Nel mondo del Marketing e delle Vendite, i primi strumenti di Business Intelligence hanno fatto il loro ingresso nei primi anni 2000, e ormai sono in molti ad utilizzare con
successo le metodologie di analisi dei dati per progetti di fidelizzazione della clientela, per le strategie di cross-selling, per la previsione della domanda e via dicendo. Negli anni è aumentata la facilità d’uso dei software e i modelli predittivi sono diventati sempre più efficaci. Oggi però ci sono nuove sfide da affrontare: i dati disponibili, interni ed esterni, aumentano costantemente, e questa miniera di dati va trasformata in informazioni e in Insight, perchè nel business data-driven la capacità delle aziende di competere ed essere efficaci dipende il larga parte da questo.
È cambiata anche la terminologia. Si parla di Big Data Analysis e Advanced Analytics (qui l’analisi del mercato italiano).
Come spiega in questa intervista Carlo Vercellis, Responsabile Scientifico Osservatorio Big Data Analytics &Business Intelligence del Politecnico di Milano, anche in Italia il top management ha percepito il valore di queste tecnologie, ma resta ancora qualche ostacolo culturale da superare: occorre maturare un approccio sistematico all’analisi dei dati e comprendere che, quando si parla di strumenti avanzati, come i Predictive Analytics, non esistono soluzioni pronte all’uso, ma serve un’approccio sartoriale.