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Apple, il CFO italiano guadagna oltre 25 milioni di dollari

Luca Maestri, Chief Financial Officer del colosso della Mela dal marzo 2014, ha incassato nell’anno fiscale 2015 più del doppio del CEO Tim Cook. È il quarto più pagato del mondo nel suo ruolo, dopo i CFO di altre due colossi della Silicon Valley (Google e Oracle), e di quello di CBS

Pubblicato il 07 Gen 2016

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Un italiano, Luca Maestri, è il quarto Chief Financial Officer (CFO) più pagato al mondo, e il secondo executive più remunerato di Apple. Maestri è CFO di Apple dal marzo 2014, e nell’anno fiscale 2015, chiuso lo scorso settembre, il colosso californiano degli iPhone e dei Mac lo ha retribuito con una cifra totale di 25,338 milioni di dollari, di cui un milione di stipendio, 20 milioni in azioni, 4 milioni in premi non azionari, e 338 mila dollari in altri compensi. In questo modo il top manager italiano ha incassato circa due volte e mezzo la cifra del CEO Tim Cook, che quest’anno – non avendo ricevuto stock option – ha messo insieme 10,281 milioni di dollari, di cui 2 milioni di stipendio e 8 di premi non azionari, oltre a 281 mila dollari di altri compensi.

Maestri è peraltro sui livelli degli altri quattro Senior Vice President di Apple. Angela Ahrendts – a capo dell’area Retail & Online Stores – è la più pagata in assoluto (25,779 milioni), mentre Eddy Cue (Internet Software and Services), Dan Riccio (Hardware Engineering) e Bruce Sewell (General Counsel and Secretary) superano di poche migliaia di dollari i 25 milioni.

Secondo il Wall Street Journal, che cita dati di S&P Capital IQ, il compenso 2015 colloca Maestri al quarto posto tra i CFO più pagati nel mondo, dopo Patrick Pichette di Google (43,8 milioni), Safra Catz di Oracle (37,7 milioni), e Joseph Ianniello di CBS, con 27 milioni.

Romano, 52 anni, Maestri ha una laurea in economia alla LUISS di Roma e un master alla Boston University. Ha lavorato in General Motors per vent’anni, con incarichi sempre più internazionali e di alto livello, fino alla carica di direttore finanziario delle operazioni automotive in Europa, quindi è passato a Nokia Siemens Network, e successivamente a Xerox, entrando infine in Apple nel 2013 come controller.

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