Nome di spicco tra gli operatori delle telecomunicazioni fisse e mobili in Italia, Fastweb ha ritenuto opportuno operare un cambiamento radicale nella formulazione delle strategie di planning. L’obiettivo che si era posta l’azienda era riuscire a ridurre gli sforzi sulle operazioni ricorsive e manuali a favore di attività di analisi sempre più vicine al processo di decision making. Infatti, ogni mese i data analyst che si occupano di Business Intelligence Process Automation dei contratti consumer devono gestire e analizzare i dati di circa 2,5 milioni di clienti. Questo significa dover elaborare almeno 30 milioni di righe l’anno.
Tradotto in tempo voleva dire impiegare diverse ore per l’estrazione dal data warehouse e alcuni giorni per elaborarli. Allo scopo venivano usati DataStage di IBM per le attività di ETL e Microsoft Access per le elaborazioni.
Nella sua ricerca di un’alternativa efficace, Fastweb è stata attratta dalla piattaforma Alteryx e dalla metodologia proposta da The Information Lab perché sin da subito ha avuto l’impressione che potesse essere la soluzione alle loro inefficienze.
È così stato deciso di metterlo alla prova acquisendo un paio di licenze. L’impatto sulla produttività è però stato tale che in breve tempo Alteryx è stato adottato da diverse divisioni di Fastweb. Infatti, con una connessione diretta al data warehouse l’estrazione dei dati è stata ridotta da diverse ore ad alcuni minuti, mentre il tempo per le elaborazioni è passato da un paio di giorni a un’ora.
In una videointervista, Michele Di Perna (Manager of Planning & Control Consumer di Fastweb), Francesca Siccardi (Business Process Improvement Professional di Fastweb) e Davide Donna (Managing Partner di The Information Lab) spiegano come è nata la loro collaborazione, quali risultati ha portato in termini di miglioramento della produttività l’uso di Alteryx e quali saranno le future evoluzioni.
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