Nonostante lo scenario di contrazione economica in corso, il ruolo della Mobility a supporto dei processi di Business conserva – e addirittura rafforza – la propria rilevanza nelle “agende dell’innovazione” delle principali imprese italiane: “Nel 2013 un’impresa su due del nostro campione la ritiene una priorità alta o medio alta; diventeranno due su tre nel 2014”, afferma Andrea Rangone, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Mobile Device & Business App.
“Il 57% delle imprese ha già introdotto New Tablet per una o più famiglie professionali e il 35% utilizza già anche Business App, cioè applicazioni sviluppate specificatamente per i device mobili (tablet e smartphone in primis): nel breve-medio termine diventeranno, rispettivamente, il 90% e il 96%. Inoltre, il 58% delle imprese che hanno già introdotto delle Mobile Business App ha adottato anche una piattaforma di Enterprise Application Store, cioè un Application Store interno, aziendale, finalizzato alla gestione delle applicazioni e dei device mobili usati dal personale”.
Le PMI sono restie a investire nell’IT ma 1 su 3 ha adottato i New Tablet, destinandoli nel 63% dei casi di adozione alla forza vendita. La penetrazione delle Mobile Business App si ferma però al 25% delle PMI e di queste solo un 46% ha adottato un Enterprise Application Store.
È quanto emerge dalla fotografia scattata dall’Osservatorio Mobile Device & Business App della School of Management del Politecnico di Milano. I dati della Ricerca, presentata a Milano presso il Campus Bovisa in occasione del Convegno “Mobile Enterprise: tap your Business!”, illustrano il grado di adozione nelle grandi aziende e nelle PMI del trinomio composto dai nuovi Mobile Device, le Mobile Business App e gli Enterprise Application Store.
Le risposte fornite da 200 capi dei sistemi informativi (Chief Information Officer o CIO) di grandi aziende sopra i 250 dipendenti mostrano come già il 57% di loro abbia introdotto New Tablet e il 62% si dichiari soddisfatto della scelta effettuata.
Nelle grandi aziende, l’utilizzo dei New Tablet si è diffuso tra il top management: nel 2012, il 64% dei CIO li ha forniti a Executive & C-level (CCO, CEO, CFO, CSO) e un altro 12% li introdurrà nel breve periodo. Anche il Personale di Vendita in parte li sta già utilizzando (41% delle aziende, in crescita rispetto al 29% dello scorso anno) o li utilizzerà in futuro (16% a breve e 25% a medio/lungo), e la velocità di adozione per questa figura professionale risulta, negli ultimi tre anni, molto elevata.
Le Mobile Business App più adottate in azienda vanno infatti a supportare questa categoria.
Le App di Sales Force Automation, sviluppate (o personalizzate) ad hoc per supportare specifici processi di vendita e merchandising, sono utilizzate dal 59% delle aziende; mentre le App di Field Force Automation, sviluppate per supportare specifici processi operativi sul campo (manutenzione, trasporto, ecc.), si attestano al secondo posto con il 41% di diffusione. Le App di Personal Productivity, che permettono di visualizzare informazioni e report aziendali e produrre documenti, sono tra le App che verranno maggiormente adottate in futuro.
I CIO sono consapevoli dell’importanza di queste soluzioni: nel medio periodo il 96% avrà introdotto Mobile Business App in azienda: il 35% lo ha già fatto, ancorché siano destinate a una “piccola” parte dei dipendenti, e il 61% conta invece di introdurle in futuro (25% a breve e 36% a medio termine).
La diffusione degli Enterprise Application Store e del BYOD
Per la pubblicazione, installazione e aggiornamento delle applicazioni, il 58% delle aziende che ha già introdotto Mobile Business App ha adottato anche una piattaforma di Enterprise Application Store, che consente di controllare gli accessi, gestire il licensing e profilare gli utenti per garantire la sicurezza dei dati delle App e tutelare il rispetto delle policy aziendali.
Anche l’attenzione verso il paradigma del «Bring Your Own Device» cresce sensibilmente in tutti gli attori coinvolti nella Ricerca: è, infatti, raddoppiato il numero di Grandi Imprese che permettono l’utilizzo di dispositivi personali per attività lavorative, passando dal 20% del 2012 al 45% del 2013, nonostante nel 63% dei casi i CIO non abbiano definito puntualmente una policy che regoli l’uso dei dispositivi personali. Approfondendo ulteriormente il tema, emerge come al momento solo il 6% dei dipendenti (esclusivamente Executive & C-Level) può scegliere e acquistare in autonomia il dispositivo mobile; un ulteriore 34% (anche un questo caso si tratta di Executive & C-Level) può scegliere il dispositivo, che verrà in seguito acquistato dall’azienda (modello «Choose Your Own Device»).
“Ben diverso lo scenario delle PMI Italiane”, afferma Paolo Catti, Responsabile dell’Osservatorio Mobile Device & Business App. “La ricerca effettuata su un campione statisticamente significavo di 421 PMI con meno di 250 dipendenti evidenzia come, nella maggior parte dei casi, le PMI siano restie a cogliere le opportunità dell’innovazione legate ai nuovi Mobile Device e alle Business App”.
L’inerzia delle PMI italiane per quanto concerne l’adozione di soluzioni IT può essere analizzata attraverso due chiavi di lettura. In senso assoluto, l’ancora carente cultura sulle opportunità offerte dalle soluzioni digitali; nel dettaglio, la limitata capacità di riuscire a comprendere i molteplici benefici derivanti dall’adozione di soluzioni di Mobile Business.
“Tuttavia c’è un altro ambito in cui delle piccole imprese stanno mostrando elevata dinamicità”, afferma Andrea Rangone, Responsabile Scientifico Osservatorio Mobile Device & Business App. “Sono le 878 startup che, a livello internazionale, operano nel Mobile e che, negli ultimi due anni, hanno ricevuto finanziamenti da investitori istituzionali; di queste, circa il 10% opera nel mercato delle soluzioni a supporto della Mobility aziendale”.
Avanza la Firma Elettronica
Ma aggiunge Paolo Catti: “Nell’ambito delle Mobile Business App, ricoprono un ruolo sempre più importante le soluzioni a supporto della Firma Elettronica Avanzata su New Tablet. Grazie al nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale e alle regole tecniche pubblicate in Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 maggio, infatti, stiamo assistendo a un nuovo fenomeno di imprenditorialità in fermento, trasversale su diverse tipologie di App, con applicazioni per raccolta e apposizione della firma sugli ordini, l’automazione di workflow approvativi, ecc. Su questo fronte, accanto a importanti grandi realtà, anche alcune iniziative più piccole hanno cominciato per tempo a muovere i loro passi”