Una quindicina di miliardi nel 2012. Questo il numero a livello
globale al quale dovrebbe arriva l’eInvoice secondo una
ricerca Billentis sponsorizzata da Gsx, fornitore leader di
servizi di integrazione B2B.
Il rapporto, intitolato "E-Invoicing / E-Billing:
opportunità in un difficile contesto di mercato,"
parla di 15 miliardi di fatture elettroniche inviate a
livello mondiale nel 2012 delle quali 4,5 riguarderanno
l’Europa. Per i prossimi anni si parla di un ritmo di
crescita del 20-30%.
In base alle analisi del rapporto, si stima un tempo di payback
dell’investimento di circa sei mesi e di grandi
possibilità per la Pubblica Amministrazione che in Europa
potrebbe risparmiare circa 40 miliardi di euro passando alla
fatturazione elettronica.
I risparmi per le aziende, invece, arrivano anche al 60-80%,
principalmente grazie all'ottimizzazione, fisica e
finanziaria, della Supply Chain.
Secondo Nigel Taylor, responsabile della fatturazione elettronica
n Gsx, "L’eInvoice sta iniziando a realizzare il suo
potenziale e sta facendo il salto per diventare una tradizionale
attività aziendale"
Il ruolo della
Pubblica Amministrazione
Fondamentale, secondo il rapporto, è l’azione della
Pubblica Amministrazione. Non a caso la fattura
elettronica sta prendendo il largo soprattutto in quei paesi dove
è sostenuta dall’azione pubblica. Brasile, Cile e
Messico sono fra i maggiori utilizzatori a livello mondiale di
eInvoice, mentre in Europa bisogna andare in Danimarca per vedere
l’avanzata delle fatture elettroniche.
Il Regno Unito, invece, non segue il trend dei paesi nordici ed
è ancora in ritardo sulla fase dell’adozione. La
penetrazione prevista per quest’anno si piazza in una
fascia molto ampia compresa fra il 10 e il 30%.
In Italia, è il caso di ricordare, si
attende l’emanazione del decreto
attuativo annunciato dalla Legge Finanziaria 2008,
che sancirà l’effettiva applicazione operativa
dell’obbligo di sola Fatturazione Elettronica per gli
acquisti effettuati dalle Amministrazioni
Pubbliche.