La Regione Toscana è oggi una delle realtà del nostro Paese più attive e ferrate in materia di e-procurement.
Innanzitutto è stata una delle Regioni pioniere in questo ambito: la prima gara online è stata svolta dalla città di Siena nel 2002, mentre il Comune di Livorno è stato il primo a svolgere una gara telematica per un appalto di lavori pubblici nel 2003.
Inoltre ha sviluppato un sistema di gestione telematica degli acquisti, chiamato START (Sistema Telematico Acquisti Regione Toscana), complementare a Consip, offrendo in pratica una modalità di approvvigionamento alternativa. Di fatto si tratta di una “rete di committenza” che però non è vincolata alla centralizzazione degli acquisti e delle responsabilità, come avviene invece con le centrali di committenza.
START permette di gestire le procedure di acquisto secondo un processo totalmente informatizzato che segue tre criteri di aggiudicazione: prezzo più basso, prezzo più basso con offerte al rilancio, offerta economicamente più vantaggiosa. Nel caso di aggiudicazione con quest’ultimo criterio, poi, se nel bando sono previsti criteri di valutazione automatici per il calcolo del punteggio, ci sono degli automatismi che consentono di evitare l’intervento manuale.
Il sistema è provvisto inoltre di meccanismi di controllo della soglia di anomalia, grazie all’applicazione delle formule matematiche previste dalla normativa nazionale secondo le indicazioni della Comunità Europea. Grazie a questo sistema la Regione Toscana può anche gestire le aste telematiche con il metodo dei rilanci, con gare di tipo dinamico che hanno la caratteristica di essere attivate solo dopo una prima valutazione completa delle offerte, consentendo quindi di confrontare un certo numero di fornitori qualificati e di aggiudicare il bando sulla base del criterio del prezzo più basso.
L’introduzione di START ha portato benefici significativi in termini di maggiore trasparenza e concorrenza, semplificazione delle procedure, ottimizzazione dei processi e riduzione dei tempi, risparmi nella spesa degli enti e dei fornitori con stime di riduzione della spesa fino al 5% e sino al 50-80% dei costi delle transazioni, sia per gli acquirenti che per i fornitori.