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“Smart glass” e dintorni: la tecnologia digitale del futuro si indossa

I più autorevoli analisti concordano: tra pochi anni le applicazioni faranno uso di occhiali e orologi intelligenti, dispositivi dotati di display su cui oggi si stanno concentrando gli sforzi dei vendor. Un nuovo scenario che, se davvero prenderà forma, potrà adattarsi a mille applicazioni, negli ambiti più disparati: dalla sanità alla cantieristica, dal business all’intrattenimento

Pubblicato il 19 Nov 2013

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Gli “smart glass”, apparecchi con display che si indossano, prenderanno il palcoscenico nei prossimi anni. E non solo tra i consumatori: anche nelle aziende, nei magazzini, nei cantieri, negli ospedali. Le analisi degli esperti stanno convergendo in questa direzione. La pensano così, da ultimi, gli analisti dell’osservatorio di ricerca inglese Juniper Research, in uno studio pubblicato a novembre: Smart Glasses: Market Prospects 2013-2018, riferendosi a tutto ciò che ha un display ed è indossabile. Non solo gli smart glasses propriamente detti, gli occhiali intelligenti tipo quelli che Google lancerà nel 2014, quindi, ma anche gli smart watch. Tutti questi dispositivi arriveranno a 10 milioni di unità vendute nel 2018, contro le attuali 87 mila, secondo Juniper Research. Le varie applicazioni per questi dispositivi muoveranno 19 miliardi di dollari nel 2018.

Nel 2013 il mercato è ancora immaturo, i prodotti hanno aspetto e funzioni embrionali; il bello deve ancora venire, quindi. Tra gli occhiali, Microsoft e Samsung sono pronti a presentare prodotti rivali a quello di Google e già sono arrivati quelli di marche meno note, come Meta, Recon Jet, Vuzix. Per gli orologi, la parte da leone la fanno invece il Galaxy Gear di Samsung e il Sony Smartwatch 2, ma a giorni uscirà anche il Qualcomm Toq.

L’Italia è rappresentata su entrambi i fronti, con i prodotti di GlassUp e di I’m Watch. Come spiega Nitin Bhas, autore del rapporto di Juniper, “l’industria riconosce un futuro al wearable computing, ma è divisa sulla forma che assumeranno questi dispositivi. Alcuni credono che gli smart watch saranno più socialmente e naturalmente accettati. Altri promuovono l’uso degli occhiali smart”.

Gli esperti sono divisi in realtà anche sugli ambiti più popolari di applicazione. Secondo Juniper, a guidare sarà il mercato consumer, seguito da quello della Salute e delle aziende. “Ritengo che le prime applicazioni di successo saranno nel mondo B2B e soprattutto tra grandi aziende di logistica”, dice invece a ICT4Executive Anthony Mullen, analista di Forrester Research.

Gli ambiti applicativi

Gli utilizzi ospedalieri comprendono: aiuto alla diagnostica, monitoraggio di pazienti dotati di display indossabili con sensori vari; assistenza a operazioni chirurgiche: grazie a occhialini indossabili, i medici potranno tenere le mani libere mentre leggono informazioni utili sullo schermo e i dati del paziente.

Tra le aziende i vantaggi sono invece la possibilità di fare comunicazione e videoconferenze su IP con gli occhialini (quelli di Google già supportano l’app Hangout) e le applicazioni per la logistica e la consulenza remota. Per esempio, chi lavora nei cantieri o nei magazzini potrà leggere istruzioni sullo schermo, su dove andare e che cosa fare, senza doversi fermare e tenendo le mani libere (per trasportare oggetti o continuare a operare sul campo). Capi cantiere, operai, progettisti e altre figure potranno comunicare mostrando in tempo reale la situazione di un impianto o di un’installazione. E così le persone sul campo possono sapere subito che cosa modificare o riparare. Questo tipo di collaborazione avviene già, tramite videochiamata su tablet o smartphone, ma potrebbe essere migliorata dall’uso di dispositivi indossabili. La loro particolarità è infatti che consentono di riprendere una scena e lavorare allo stesso tempo.

“L’industria che ha lavoratori impegnati sul campo è quella che beneficerà di più degli occhialini intelligenti, nei prossimi 3-5 anni, con la possibilità di incrementare i profitti di un miliardo di dollari all’anno”, concorda Angela McIntyre, analista di Gartner. Un altro esempio citato da quest’osservatorio riguarda gli assicuratori, che possono fare agevolmente un video delle proprietà danneggiata e avere una stima in tempo reale degli oggetti da riparare. Altre applicazioni business possono sfruttare le funzioni Nfc di occhiali e orologi, per esempio per sostituire il badge aziendale. La stessa funzione può servire ad app business to consumer, per i pagamenti wireless alla cassa.

Più particolari sono gli utilizzi professionali di occhiali come quelli che verranno lanciati da Meta: proietteranno davanti agli occhi immagini 3D manipolabili con le mani. Hanno lenti 3D, una videocamera tridimensionale che traccia e interpreta i gesti. Sono pensati per applicazioni grafiche complesse e tridimensionali: videogame, lavori di architettura, ingegneria, medicina, creazione di film.

Tra i consumatori, le prime applicazioni che vengono in mente, per i display indossabili, riguardano gli sportivi, che vogliano monitorare le proprie funzioni o fare un video della propria prestazione. Ma saranno probabilmente utilizzi di nicchia. “Le applicazioni più popolari saranno quelle per condividere le foto”, prevede Mullen.

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