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Cloud storage distribuito: come garantire la sovranità dei dati riducendo i costi 



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Un approccio distribuito all’archiviazione che offre una risposta più efficace e sostenibile delle soluzioni tradizionali, garantendo conformità normativa, sicurezza e riduzione dei costi. La strategia e l’approccio Cubbit 

Pubblicato il 7 ott 2024

Claudia Costa

Giornalista



Cloud storage distribuito concept

La richiesta pressante di adempiere alla sovranità dei dati, le sempre più sofisticate minacce alla sicurezza informatica, la crescente necessità di archiviare grandi quantità di dati all’edge e i costi di storage inattesi: sono le sfide con cui le organizzazioni si trovano oggi a dover fare i conti e che il cloud storage distribuito aiuta a fronteggiare semplificando notevolmente la gestione dei dati, riportando il controllo di informazioni e costi nelle mani delle aziende. 

“Restituire la proprietà e il controllo dei dati alle aziende” è l’obiettivo che ha guidato la nascita di Cubbit, enabler europeo – fondato e basato in Italia – di cloud storage distribuito che offre a MSP (Managed Service Provider), rivenditori e aziende un software innovativo con cui implementare in breve tempo la propria rete di cloud storage geo-distribuito, sovrano, resiliente e personalizzabile in base alla propria strategia infrastrutturale e policy interna, assicurando al contempo un basso total cost of ownership (TCO) e un alto livello di protezione dal malware. 

Resilienza, convenienza e sostenibilità: i vantaggi del cloud storage distribuito 

DS3 Composer è il software SaaS che – come suggerisce l’appellativo – consente di comporre il proprio cloud storage distribuito 100% S3 compatibile (S3 è l’acronimo di Simple Storage Service, uno standard di mercato adottato dai più popolari servizi di cloud storage e backup che facilita la comunicazione e interoperabilità tra più sistemi e device).

Come ci ha raccontato Alessandro Cillario, co-CEO e co-Founder di Cubbit, a differenza del cloud storage tradizionale, con il cloud storage distribuito non è necessario archiviare i dati in pochi data center centralizzati. Al contrario, i file caricati su DS3 sono protetti da diversi livelli di sicurezza: vengono crittografati, frammentati e replicati su più sedi geografiche, anche all’interno del singolo Paese e resi poi disponibili tramite un’unica piattaforma di gestione.

Attraverso la creazione di reti cloud distribuite completamente personalizzabili, DS3 Composer offre una vera e propria indipendenza digitale che soddisfa le esigenze di conformità legislativa (inclusi NIS2, GDPR, ACN e ISO 27001) garantendo al contempo il controllo sul dato e la resilienza contro malware e disastri localizzati.

I punti di riferimento della soluzione Cubbit 

«Il principale valore aggiunto di DS3 Composer – sottolinea Cillario – risiede nel fornire la flessibilità necessaria per adattarsi alla propria strategia infrastrutturale e un pieno controllo sulla sicurezza e sulla resilienza dei dati. A ciò si sommano significativi risparmi sui costi fino al 90% rispetto alle soluzioni tradizionali di cloud storage e di storage on-premise». 

La nuova piattaforma è, inoltre, progettata per essere allineata agli obiettivi di sostenibilità sempre più impellenti perché permette di estendere la durata dell’hardware di archiviazione, ridurre i rifiuti elettronici e minimizzare l’impronta di carbonio. I componenti di DS3 Composer sono zero-touch – ossia automaticamente configurati da un utente autorizzato per automatizzare compiti ripetitivi, limitare l’intervento umano e ridurre gli errori al minimo. Una modalità che rende questi componenti efficienti e ottimizzati per funzionare anche su risorse di calcolo limitate, e dunque particolarmente adatti per gli ambienti ibridi e multi-cloud e per le implementazioni edge. 

Prodotto e consulenza per infrastrutture sicure e resilienti

L’offerta di Cubbit mette a disposizione una componente più classica, di prodotto, che comunque è una tecnologia deep tech molto complessa da sviluppare e che oggi contraddistingue l’azienda sul mercato. « Il nostro team è composto da oltre 30 esperti che si dedicano allo sviluppo del prodotto. Inoltre, in una logica di rientro dei cervelli, puntiamo ad attrarre talenti internazionali», continua il co-CEO. 

A questa si affianca un approccio consulenziale sorretto da una grande concentrazione di talento: una profonda specializzazione nel settore dei servizi cloud e una competenza ancora maggiore nel campo dello storage che Cubbit utilizza per supportare i clienti e i partner nel dotarsi di infrastrutture sempre più sicure, resilienti e adatte alle loro esigenze.

«Questa combinazione – afferma Cillario – ci permette di collaborare sia con grandi aziende nazionali come Leonardo, Marcegaglia e Granarolo, sia con piccole e medie imprese che hanno esigenze diverse. Ad oggi DS3 Composer è stata adottata da oltre 350 società e MSP in tutta Europa e Cubbit la sta distribuendo attraverso partnership tecnologiche, come quella con HPE (Hewlett Packard Enterprise) ed Equinix». 

Dalla validazione della tecnologia alle nuove partnership strategiche 

Tutto è iniziato con una fase di testing per validare la tecnologia nel mercato consumer. Dal tardo 2021 e all’inizio del 2022, Cubbit ha iniziato a promuovere la propria offerta in ambito B2B. Il 2023 è stato un anno di grande crescita, segnato dall’acquisizione di clienti di rilievo come Leonardo, Granarolo e CNP Vita, la società assicurativa di Unicredit oltre che da diversi premi, tra cui i Digital360 Awards, che ne hanno consolidato la posizione nel mercato.

« Alla fine del 2023 – prosegue Cillario – abbiamo completato un’importante raccolta di capitale, annunciando un round di finanziamento di 12,5 milioni di euro nel giugno 2024 che ha visto partecipare due fondi di investimento internazionali basati a Londra e di primissimo rilievo. Questo ci ha permesso di lanciare ufficialmente il nostro prodotto DS3 Composer». 

Sempre nel 2024, Cubbit ha iniziato a concentrarsi sulla collaborazione con partner terzi, come managed service provider, cloud service provider e società di telecomunicazioni «perché la nostra tecnologia si integra perfettamente con le loro infrastrutture IT, offrendo un vantaggio competitivo e migliorando la capacità di gestione dello storage. Questo approccio ha permesso ai nostri partner di potenziare le loro attività commerciali, promuovendo tecnologie geo-distribuite all’avanguardia». 

Cubbit si apre all’estero e all’edge computing 

« Guardando al futuro, l’obiettivo – spiega Cillario – è mantenere il ritmo di crescita attuale continuando a innovare e a espandere la nostra presenza nel settore, con il lancio di nuove collaborazioni e accordi strategici. Il primo di questi riguarda la partnership con WIIT, e prevediamo di annunciarne molte altre nei prossimi mesi». 

Per rispondere alla crescente domanda di mercato e alla rapida evoluzione del settore IT, Cubbit ha recentemente avviato un progetto di espansione internazionale con nuove sedi nel Regno Unito, in Germania e in Francia. Sul fronte dei prodotti, invece, intende ampliare gli scenari di utilizzo dell’attuale servizio di storage e lanciare una soluzione di edge computing da integrare che permetterà di pre-elaborare i dati direttamente nei luoghi in cui vengono generati.

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