Un nucleo di funzioni ERP di nuova generazione, capace di migliorare i processi esistenti e abilitarne di nuovi, completato da una piattaforma Cloud che facilita estensioni, integrazioni con altri sistemi, e sviluppi per i progetti innovativi più “disruptive”.
Questa la “vision” di SAP sul presente e il futuro dell’ERP, che la società sta diffondendo anche tramite SAP Tech Talks, un programma di informazione, contenuti ed eventi il primo dei quali si è tenuto nei giorni scorsi nella sede centrale di SAP Italia a Vimercate. Il tema era SAP S/4HANA, il “Digital Core ERP” al centro dell’offerta SAP, e in particolare le innovazioni della versione 1610, lanciata da poche settimane.
Perchè un ERP di nuova generazione? Tutte le organizzazioni di ogni settore e dimensioni stanno affrontando scenari competitivi che cambiano con velocità senza precedenti. L’unica risposta è innovare,
ma – come spiega anche questo report dell’analista Joshua Greenbaum (Enterprise Applications Consulting) – i classici sistemi ERP transazionali non riescono a supportare l’innovazione che serve oggi: profonda interazione con i clienti, visibilità e analisi real-time delle attività, user experience intuitive, e velocità nell’attivare nuovi modelli di business.
«Secondo una recente indagine dell’Osservatorio Enterprise Application Governance del Politecnico di Milano, però, il 75% delle medie e grandi imprese italiane sta modificando il modello di gestione delle Enterprise Application proprio per raggiungere questi obiettivi – ha spiegato Manuela Gianni, Direttore di Digital4Executive, che ha introdotto e moderato l’evento -. Il 64% delle Direzioni IT considera Mobility e Collaboration come i trend più rilevanti e strategici per il futuro, seguiti da User Experience (61%), Data Intelligence (44%), e poi Open Application e Pervasive Computing».
Tutti elementi in primo piano nel “digital core” di SAP, ha spiegato Matthias Vogel, Solution Director
S/4HANA Digital Supply Chain di SAP. «SAP S/4HANA è stato progettato per supportare una gestione “live” del business attraverso le tecnologie più avanzate: IoT, Mobile, Big Data, Cloud. È una nuova linea di prodotto, senza predecessori: SAP Business Suite e SAP ERP sono prodotti a se stanti e rimarranno disponibili».
La vera e propria base fondante della soluzione, continua Vogel, è SAP S/4HANA Enterprise Management: nativamente basata sul database SAP HANA e su SAP Fiori, interfaccia utente di immediatezza paragonabile ai social e alle consumer app, e copre tutti i processi mission-critical (per esempio order-to-cash, procure-to-pay, plan-to-product). In essa si “innestano”, a completare la suite, delle soluzioni Line-of-Business (Supply Chain, Manufacturing, HR basato su SuccessFactors, Procurement basato su Ariba, ecc.), e delle soluzioni Industry.
Tra i punti di forza di SAP S/4HANA su cui punta SAP, uno è la semplificazione in molte aree, tra cui il data modeling, ha detto Vogel, mostrando uno scenario di esempio di Finance gestibile con 40 GB di dati, contro i 500 GB necessari con una soluzione tradizionale. «Un altro sono le funzioni analytics “at your fingertips”, incorporate nel “digital core”, che permettono approfondimenti successivi in tempo reale, grazie alla velocità del database in-memory.
Un altro ancora è la possibilità di scegliere tra modelli d’adozione diversi in termini di “on premise” o Cloud, Cloud multi-tenancy nei data center SAP o Cloud privato, tariffe in licenza o subscription». Il manager SAP ha citato i dati di adozione di S/4HANA al 25 gennaio – «in continua rapida crescita: 570 clienti “live”, e 1748 progetti attivi in 25 settori e 80 Paesi» – e sottolineato il grande sforzo di comunicazione di SAP sulla trasparenza delle roadmap, delle value proposition, e delle innovazioni collegate al prodotto.
