degli scopi che queste aziende perseguono nel tentativo di coniugare etica e profitto, benessere societario e dei singoli individui. A guidarle nello stare sul mercato è, infatti, l’obiettivo di garantire un impatto positivo sulla società e il pianeta.
Cosa è la certificazione B Corp
Si tratta di una certificazione rilasciata dall’ente no profit statunitense B Lab. Una dichiarazione che attesta l’impegno dell’azienda sulle tematiche ambientali e sociali. Il processo per ottenerla non è banale. Si parte dal compilare un Business Impact Assessment (BIA), ovvero un questionario che valuta l’impegno dimostrato dall’azienda rispetto a 5 dimensioni rilevanti:
- Persone: ambiente di lavoro, salari, benefit, formazione
- Governance: responsabilità sugli obiettivi e trasparenza nella comunicazione
- Comunità: sostegno alla comunità di riferimento, riflessi sull’occupazione e la prosperità delle località limitrofe
- Ambiente: riduzione dei rifiuti, efficienza energetica
- Clienti: impatto positivo dei prodotti e servizi sulla vita dei consumatori
Se l’esito finale del questionario di auto-valutazione è di almeno 80 punti su 200, l’azienda potrà avviare il percorso di validazione, sottoponendosi all’audit delle proprie attività da parte di B Lab. A seconda del settore, del numero di dipendenti, delle geografie in cui opera l’azienda, il questionario online regola i coefficienti delle diverse domande, per aumentare o ridurre la loro rilevanza. È ovvio, quindi, che le aziende manifatturiere avranno un coefficiente rinforzato (e dovranno faticare di più per ottenere o mantenere la certificazione) nella categoria “ambiente”, mentre quelle che hanno molti dipendenti avranno coefficienti più pesanti nella categoria “persone”.
A seguito delle ulteriori verifiche della documentazione fornita, B Lab deciderà se conferire o meno la certificazione. Una volta ottenuta, per mantenerla le aziende devono sottoporsi a una valutazione periodica delle proprie performance e mantenere entro determinati range il punteggio di valutazione.
Qual è l’obiettivo del movimento globale delle B Corp
Lo scopo del movimento è diffondere nel mondo un approccio pragmatico alla valutazione delle performance ambientali e sociali delle aziende. Questo significa accettare di misurare l’impatto positivo del proprio operato con una rigorosità del tutto assimilabile a quella adottata per la valutazione dei risultati economico-finanziari, sulla base di un processo di audit strutturato.
Quali sono i vantaggi della certificazione B Corporation
La certificazione si applica a tutta l’azienda e, una volta ottenuta, le neo B Corp sono autorizzate a utilizzare il logo Certified B Corporation in tutte le comunicazioni aziendali per promuovere i propri prodotti e servizi sui siti Web e i social. A guadagnare dall’apposizione del sigillo è soprattutto la Brand Reputation e, con essa, le performance finanziarie dell’azienda ma anche la sua capacità di attrarre capitali e talenti.
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Qual è il costo della certificazione B Corp
La spesa (fee) da sostenere ogni anno per mantenere la certificazione è compresa tra i 500 e i 50.000 euro, in relazione al valore del fatturato. La tariffa copre parte dei costi operativi “vivi” sostenuti dall’ente no profit B Lab. Per la quota rimanente, invece, va a finanziare alcuni servizi riservati in esclusiva alle società certificate e contribuisce a sostenere la diffusione degli strumenti di misurazione e assessment in tutto il mondo.
Qual è la differenza tra società Benefit, Benefit Corporation e B Corp
Spesso il termine B Corp viene utilizzato come sinonimo di società Benefit o Benefit Corporation. Si tratta tuttavia di un errore, poiché le due denominazioni non indicano la stessa tipologia di azienda. La società Benefit, infatti, è una forma giuridica societaria legalmente riconosciuta dal diritto italiano. La Benefit Corporation potrà essersi costituita come tale, oppure essere nata come società di persone, capitali o altra forma e aver successivamente modificato il proprio statuto costitutivo per integrare gli elementi di conformità previsti dalla legge italiana in materia. Per comprendere meglio cosa è una società Benefit, potete fare riferimento a questo contenuto.
