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Digital Transformation 2025, le strategie per affrontare un anno di cambiamenti secondo Vantea SMART



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AI, sostenibilità, Cybersecurity, compliance alle nuove norme, come la NIS: sono alcune delle priorità per le aziende che vogliono innovare e mantenersi competitive. Ne parliamo con Simone Veglioni, CEO di Vantea SMART 

Pubblicato il 1 ott 2024



Digital transformation 2025

Il 2025 sarà un anno di svolta per la digital transformation delle imprese, sostenuta dai fondi del PNRR e dalle nuove tecnologie. Uno scenario che richiede attenzione alla compliance normativa e alle tendenze del mercato, oltre all’adozione di soluzioni adeguate a supportare i processi di innovazione: «La digitalizzazione è ormai essenziale per restare competitivi e aumentare l’efficienza operativa», spiega Simone Veglioni, CEO di Vantea SMART, provider IT specializzato, in particolare, in cyber security. Vediamo come affrontare in maniera efficiente un percorso di trasformazione digitale.  

Digital transformation 2025, i trend

Proprio Vantea SMART, nell’ottica di una crescita costante sul fronte della digitalizzazione, per il futuro punta «a ottimizzare ulteriormente la propria offerta attraverso l’uso di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale e l’integrazione di spazi virtuali immersivi nel metaverso, con il suo ambiente dedicato, il VanteaVerse», racconta Veglioni. Una visione supportata «da una serie di successi ottenuti grazie a bandi istituzionali vinti, come il programma Accordi per l’Innovazione del MIMIT e il Bando FERS 2021-2027, con altri progetti in fase di sottomissione e valutazione», aggiunge il CEO. L’AI, del resto, è uno dei trend più importanti per la digitalizzazione delle imprese. Approfondendo, le priorità che le aziende si troveranno ad affrontare il prossimo anno sul fronte digital transformation sono: 

  • Transizione digitale green: in particolare, come spiega Veglioni, «l’AI sarà cruciale per ottimizzare i consumi energetici, con la diffusione del green IT a supporto di pratiche sostenibili». 
  • Cybersecurity: crescenti minacce cyber e cambiamenti normativi impongono l’adozione di adeguate soluzioni di data protection e cybersecurity. 
  • Formazione digitale del personale: utile per minimizzare gli errori ed evitare rischi informatici: «Le aziende che investiranno in reskilling e upskilling affronteranno meglio le sfide future», racconta Veglioni. 
  • AI e big data: le aziende «dovranno investire in soluzioni di governance dei dati e collaborare con partner tecnologici che possano garantire la Data Protection», commenta Veglioni. 

Dal punto di vista normativo, nel 2025 sono previste «nuove norme per supportare la digitalizzazione e garantire un contesto sicuro e trasparente», anticipa Veglioni. Sul fronte del cloud, per esempio, «la migrazione della PA renderà più efficienti i rapporti tra imprese e istituzioni, riducendo la burocrazia», spiega. Importante anche l’impatto della Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione 2025, per cui «le aziende dovranno rispettare nuovi standard in materia di protezione dei dati e transazioni digitali, che porteranno all’adozione di modelli di open innovation e a collaborazioni per sviluppare soluzioni innovative» aggiunge Veglioni. 

Non bisogna poi scordare il programma Italia digitale 2026 e l’importanza della formazione continua.

Cybersecurity, arriva la NIS2

Scendendo nel dettaglio di ambiti estremamente strategici per le aziende, è fondamentale ricordare la deadline del 17 ottobre 2024 per adeguarsi alla direttiva europea NIS2, che «impone standard più rigorosi per garantire la resilienza IT e la protezione dalle minacce cyber, coinvolgendo più settori rispetto alla precedente normativa», precisa Enrico Picano, Head of Cyber Security Consulting & Products, Head of Research & Innovation Projects di Vantea SMART. 

«La compliance alla NIS2 non riguarda solo la tecnologia, ma richiede anche una cultura aziendale della sicurezza, coinvolgendo tutti i dipendenti», ha aggiunto Picano. 

Software ERP con Transizione 5.0

In Italia, le aziende potranno avere benefici nell’adottare software ERP grazie al piano Transizione 5.0, che richiede l’integrazione con soluzioni sostenibili: «L’ERP, prima focalizzato sull’efficienza operativa, ora diventa centrale nella gestione di modelli di business sostenibili e digitali», aggiunge Veglioni. 

