Il cloud è un percorso senza alternative per le imprese: ne è profondamente convinto Scott Russell, membro del consiglio di amministrazione di SAP e responsabile dell’organizzazione Customer Success, che nei giorni scorsi ha incontrato in Italia alcuni dei principali partner e clienti nazionali. Parlando in occasione di un ristretto incontro con la stampa, Russell ha messo in evidenza alcune caratteristiche della proposta SAP: «Siamo senz’altro una grande compagnia tecnologica, quest’anno festeggiamo i 50 anni di attività: il nostro compito è quello di aiutare le organizzazioni a digitalizzare i propri processi, in tutti i settori, dal mondo industriale alle HR, passando per il retail e il procurement. Alcuni nostri competitor possono risolvere alcuni pezzi di questa sfida ma non tutti: per farlo servono ottime tecnologie, ma anche conoscere perfettamente i mercati di riferimento».
Who's Who
Scott Russell
Chief Revenue Officer e membro dell’Executive Board, SAP
SAP, l’ERP in cloud è una svolta necessaria
La risposta tecnologica di SAP a queste necessità è, come si accennava in precedenza, il Cloud: «Quando una società investe nella nostra tecnologia si aspetta di avere dei ritorni economici di un certo tipo. Conosco bene questa dinamica in quanto sono responsabile del Customer Success dei nostri clienti e posso dunque dare una buona notizia: tutto quello che si investe nel cloud ha dei tempi di ritorno rapidi. Inoltre, SAP ha una grande esperienza tecnologica nelle spalle, capace di risolvere i problemi tecnologici complessi che si possono presentare in questo passaggio».
Una svolta tecnologica che, per quanto riguarda SAP, appare ormai profondamente indirizzata dal gennaio 2021, mese del lancio della soluzione RISE with SAP, con cui la multinazionale tedesca si è proposta di semplificare l’adozione del sistema ERP in ottica as a service con i vantaggi offerti dal cloud. Secondo Russell, la release cloud ha favorito anche un allargamento di SAP verso il mid market, ovvero un target sino a pochi anni fa ritenuto molto lontano: oggi, invece, la maggioranza dei nuovi clienti RISE arriva proprio da questa fascia di mercato. Ma Russell guarda ancora più in prospettiva: l’obiettivo è diventare punto di riferimento per i leader dell’innovazione e della tecnologia, ovvero per aziende come start up, unicorni e altre imprese non strutturate ma dalle grandi potenzialità.
I benefici dell’ERP in cloud secondo SAP
Questo tipo di realtà, secondo il manager, può beneficiare anche della modularità e della scalabilità dell’As a service: non è infatti più necessario acquistare in blocco l’intera piattaforma, ma è possibile inizialmente puntare su specifici moduli strettamente funzionali al business, per poi aggiungere nel corso del tempo ulteriori componenti e servizi. La crescita del cloud in Italia e in Europa, prosegue Russell, «è stata particolarmente forte negli ultimi 18 mesi, a testimonianza che i clienti europei vogliono andare sempre di più su un consumption model. In particolare nel 2022 abbiamo notato che il mondo del manufacturing sta puntando decisamente su questa formula, perché le industrie hanno necessità reagire rapidamente e rispondere ai cambiamenti di mercato e geopolitici. Mettendo in connessione domanda e offerta, acquisendo visibilità sulla Supply Chain ed acquisendo elementi di predittività sull’andamento della domanda. Con un occhio attento alla sostenibilità, dal momento che anche la tracciabilità della produzione è sempre più un’esigenza per questi operatori».
Lo scenario per Italia ed Europa
Ma quali sono gli elementi che spiegano davvero il successo dell’ERP in cloud?
«I clienti finali non vogliono più occuparsi di questioni come upgrade, data integrity, data sovereignity, hanno soltanto bisogno di tecnologia e servizi adeguati che gli consentano di scalare e di massimizzare la propria produttività. La customizzazione? È certamente un tema per i nostri vecchi clienti, ma c’è da rilevare che ormai siamo in grado di semplificare molte operazioni, ottimizzando anche i relativi business process, guadagnando così in efficienza. Penso che nel prossimo futuro questo trend di crescita del cloud in Italia e in Europa continuerà, non tanto per una questione tecnologica, ma soprattutto per un tema di Talent relocation opportunity. Ovvero le imprese hanno bisogno dell’efficienza del cloud per continuare nel proprio business, riallocando così i propri talenti nelle attività a maggiore valore aggiunto piuttosto che nella risoluzione delle problematiche IT. Ormai tutti i nostri clienti stanno dibattendo su che cosa portare nel cloud e quando, non tanto sull’andarci o meno». Infine, il manager ha fatto una chiosa sul mercato italiano, citando il caso Ducati come un esempio di successo: la casa motociclistica ha adottato RISE sia per mettere più al centro della propria strategia i clienti finali, ma anche per rispondere in maniera efficiente a un sistema globale di fornitura sempre più complesso. Russell ha confermato come il caso Ducati non sia isolato, con l’intero mercato nazionale (uno dei più importanti per SAP) stia percorrendo la strada dell’innovazione, grazie alla maggiore agilità garantita dal cloud.