Periodo di grande fermento per il Gruppo Project, uno dei grandi player del mercato IT italiano con più di 130 milioni di euro di fatturato e 230 dipendenti. L’ingresso del fondo H.I.G. Europe con una partecipazione di maggioranza, operazione datata luglio 2020, ha consentito al Gruppo di pianificare ed eseguire un’articolata strategia di sviluppo finalizzata a cogliere opportunità di crescita sia organica che per linee esterne. In questo scenario si pongono le due grandi notizie dell’ultimo mese: l’acquisizione di Centro Computer, operazione finalizzata a garantire una forte espansione del Gruppo sul territorio italiano, che apporta nuove competenze e un fatturato nell’ordine dei €180 milioni; e la contestuale acquisizione di Techlit (di cui Project deteneva già il 40% del capitale) e S.C.M., entrambe operanti nel mercato dei sistemi di comunicazione digitale.
Nelle intenzioni del gruppo, le due operazioni – Centro Computer da un lato e Techlit + S.C.M. dall’altro – manifestano una giusta complementarietà: nel primo caso, l’operazione permette al Gruppo di crescere a livello orizzontale/territoriale, e quindi anche di fatturato e di forza lavoro, nel secondo si parla invece soprattutto di incremento di competenze e di estensione dell’offerta, cosa fondamentale per un Gruppo che si prefigge di diventare partner di eccellenza delle imprese italiane in tutti gli ambiti dell’IT.
Un polo d’eccellenza nei sistemi di comunicazione digitale
L’acquisizione di Techlit e S.C.M., in particolare, abilita la realizzazione di un polo d’eccellenza nell’offerta di sistemi di comunicazione digitale a disposizione di tutti i clienti del gruppo. Quasi scontata la connessione con il contesto attuale e con le radicali modifiche al paradigma lavorativo portate della pandemia: in un periodo storico in cui la modernizzazione del workplace passa dalla revisione degli spazi, dall’automazione dei servizi, dalla riprogettazione degli ambienti di lavoro e dall’impiego di tecnologie avanzate (IoT e AI, in primis) al servizio di un lavoro sempre più ibrido e agile, poter sommare alle competenze core del gruppo, relative alle infrastrutture IT, alla sicurezza, al cloud, al software ecc, anche un focus specifico sui sistemi di comunicazione per il lavoro 2.0 è una mossa strategicamente rilevante. Non dimentichiamo, poi, la fisiologica evoluzione degli eventi aziendali: sempre più digitali, ibridi, con un’inevitabile miscela di fisico e virtuale. Techlit e S.C.M. sono ideali per indirizzare tutte queste nuove esigenze.
La fusione di Techlit ed S.C.M e la nascita di una nuova società
Alberto Ghisleni, fondatore e AD di Project Informatica, fa dunque il punto della situazione: «Le grandi operazioni di quest’ultimo anno partono con l’ingresso del fondo H.I.G., che è stato scelto per il ruolo fondamentale che avrebbe avuto nella crescita dell’azienda: il fondo è entrato per attuare un progetto di crescita di fatturato, di EBITDA e di competenze, ma anche per creare una struttura che potesse attrarre talenti, di cui il mercato è molto avaro. Centro Computer è un’azienda simile alla nostra, tanto più che è stata inglobata al 100%; da questa unione nascerà un’unica azienda l’anno prossimo, mentre con queste nuove acquisizioni (Techlit e S.C.M.) andiamo a colmare un discorso di competenze a 360 gradi».
Who's Who
Alberto Ghisleni
CEO di Project Informatica
Techlit e SCM hanno di fatto un business complementare: l’attività principale riguarda l’implementazione di tecnologie di comunicazione digitale audio/video, quindi applicazioni in sale di videoconferenza, domotica professionale, audio/video e tutto ciò che rientra in quest’ambito molto promettente e di attualità. «SCM ha un fatturato più alto e lavora con grandi clienti – aggiunge Ghisleni – ma abbiamo subito pensato a una fusione. Abbiamo voluto accelerare molto il processo: di Techlit avevamo già acquisito il 40% con l’ultima operazione, ora siamo saliti all’80% e questo ci ha permesso di acquisire S.C.M., un’azienda con fatturato oltre i 4,5 milioni. Techlit ed S.C.M. daranno vita a un’unica azienda: stiamo studiando proprio in questi giorni il nuovo brand, l’AD sarà Luca Fabiano ed è già partito il processo di unificazione delle due società, così da ottenere un importante posizionamento nel mercato dei sistemi di comunicazione digitale».
Il futuro di Gruppo Project, tra nuove acquisizioni, anche in settori core, e assunzioni
Che dire del futuro? Considerando la strategia globale del gruppo possiamo attenderci una forte riorganizzazione ma anche nuove acquisizioni nei prossimi mesi: «Sì, ne faremo altre – aggiunge Alberto Ghisleni – perché l’obiettivo è quello di entrare dai clienti con competenze e soluzioni a 360 gradi sulla parte dell’infrastruttura, della cyber security, del cloud e del software. Andremo a potenziare e aggiungere competenze per dare un’offerta sempre più completa, perché i clienti richiedono un fornitore che possa prendere in mano l’IT a 360 gradi. Certamente, in questo periodo stiamo affrontando una transizione molto strutturata: anche con Centro Computer sono partiti dei gruppi di studio per ogni settore, così da conoscere in dettaglio le strutture e valorizzare al massimo le persone, che, in un mercato avaro di talenti come il nostro, sono senz’altro la risorsa più importante da attrarre e tutelare. Per questo, stiamo già lavorando per costruire un’organizzazione molto unita e strutturata, a che supporti un rapido inserimento delle acquisizioni fatte e che andremo a fare. Inoltre, abbiamo piani di assunzione molto importanti: solo in Project contiamo di aggiungere un centinaio di persone». Conoscere i nomi delle aziende su cui Gruppo Project sta meditando di investire è certamente prematuro, ma Ghisleni ci tiene ad aggiungere che «ci stiamo muovendo anche nell’ambito del nostro DNA principale, quindi con potenziali acquisizioni in ambito sviluppo e data center, che rappresentano l’anima dell’azienda, più altre acquisizioni in segmenti molto specifici e promettenti». Non ci resta che attendere.