Molte organizzazioni si trovano a un bivio. Possono approfittare dell’accelerazione digitale della pandemia per rinnovare qualche processo e limare alcune inefficienze, oppure cambiare davvero e porre le basi per diventare una data-driven company. Quelle più lungimiranti hanno già capito che quest’ultimo è il vero obiettivo del percorso di modernizzazione e si stanno attrezzando per raccogliere e analizzare le immense quantità di dati di cui dispongono, al fine di formulare previsioni attendibili, agevolare il decision making e assecondare mercati sempre più imprevedibili.
Tutte le organizzazioni dovrebbero diventare data-driven company. Lo impongono i mercati, ma anche tanti competitor che stanno costruendo sulla valorizzazione dei dati modelli di business innovativi e di successo. Le statistiche non lasciano scampo: secondo McKinsey, le data-driven organizations hanno il 23% di probabilità in più di acquisire nuovi clienti e sono estremamente agevolate (6x) nella fidelizzazione degli stessi, da cui brillanti risultati in termini di profitto (via: Forbes).
Perché le aziende non sono tutte data-driven?
Sulla base di queste premesse, una domanda sorge spontanea: perché, a 2021 inoltrato, le organizzazioni non sono tutte data-driven? In realtà, la strada è abbastanza tortuosa e il processo di cambiamento complesso: limitando il discorso al comparto tecnologico, c’è bisogno di un percorso di modernizzazione degli ambienti IT che porti all’abbattimento dei silos entro i quali i dati sono conservati, senza contare che molto spesso c’è un oggettivo gap di competenze che preclude l’avanzamento del percorso. In questo modo si resta fermi a una situazione tradizionale in cui l’accesso ai dati è piuttosto limitato e non sempre è possibile (quantomeno, in tempi accettabili) ottenere le informazioni utili a indirizzare il business.
Injenia accompagna le imprese verso un futuro data-driven
Oggi sono certamente disponibili soluzioni all’avanguardia con cui analizzare i dati, accedervi e ricavarne gli insight giusti per indirizzare decisioni strategiche e operative. Injenia, che accompagna da anni le imprese italiane verso la valorizzazione dei dati e la Cloud Transformation, adotta un approccio molto pragmatico nei confronti del Data Management. Dovessimo riassumerlo in una sola espressione, potremmo parlare di “circolo virtuoso” attraverso il quale l’azienda, sfruttando le tecnologie Cloud, strategie e soluzioni di Data Management, finisce per abilitare i propri clienti all’innovazione data-driven.
La premessa è il fatto che le aziende hanno subito una fortissima accelerazione digitale nell’ultimo anno, e quindi anche nella produzione di dati. La trasformazione le incentiva a produrne sempre di più e di diverse tipologie: vengono usati molti sistemi, piattaforme connesse, ci sono informazioni esterne importantissime di cui non si può non tener traccia, gli employee usano tool connessi per lavorare e anche l’esperienza lavorativa è diventata ibrida, con componenti virtuali e fisiche che contribuiscono all’enorme arsenale di dati che va gestito e indirizzato alla crescita del business. Se non si vuole essere travolti da questo fiume, Injenia fa confluire tutti i dati in una piattaforma che deve diventare il cuore pulsante della loro raccolta, preparazione, analisi e condivisione con i soggetti interessati, di modo tale da creare effettivo valore per il business. È un circolo virtuoso, dicevamo: l’ecosistema aziendale crea sempre più dati, le piattaforme li valorizzano, le imprese ne tengono conto, crescono e generano ancora più dati, alimentando ulteriore valore.
Una Customer Data Platform per decisioni e previsioni migliori
Injenia realizza per i suoi clienti delle Customer Data Platform Cloud-based fortemente personalizzate: nella prima fase, infatti, ci si preoccupa soprattutto di conoscere l’azienda cliente, di realizzare degli Assessment con figure trasversali per individuare problemi e opportunità a livello di Data Management. Si ricostruisce un quadro d’insieme della realtà aziendale, si sviluppano casi applicativi e si testa l’analisi dati in un contesto operativo.
Alla base della piattaforma e dell’intero ecosistema dei dati, Injenia crea un unico Data Lake, a garanzia dell’abbattimento dei silos di cui sopra. All’interno di esso vengono fatti confluire in real time tutti i dati provenienti dalle diverse sorgenti e nella loro forma ‘raw’ (ovvero non elaborata), che è senza dubbio quella perfetta su cui costruire dei modelli capaci di adattarsi a esigenze di business che cambiano di continuo. Il Data Lake è la base su cui viene costruita l’architettura, la modellazione, il warehouse dei dati e tutto ciò che serve per avvicinare l’impresa a un business sempre più insight-driven, il tutto tramite un’infrastruttura che garantisca scalabilità, velocità, flessibilità e sicurezza. A tal proposito, la Customer Data Platform, ma in generale tutta la proposizione dati di Injenia, è Cloud-based e si avvale dei servizi e delle tecnologie di Google Cloud Platform. La piattaforma garantisce performance, sicurezza ai dati aziendali e l’eliminazione di ogni vincolo di scalabilità, un fattore fondamentale quando si ha a che fare con l’universo dei Big Data.
Come trasformare i dati in valore tangibile: entra in gioco Interacta
Un ultimo aspetto da considerare, ma di sicuro non meno importante degli altri, è quello della trasformazione del dato in azione. Finché si parla di analisi, di interpretazioni e di architetture non si rivoluziona il business né i dati generano valore di per sé, anche se soggetti alla lente d’ingrandimento dell’analisi.
Nel passaggio dalla teoria alla pratica, sono due gli elementi fondamentali: far sì che la Customer Data Platform venga alimentata costantemente con nuovi dati per ricavarne insight tempestivi e aggiornati, ma anche far sì che essa condivida la conoscenza aziendale dove serve e quando serve. Gli insight devono giungere ai destinatari in modo tempestivo ed efficace.
A tal proposito, Injenia ha creato la piattaforma di Social Process Management Interacta, che sfrutta le dinamiche social e l’engagement nativo dello strumento per modernizzare l’esecuzione dei processi. L’azienda può modellare Interacta alle esigenze di ogni funzione e verticale, e non è un caso che essa trovi già applicazione in molte fattispecie, come nella gestione dei processi del retail o nella manutenzione degli impianti industriali. Per via delle logiche social, tool come Interacta incoraggiano la collaborazione e quindi la creazione di conoscenza di tipo qualitativo, che viene fatta confluire nel Data Lake, entra nel patrimonio conoscitivo dell’azienda e migliora decision making e processi, alimentando il circolo virtuoso. Interacta è solo un esempio, perché la Data Platform va alimentata con un’infinità di sorgenti diverse, dai tool di smart working agli impianti logistici automatizzati, dalle linee industriali 4.0 ai Key Behaviour Indicator (KBI) e a tutto l’universo delle soluzioni per il Knowledge Management.
Dal punto di vista della condivisione, infine, la Customer Data Platform può essere direttamente integrata con tutto l’ecosistema informativo aziendale, di modo tale da raggiungere chi di dovere con informazioni puntuali e di valore inestimabile, al punto da poter condizionare una strategia, un intervento operativo o, addirittura, da essere alla base di un nuovo modello di business.