Scendendo nel dettaglio della nuova versione 1610 di SAP S/4HANA, le principali evoluzioni riguardano SAP Fiori 2.0, che ora permette l’accesso da una landing page personalizzata a tutte le applicazioni, e le aree Operations (produzione e logistica) e Finance.
«Nell’area Operations è stata completata la semplificazione e unificazione delle funzioni di gestione magazzino, e completamente rivisto l’MRP, sia come struttura sia come algoritmo, in ottica di analisi real time e simulazione – ha spiegato Alberto Erisimo, Solution Advisor team SAP S/4HANA, SAP Italia -. Tra le altre cose ci sono i nuovi algoritmi di analisi di disponibilità e promessa al cliente, e l’introduzione entro il “core” della pianificazione a capacità finita».
Quanto al Finance, «non c’è più separazione tra mondo transazionale e analitico: non occorre più trasferire dati su sistemi esterni, e questo aumenta fortemente la velocità delle operazioni e riduce i tempi di attesa. Inoltre sono stati unificati i mondi controllo, tesoreria, amministrazione su un’unica tabella: l’utente può confezionare al momento la lettura del dato che gli serve, senza bisogno che qualcuno gliela configuri», ha spiegato Silvia Populin, Solution Advisor team SAP S/4HANA, SAP Italia. «Anche per i processi di chiusura i tempi si riducono: si possono evitare tutte le attività batch a fine mese ed effettuare dei “soft close”, cioè analizzare i dati senza aspettare la chiusura periodica. Analogamente per planning e consolidamento».
SAP supporta i progetti SAP S/4HANA, sia direttamente con i clienti che con i partner, usando metodologie e strumenti appositamente studiati. Questo sia per nuove installazioni, i cosiddetti “progetti green field”, sia per migrazioni di sistemi SAP tradizionali già live, con un livello di automazione che consente di passare alla nuova applicazione e al nuovo database SAP HANA in un solo passaggio.
A rappresentare i primi utenti italiani di SAP S/4HANA, all’evento ha partecipato anche Pierangelo Chiappini, CIO di Bauli. «Dal 2004 Bauli ha iniziato a crescere per acquisizioni – tra cui Doria, Motta, Bistefani – per superare la stagionalità dei prodotti per Pasqua e Natale ed estendere la produzione a tutto l’anno. Il piano ora prevede di uniformare processi e sistemi informativi in tutto il gruppo ed espandersi all’estero». Per questo dopo una software selection Bauli ha deciso di adottare SAP S/4HANA: «Partivamo da un quadro di grande complessità con vari sistemi dipartimentali interfacciati, non c’era un ERP, e la business intelligence era limitata ad alcune funzioni: è stata un’installazione “da zero”».
Un primo obiettivo è il reengineering, «anzi la “definizione” dei processi, visto che prima ragionavamo per silos funzionali». Un secondo è la revisione della struttura organizzativa, a livello di gruppo, di funzioni e di attività. Il terzo è definire il modello di performance management. «Con un’unica base dati, condivisa e semplificata possiamo scegliere il modello migliore di business intelligence per ogni direzione: alcune lavorano su dati consistenti, altre su dati real time».
Il progetto, partito nel settembre 2015, prevede tre fasi. «La prima è stata l’area Finance in Italia, operativa da luglio 2016. Ora è in corso il roll-out sul nuovo stabilimento in India, e la terza fase svilupperà l’area Operations in Italia con go-live a gennaio 2018». Bauli ha iniziato dalla versione 1511 di S/4, ma prevede di passare alla 1610, «che ci darà valore aggiunto sull’area produzione e logistica, e permetterà di fruire tutte le applicazioni con l’interfaccia Fiori».
Per ora, conclude Chiappini, il maggior valore aggiunto della soluzione è venuto da ampliamento delle informazioni gestite, gestione dei business partner (clienti e fornitori), workflow approvativi in mobilità tramite Fiori, e reporting operativo in real time sempre con front-end Fiori.