Telecomunicazioni

Fastweb spinge l’acceleratore sulla banda ultralarga

Buone le prestazioni nei comparti PA ed Enterprise, nei quale Fastweb è il secondo operatore italiano, con una quota pari al 28% del mercato, anche grazie all’integrazione nel ventaglio dell’offerta di nuovi servizi di cloud computing e sicurezza ICT

Pubblicato il 05 Nov 2015

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Nove mesi decisamente positivi per Fastweb quelli trascorsi tra gennaio e settembre scorsi. Il carrier, che fa parte del Gruppo Swisscom, grazie ai 156mila nuovi clienti (in crescita del 7,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) arriva a una quota di abbonati pari a 2,172 milioni di unità.

Nello stesso periodo aumentano anche i ricavi (+4,6%), che arrivano a toccare 1,286 miliardi di euro, così come l’Ebitda (Margine operativo lordo), che fa registrare un +9,5% per un consuntivo in valore di 405 milioni di euro. Confermata anche l’accelerazione sul mercato della banda ultralarga (con velocità di trasmissione fino a 100 megabit al secondo), con 600mila clienti attivi (il 27% del totale abbonati) e una quota di mercato superiore al 50%.

Cresce la base utenti dei servizi residenziali, tanto da compensare (anzi, superare) gli effetti della contrazione delle tariffe legate alla crescente concorrenza nel comparto delle telecomunicazioni su rete fissa. Nel corso dell’anno sono stati stretti accordi per la fornitura gratuita ai clienti Fastweb di nuovi contenuti e servizi digitali. I principali alleati sono Sky per la Tv; RCS Goup, IlSole24Ore e Caltagirone Editore per i quotidiani digitali; Dropbox Pro per l’archiviazione di foto e documenti personali e Deezer per la musica.

Buone le prestazioni nei comparti PA ed Enterprise, nei quale Fastweb è il secondo operatore italiano, con una quota pari al 28% del mercato, anche grazie all’integrazione nel ventaglio dell’offerta di nuovi servizi di cloud computing e sicurezza ICT.

Sostanzialmente stabili gli investimenti, pari a 403 milioni di euro nel periodo gennaio-settembre. I fondi stanziati (il 31% del fatturato) sono stati impiegati per completare il nuovo data center inaugurato ad aprile a Milano e per implementare in 19 città dell’innovativo servizio “WOW FI” per l’offload del traffico mobile, ovvero l’uso di tecnologie come Wi-Fi, WiMax o le Femtocelle per garantire lo scambio di dati originariamente destinati alla rete cellulare. Prosegue con investimenti sostenuti anche il piano di costruzione della rete in fibra ottica di nuova generazione Ultra Broadband (39.600 chilometri di cavi posati), che a fine settembre ha raggiunto 6,2 milioni di case in oltre 70 città e che raggiungerà 7,5 milioni di case, ovvero il 30% della popolazione, entro fine 2016.

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