Vademecum per la digital transformation 2025

Per attuare con successo la digital transformation in azienda, secondo l’esperto di Vantea SMART Enrico Picano sono prioritari cinque elementi:

Leadership collettiva: per Picano «l’innovazione richiede un coinvolgimento attivo a tutti i livelli aziendali. Una leadership distribuita promuove una cultura di collaborazione e miglioramento continuo».  

Tracciare una roadmap chiara: fondamentale «una pianificazione dettagliata, che integri sicurezza e resilienza. Un piano di cybersecurity transformation dovrebbe essere parte integrante», racconta l’esperto di Vantea SMART. 

Centralità dei dati: Picano sottolinea che «le aziende devono sviluppare una cultura del dato, utilizzando strumenti di AI e machine learning per estrarre valore dai dati». 

Metaverso e formazione: «Il metaverso rappresenta una nuova frontiera per la formazione aziendale e l’efficienza operativa – aggiunge Picano -. Grazie alla creazione di ambienti virtuali immersivi, le aziende possono offrire ai loro dipendenti esperienze di apprendimento più coinvolgenti». 

Customer experience e customer intelligence: l’AI e i big data permettono di personalizzare l’interazione con i clienti con conseguenze positive: «La comprensione del customer journey migliora la soddisfazione e rafforza le relazioni a lungo termine. Investire in strumenti di customer intelligence non solo migliora la soddisfazione dei clienti, ma aiuta a costruire relazioni di lungo termine, basate sulla fiducia e la fidelizzazione», conclude Picano.  

Digital transformation e imprese, gli obiettivi di Vantea SMART

Uno scenario dunque complesso, che richiede l’adozione di un modello olistico per essere affrontato in maniera adeguata. Per supportare le imprese, Vantea SMART adotta un approccio security by design, «integrando la sicurezza sin dall’inizio di ogni progetto», spiega Veglioni. «Per garantire alle PMI del futuro un modello di sicurezza agile, accessibile e resiliente, Vantea SMART sta investendo in soluzioni innovative, come la creazione di un Security Operations Center (SOC) in outsourcing che consentirà una gestione efficiente del rilevamento, prevenzione e reazione alle minacce cyber», aggiunge il CEO. «Il prezioso contributo del compianto Jean-Paul Fitoussi, già membro del cda, ha rafforzato il nostro impegno sui temi ESG», ha ricordato Veglioni. Dal 2021 Vantea è Società Benefit «e abbiamo ottenuto la certificazione B Corp e il rating di legalità, a dimostrazione del nostro impegno verso un impatto positivo su società e ambiente. Abbiamo anche ricevuto la certificazione per la parità di genere nel 2023», ha aggiunto. 

Vantea SMART, nel cui core business rientrano servizi IT avanzati e soluzioni di cybersecurity, punta a semplificare i processi legati alla digital transformation con le soluzioni Infosync e KubeX, a cui si aggiungerà una futura piattaforma di sicurezza informatica. Infosync nel 2018 è stata inserita da Gartner nella Cool vendor list: «È una soluzione software progettata per semplificare la gestione dei processi GRC, offrendo una suite integrata per identificare, misurare, mitigare, monitorare e rendicontare i rischi operativi in ambienti IT e OT -, spiega Veglioni -. La piattaforma ci consente di applicare i principi della direttiva NIS2 con un approccio proattivo. Infosync non si limita a monitorare la sicurezza dei sistemi, ma offre una visione completa della resilienza cibernetica, permettendo di prevenire e gestire potenziali minacce prima che diventino problemi reali». 

KubeX invece «è una piattaforma di fraud intelligence progettata per prevenire, individuare e contrastare le frodi, combinando moduli autonomi adattabili a diversi scenari di business – aggiunge Veglioni -. Grazie ad analisi avanzate, KubeX identifica le vulnerabilità nei sistemi aziendali e traduce le informazioni raccolte in azioni correttive efficaci». 

La piattaforma ERP SuiteX invece «monitora in tempo reale i costi energetici, consentendo di ridurre gli sprechi e di ottimizzare le risorse – spiega il CEO -. Grazie alla sua architettura modulare, il software può essere personalizzato per diversi settori, fornendo alle aziende strumenti per tracciare e migliorare la loro impronta ecologica», permettendo quindi di allinearsi agli obiettivi del piano Transizione 5.0.

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