Le sinergie tra servitization and circular economy e il ruolo del servizio nel supportare la transizione verso modelli più sostenibili sono i temi al centro del nuovo ASAP Service Management Forum che si terrà il 27 e 28 ottobre in modalità online dalle 9:00 alle 13:00 (iscrizioni qui).
L’esperienza della pandemia e gli evidenti effetti dei cambiamenti climatici hanno sottolineato il crescente bisogno di adottare modelli di produzione e consumo più sostenibili. In questa direzione si stanno muovendo infatti i programmi sovranazionali di ripartenza e sviluppo e quelli nazionali: rivoluzione verde e transizione ecologica è, non a caso, una delle sei missioni di cui è composto il nostro Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Tuttavia, a livello di singola impresa, pare che ancora non si sia compreso in modo migliore per intraprendere questa transizione e come prepararsi ai suoi impatti. Ecco dunque che servizi avanzati, digitalizzazione e modelli di business “servitizzati” possono avere un ruolo rilevante nell’aiutare le aziende a muoversi verso un paradigma “circolare” e conseguire benefici non solo ambientali ma anche economici e sociali. In questo contesto si muove quest’anno il tradizionale appuntamento organizzato dall’ASAP Service Management Forum, che giunge alla sua XVIII edizione.
Due le sessioni previste dall’evento
- 27 Ottobre 2021 “Servitization & Circular Economy: Exploring the synergies” (english session), dove aziende e relatori di alto livello aiuteranno a comprendere le sinergie tra Economia Circolare e Servitizzazione, con il supporto di best practices tratte da aziende multinazionali.
- 28 Ottobre 2021 “Servitization & Circular Economy: Si può fare” (sessione in italiano), con un focus principale sulle PMI, in particolare sui cambiamenti e sulle implementazioni e sulla possibilità di metterle in pratica.
Il convegno vedrà la partecipazione di numerosi relatori, tra cui Walter Stahel, uno dei padri fondatori dei concetti di “Economia Circolare” e di “Everything as a Service” trattati nel suo libro “The Performance Economy” (2006).