Le aziende più innovative sono anche quelle più resilienti. Il ruolo determinante dell’innovazione emerge soprattutto oggi, nell’era dell’incertezza. Quest’ultima identifica quell’insieme di shock, perturbazioni e volatilità che ormai caratterizza i mercati. Per raggiungere l’obiettivo della resilienza, concetto diventato iconico durante l’epoca del Covid-19, l’innovazione è l’elemento differenziante.
Secondo gli analisti di BCG è proprio l’innovazione di prodotto, processo e modello di business il fattore dirimente, come riporta il report Most Innovative Companies 2023, che vede sul podio Apple, Tesla e Amazon.
Aziende innovative 2023: i criteri di valutazione
Il report di BCG si basa su un’indagine condotta coinvolgendo oltre 1.000 dirigenti globali che si occupano di innovazione, intervistati tra dicembre 2022 e gennaio 2023. In particolare, le dimensioni aziendali prese in esame hanno riguardato:
- Mindshare globale, cioè la consapevolezza rispetto al tema che tiene conto del numero di voti ricevuti da tutti i partecipanti del campione;
- Industry peer view, ovvero la valutazione suddivisa per i relativi settori di appartenenza degli intervistati;
- Industry disruption, che corrisponde all’indice di diversità tra i vari settori industriali analizzati;
- Value creation, ricavato dal rendimento totale per gli azionisti nell’arco di 3 anni compresi tra il 1 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2022.
La prima evidenza emersa è che, nonostante l’incertezza economica globale, l’innovazione è salita al primo posto tra le priorità aziendali del 2023. Il 79% dei rispondenti l’ha collocata fra i 3 obiettivi principali. Il 42% prevede di aumentare in modo significativo la spesa inerente, con un balzo di 16 punti percentuali rispetto al 2009. Il paragone con l’annus horribilis della crisi finanziaria mondiale è sintomatico di come, a fronte di contesti macroeconomici e geopolitici di grande complessità, non sempre le risposte siano identiche. Nell’attuale congiuntura, ad esempio, la propensione delle aziende a innovare, e a investire in questa direzione, è molto più marcata che in passato.
La correlazione con le performance aziendali
Nella classifica delle 50 aziende più innovative del 2023 sono presenti organizzazioni provenienti da Stati Uniti, Europa, Asia e, per la prima volta, dal Medio Oriente.
La classifica delle 50 aziende più innovative (BCG 2023)
A differenza del 2022, quando le società automobilistiche erano ampiamente rappresentate, sono quelle del settore energetico a essere protagoniste, con 5 posizioni occupate quest’anno. Il che potrebbe essere interpretato come un segno delle preoccupazioni degli intervistati per il cambiamento climatico nonché l’indicatore di una maggiore fiducia riservata a questo ambito.
Le aziende tecnologiche, va da sé, continuano a dominare la top 50, piazzandosi fra l’altro nei primi 10 posti della lista. Ma ciò su cui si sofferma il report è soprattutto la capacità dell’innovazione di guidare la performance.
La correlazione tra capacità di innovazione e prestazioni superiori è una delle costanti riscontrate nel corso del tempo da BCG. Aumenta, in particolare, il divario nei rendimenti per gli azionisti tra i competitor più o meno innovativi. A determinare questo vantaggio, oltre all’innovazione in generale, contribuiscono fattori come il digitale e, in particolare, l’impiego dell’Intelligenza Artificiale. Il ricorso a questi elementi coincide con una maggiore velocità nell’implementare tecnologie che, per loro stessa natura, sono in continua evoluzione. In secondo luogo, assicura benefici legati alla capacità di distinguersi dai concorrenti e potenziare l’ecosistema formato da clienti e partner.
Sfruttare al meglio la logica dell’ecosistema
C’è un ulteriore aspetto che il Most Innovative Companies 2023 pone in rilievo. Un piccolo gruppo di realtà ha deciso di destinare un terzo della spesa allo sviluppo di innovazioni rivoluzionarie. Un fatto che distingue queste aziende da tutte le altre che, comunque, prevedono mediamente di convogliare più risorse a supporto di innovazioni incrementali vicine al proprio core business. Non si tratta, perciò, soltanto di aumentare o confermare il budget su progetti e iniziative innovative, quanto piuttosto di utilizzare un’ampia gamma di strumenti strategici per rafforzare piattaforme e pratiche di innovazione.
Questo nucleo di aziende è molto più aggressivo, ad esempio, nei processi di fusione e acquisizione che puntano a incamerare tecnologie e competenze con comprovata capacità di innovare. Inoltre, le imprese che rientrano in questo gruppo sono propense a impegnarsi con partner esterni, e perfino con competitor, per cooperare all’interno di ecosistemi estesi. Guidano così l’innovazione digitale con un chiaro orientamento verso i nuovi prodotti digitali, team Agile e il miglioramento degli insight sui clienti. A tale scopo, spostano sovente le risorse dalle business unit in cui l’innovazione dimostra di avere maggiore successo e sfruttano il potere dell’AI. Un potere che tuttavia non va dato per scontato. Per tutte le aziende del campione, la questione infatti non è se l’Intelligenza Artificiale possa avere o meno un impatto. È se le organizzazioni la stanno implementando per casi d’uso in grado, potenzialmente, di generare valore per l’azienda. Tradotto significa: non basta impiegare l’AI per essere innovativi.