Lo scorso anno, subito dopo l’insediamento di Kirill Tatarinov (ex Microsoft) sulla poltrona di CEO di Citrix, la società aveva annunciato un consistente ampliamento della partnership che la legava al colosso di Redmond. Una liaison, quella con la società di Satya Nadella, che dura da 25 anni e che ha portato le due a gestire insieme oltre 230mila clienti. Dal gennaio 2016, poi, Azure è il cloud pubblico privilegiato ufficialmente per il deployment delle soluzioni Citrix – ma l’offerta della casa di Fort Lauderdale supporta anche la nuvola di Amazon.
Il numero di servizi cloud a targa Citrix “ready” per Azure si è ampliato negli scorsi 12 mesi «e la risposta del mercato è stata positiva – ha commentato PJ Hough, Senior VP Product di Citrix (ex Microsoft anche lui!) –. Ci sono stati oltre 500 deployment delle nostre soluzioni provenienti dal marketplace Azure solo nei primi 2 mesi dal lancio dell’offerta congiunta».
Traguardi di rilievo quelli raggiunti nel corso dell’anno, in particolare sulla soluzione (co-sviluppata con gli ingegneri Microsoft) che rende disponibile Skype for Business (la piattaforma di instant messaging più amata dai businessman) agli ambienti desktop e mobile virtualizzati sfruttando XenApp e XenDesktop. «Il nostro obiettivo, oggi, è di aiutare i nostri clienti a migrare all’ultima versione del sistema operativo desktop di Microsoft, Windows 10 S».
Ma le collaborazioni non finiscono qui: le due società stanno lavorando allo sviluppo congiunto di Citrix Secure Browser Essentials per Azure, ora in preview, la cui uscita è prevista per fine anno. Si tratta di un’offerta cloud based che permetterà alle aziende di offrire funzionalità di navigazione personale su Internet ai propri dipendenti con la garanzia dell’isolamento di queste attività rispetto agli endpoint e alle reti aziendali, in tutta sicurezza.