Mettere a disposizione di grandi gruppi, banche e finanziarie una tecnologia efficace per gestire in modo ottimizzato i crediti. È con questo obiettivo che, vent’anni fa, viene fondata la Fintech Qualco. L’azienda nasce in Grecia dall’intuizione di due imprenditori, che avevano sviluppato una piattaforma per gestire i crediti deteriorati delle banche in un periodo piuttosto complicato per tutto il sistema-Paese ellenico.
Oggi Qualco arriva in Italia e propone al mercato soluzioni di factoring per la gestione del ciclo di vita della NPE (Non Performing Exposure), ovvero mutui, finanziamenti e prestiti bancari che i debitori non riescono più a onorare regolarmente o in toto, oltre che servizi di Supply Chain Finance.
Come è cambiata la gestione dei crediti
Il panorama Fintech italiano vede, quindi, l’ingresso di questa nuova realtà che non è una startup ma una multinazionale da 100 milioni di fatturato presente in 35 Paesi, tra Europa e Medio Oriente. Un migliaio di dipendenti, di cui oltre 600 dedicati alla ricerca e sviluppo software, a testimoniare la volontà di posizionarsi come partner di supporto all’innovazione digitale in ambito finanziario.
«La tecnologia nel mondo della gestione del credito è cambiata moltissimo negli ultimi anni. Dai sistemi storici, hardcoded e su misura, ci si muove verso piattaforme più rapide da implementare e meno rigide, facilmente configurabili e soprattutto più economiche da manutenere e aggiornare, come la nostra Qualco 360», commenta Marco Cozzi, Country Manager Italia di Qualco.
Who's Who
Marco Cozzi
Country Manager Italia di Qualco
I mercati di riferimento
Qualco si concentra su due grandi aree di business. Anzitutto, il mondo NLP & receivables, ovvero la gestione del debito e dei prestiti – crediti deteriorati, crediti in bonis e UTP (Unlikely To Pay, ovvero inadempienze probabili). Accanto a questo, il Supply Chain Finance & factoring, ovvero la gestione dei crediti commerciali in sofferenza.
I suoi clienti sono banche, istituti finanziari, ma anche utility, retailer e telco. Un altro target a cui guarda con interesse sono i gruppi nati dall’acquisizione o dalla fusione di piccoli servicer (i soggetti professionali incaricati della riscossione crediti), che hanno comprato diverse realtà, le hanno messe insieme e hanno cercato di uniformare anche la tecnologia sottostante, quasi sempre con scarsi risultati. «La nostra piattaforma risponde perfettamente alle loro esigenze, perché permette di gestire tutto il processo di recupero abbattendo i silos informativi, per riuscire finalmente a vedere il cliente come un’unica entità e valutare la strategia migliore da mettere in pista».
Europa Factor e Credit Factor sono i primi clienti italiani ad aver dato fiducia a Qualco e oggi gestiscono con i suoi software oltre 10 milioni di posizioni debitorie.
Le opportunità di crescita
«L’Italia rappresenta per noi il primo mercato dopo quello domestico, la Grecia, in termini di potenzialità. Il perché è presto detto. C’è ancora un parco ampio di installazioni proprietarie e fortemente personalizzate, che progressivamente andrà sostituito con piattaforme più innovative ed economiche, facili da gestire e aggiornare in base alle proprie esigenze». Ed è proprio in questo spazio che la Fintech ellenica vuole posizionarsi con la sua offerta “chiavi in mano” che permette di gestire i crediti a 360° in modo automatizzato e intelligente attraverso un’automazione end-to-end, garantendo la conformità normativa.
«Una grande sfida per noi – prosegue il manager – è stata riuscire a fornire una soluzione efficace al problema dei clienti cosiddetti UTP, su cui le piattaforme attualmente in uso hanno mostrato tutti i loro limiti. I clienti che hanno scarse possibilità di onorare i propri debiti, infatti, vanno supportati in modo personalizzato, con azioni specifiche e chiaramente diverse l’uno dall’altro, per fare in modo che tornino in bonis. Un’impresa impossibile da realizzare se non si riesce ad avere una vista unificata della loro posizione, di tutte le azioni che sono state messe in campo per ottenere il recupero. E questo è possibile solo se si utilizza una piattaforma integrata come la nostra».
La spinta della compliance
Il mercato della gestione del credito necessita di tecnologie evolute e affidabili. «La nostra piattaforma – puntualizza Cozzi – assicura benefici evidenti sotto diversi punti di vista. Permette di aumentare fino al 20% i recuperi sui crediti in sofferenza e ridurre fino al 50% i costi operativi, con vantaggi stimati tra il 20 e il 30% del fatturato, grazie all’uso ottimizzato dei dati e alla gestione personalizzata delle singole posizioni debitorie. Senza contare il fatto che la nostra è una soluzione chiavi in mano, che libera il cliente dall’onere di tenere il passo con l’evoluzione tecnologica, garantendo maggior trasparenza e conformità alle normative». Aspetto non trascurabile in un momento come questo in cui le aziende del comparto si trovano a gestire le ricadute del recepimento della Direttiva europea Credit Services and Purchaser.
Qualco 360: gestione automatica e predittiva del ciclo di vita del recupero crediti
La piattaforma Qualco 360 poggia su un Data Lake che raccoglie e uniforma i dati sui crediti che risultano dispersi tra i diversi sistemi – ERP, fatturazione, gestione insoluti e altri. Su questa foundation vengono poi innestati diversi moduli:
- Collections & Recoveries è un software per il recupero crediti che orchestra tutto il percorso di riscossione delle fatture non pagate, dei crediti in sofferenza, di quelli bancari – garantiti e non. Copre tutto il ciclo di vita, dai crediti in bonis ad alto rischio alla gestione delle morosità, fino ai recuperi e alle procedure legali.
- Data-Driven Decision Engine è un applicativo che estrare dati da diverse fonti e impiega algoritmi di Machine Learning per compiere analisi predittive sul portafoglio crediti automatizzando tutto il flusso di lavoro, dall’ingestione dei dati alla modellazione predittiva, supportando in modo efficace i processi decisionali.
- Loan Manager consente di gestire tutto il ciclo di vita del servizio prestiti e ristrutturazione del credito.
In ambito Supply Chain Finance, invece, la piattaforma di riferimento è la soluzione modulare ProximaPlus, che permette di gestire in modo automatizzato e intelligente le transazioni finanziarie e le relazioni lungo tutta la catena della fornitura.
Tutte le soluzioni sono fruibili on premise oppure in Cloud.