Tra i tantissimi annunci fatti da Apple ieri a San Francisco probabilmente ce ne è stato uno che è passato un po’ inosservato, ma è senz’altro destinato ad avere un grandissimo impatto in futuro. Stiamo parlando dell’introduzione del servizio iPhone Upgrade Programm, che promette ai consumatori di avere ogni anno un nuovo iPhone, dietro il pagamento di un abbonamento fisso mensile. Ma vediamo più nel dettaglio come funziona questo servizio che, per il momento, è disponibile soltanto negli Stati Uniti, ma potrebbe essere prima o poi introdotto anche in Europa.
Innanzitutto c’è da rilevare un particolare di fondamentale importanza: i ricavi dell’abbonamento non andranno ai carrier telefonici, che da svariati anni rendono disponibili formule di questo tipo, ma direttamente alla stessa casa di Cupertino. Che dunque, inevitabilmente, tende ad accentrare ancora di più la commercializzazione dei suoi smartphone. Altro particolare non di poco conto è che gli utenti non saranno vincolati a un unico operatore, ma potranno scegliere tra i diversi piani tariffari di At&T, Verizon, T-Mobile e Sprint. Dunque, a partire da un prezzo di poco più di 32 dollari al mese per un iPhone 6s da 16 GB (36,5 per un iPhone 6s Plus), sarà possibile avere gli ultimi device di casa Apple e, dopo 12 mesi, prenderne uno nuovo, magari di un nuovo modello (considerato che l’iPhone 7 dovrebbe arrivare già nel 2016).
Il programma è in realtà concepito per durare un biennio, al termine del quale il device diventa di proprietà dell’utilizzatore. Inoltre il pagamento mensile include anche AppleCare+, il sevizio di assistenza per i danni accidentali e problemi con il software. Facendo bene i conti, per, Apple upgrade non assicura però particolari vantaggi economici: alla fine dei 24 mesi l’utente avrà speso ben 778 dollari, ossia il prezzo ufficiale di listino dell’iPhone (649 dollari) più quello di AppleCare+(129 dollari). Insomma Apple non fa sconti, dunque se i carrier vorranno resistere a questa offensiva dovranno lavorare proprio su questo punto.