L’AI Generativa è oggi parte integrante della piattaforma di Salesforce, il colosso californiano del software “inventore”, 25 anni fa, del modello as a service. La novità messa a disposizione dei clienti è quella di un unico Copilot in grado di interagire con tutte le applicazioni Salesforce da una sola interfaccia conversazionale, ovvero una chat che aiuta gli utenti a recuperare informazioni con semplici domande, semplificando il lavoro di raccolta delle informazioni significative e non solo.
“Già nel 2016 abbiamo introdotto l’AI con il lancio di Einstein: era Intelligenza Artificiale predittiva, ora è anche Generativa”, ha sottolineato Vanessa Fortarezza, dallo scorso settembre Country Leader di Salesforce per l’Italia, in un incontro in cui ha fatto il punto della strategia nel nostro Paese.
Who's Who
Vanessa Fortarezza
Country Leader di Salesforce Italia
La manager ha affermato che l’anno appena concluso è stato molto significativo non solo per quanto riguarda le novità di prodotto, ma anche dal punto di vista dei risultati finanziari: la crescita del fatturato globale è dell’11% (pari a 34,9 miliardi di dollari, nell’anno fiscale chiuso il 31 gennaio), con una marginalità in linea con le attese.
La GenAI che serve alle imprese
In ambito enterprise, l’AIGen può essere davvero d’aiuto solo se viene utilizzata sui dati aziendali, che possono alimentare in maniera positiva le interazioni, aprendo però le porte a nuovi rischi e problematiche da prevenire. Ed è su questo che si concentra Salesforce.
“Le imprese vogliono poter utilizzare i propri dati, ma in maniera sicura e controllata – ha spiegato Nicola Lalla, Vice President Solution Engineering di Salesforce Italia –. Inoltre, è necessario che la risposta, personalizzata e puntuale, venga inserita in un workflow. Fare il training dei modelli è lungo e costoso. Per tutte queste esigenze abbiamo costruito la piattaforma Einstein 1, basata sui metadati: integra tutti i dati dei vari sistemi aziendali grazie a Data Cloud e fornisce avanzate funzionalità di AI predittiva e generativa grazie ad Einstein. Il tutto è personalizzabile ed estendibile in modalità low code o no code, una possibilità che è stata anche ai partner, e protetto da Einstein Trust Layer”.
Who's Who
Nicola Lalla
Vice President Solution Engineering di Salesforce Italia
Questo strato garantisce la protezione dei dati che, dopo l’arricchimento, vengono mascherati prima di mandarli al modello AI (ad esempio, i nomi vengono mascherati e resi irriconoscibili), creando dunque dati sintetici.
Altro aspetto importante per le aziende è che sulla risposta fornita dall’AI viene effettuata un’analisi per evidenziare eventuali tossicità o allucinazioni: una risposta sbagliata di un bot può infatti mettere a rischio la reputazione. È importante quindi fare attenzione non solo ai contenuti, ma anche al linguaggio utilizzato dal bot.
Sempre sul fronte tecnologico, l’altra importante novità riguarda i data center. “Abbiamo dismesso due data center in Europa e stiamo migrando su AWS, avvisando i clienti: nella maggior parte dei casi non si accorgono di nulla. Il piano prevede la dismissione graduale e il coinvolgimento di altri hyperscaler. Questa scelta ci permette di avere prossimità con i nostri clienti senza l’onere di costruire data center”, ha spiegato Fortarezza.
Una presenza consolidata in Italia
Il nostro Paese ha un peso significativo per Salesforce, dato che in Europa è il quarto mercato dopo UK, Francia e Germania, e il primo per tasso di crescita. I dati del fatturato non vengono comunicati, ma l’impatto sull’economia italiana è dimostrato dai nomi di primo piano dei clienti, in particolare nei settori Energy & Utilities, Fashion e Retail (solo per citarne alcuni, Gucci, Pirelli, Oniverse/Calzedonia, D&G, Armani LMVH, Brunello Cucinelli, Vibram…).
L’ecosistema include 180 partner certificati, mentre sono 5600 le persone che hanno una o più certificazioni, per un totale di 18 mila, secondo quanto riferisce l’azienda.
Quest’anno l’organizzazione messa in campo da Fortalezza prevede novità, con responsabilità per macro segmenti e per Industry. È stata creata una divisione Business To Consumer (Fashion, Retail, CPG, TTH, Telco/Media) che fa capo ad Alessandro Catalano e una Business to Business (Manufacturing, Automotive, Energy&Utilities) guidata da Alessandro Sgroi; le Assicurazioni sono sotto la guida di Domenico Scarpa e per le banche la responsabilità è di Davide Balladori; il mercato Healthcare e Life Science è affidato a Antonio Murgo così come la Business Unit Commercial che guarda alle aziende medie e medio-grandi. Le vendite specializzate in ambito Marketing, Commerce, Service e Platform sono coordinate da Maurizio Capobianco.