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Il termine B Corp o B Corporation indica, invece, l’impresa che ha ottenuto la certificazione B Lab. Per ottenere il “sigillo” non è necessario essere una società Benefit. È, invece, obbligatorio per le aziende italiane certificate B Corp adottare la forma giuridica della società Benefit per poterla mantenere.
Un’azienda, pertanto, potrà:
- Essere società Benefit e certificata B Corp
- Non essere società Benefit ma essere certificata B Corp (tuttavia dovrà trasformarsi in società Benefit se vorrà mantenere la certificazione)
- Essere Società Benefit ma non essere certificata B Corp
Differenza tra certificazione B-Corp e certificazione SA 8000 di impresa etica
La certificazione B-Corp valuta l’impatto di un’azienda sulla società in modo omnicomprensivo, potremmo dire a 360°. Tiene, infatti, conto delle politiche ambientali e delle performance economico-finanziarie, della tutela dei diritti dei lavoratori e dei legami con la comunità e il terrritorio di riferimento.
Lo standard SA 8000 (Social Accountability 8000:2014) si occupa invece in maniera più specifica dell’etica del lavoro, del rispetto dei diritti dei collaboratori – non solo quelli che lavorano per l’azienda ma anche per i partner della filiera – in materia di equità dei compensi, tutela della loro sicurezza e salute, prevenzione delle discriminazioni, rispetto degli orari di lavoro…
Quali aziende possono diventare B Corp
Possono ottenere la certificazione tutte le tipologie di aziende for profit, ovvero:
- Società di persone: Società Semplici, Snc (Società in nome collettivo) e Sas (Società in accomandita semplice)
- Società di capitali: Srl (Società a responsabilità limitata), Srl semplificate, Spa (Società per azioni)…
- Imprese sociali
- Consorzi e cooperative
Non sono ammesse alla certificazione le realtà che operano senza scopo di lucro, ovvero le cosiddette società no profit o non commerciali.
Quanto dura la certificazione B Corp
La certificazione B Corp vale per tre anni dalla data di ottenimento. Oltre questo periodo, si dovrà chiedere un rinnovo. Ogni anno, tuttavia, l’azienda è tenuta a rendicontare la propria attività, presentando a B Lab e pubblicando sul proprio sito Web una relazione in cui sono indicati gli obiettivi fissati e quelli raggiunti, oltre alla definizione di un piano d’azione contente le iniziative che intende attuare l’anno successivo per migliorare il proprio impatto.
Quante B Corp ci sono in Italia e nel mondo oggi
Gli ultimi dati ufficiali rilasciati da B Lab Italia mostrano che le B Corp certificate nel mondo sono 9.270, attive in una novantina nazioni e operanti in 158 industrie diverse.
Secondo una recente ricerca realizzata dal Research Department di Intesa Sanpaolo, a settembre 2024 le B Corp attive nel nostro Paese erano 303, in crescita del 13% rispetto alla fine del 2023, e operano in un 17 settori generando un giro d’affari che supera i 15,1 miliardi di euro. Sono più diffuse nel Nord-Ovest (il 45,9% del totale), meno nel Nord-Est (30,1%) e nel Centro-Sud (24%).
Tra gli ambiti di attività in cui sono più diffuse spicca il manifatturiero, con oltre il 30% di B-Corp, seguito dal settore Science, dalle attività professionali, dai servizi di informazione e comunicazione e dal retail.
La ricerca mostra come i risultati economici premino di fatto le B Corp, che si caratterizzano per una crescita media del fatturato pari al 32,4% rispetto al 2019, un valore superiore del 19% rispetto a quello delle realtà non certificate.
Anche la dinamica della produttività è simile: il valore aggiunto per singolo addetto è passato, infatti, dai 62mila euro del 2019 ai 69mila euro del 2023, mentre le aziende non certificate si sono fermate a 62mila euro.
Aboca, Alessi, Chiesi Farmaceutici, Davines, Fratelli Carli, Fileni e Illy sono solo alcune delle realtà del Belpaese che possono fregiarsi del logo B Corp sui propri prodotti.