Traffico di camion ridotto del 30% circa, paesaggio intatto e sempre più ospitale per l’enoturista, benefici tangibili per le cantine nella gestione quotidiana delle spedizioni e dei ritiri di vini. Sono i principali risultati attesi dall’ultima trance appena partita del progetto di logistica green 4.0, Ecolog, in atto sulle colline di Langhe e Roero, con l’obiettivo di abbattere l’impatto ambientale e paesaggistico.
Il sistema è stato sperimentato con successo nel corso del 2021 e 2022. Già allora questo Distretto dei vini riconosciuto come uno dei paesaggi vitivinicoli più suggestivi del nostro Paese (tanto da essere diventare Patrimonio Unesco) aveva riscontrato molteplici benefici in termini di abbattimento delle emissioni di CO2 e del traffico.
Con Ecolog la logistica diventa green
Il progetto Ecolog è stato lanciato da Consorzio di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani e Coldiretti Cuneo, insieme all’Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo e l’associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero, Monferrato. In corsa, l’ultimo partner che si è aggiunto al progetto è il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture (DIATI) del Politecnico di Torino.
L’intento di Ecolog è rispondere a un problema molto sentito dalle comunità delle Langhe: la presenza di un notevole numero di mezzi pesanti che attraversano centri abitati e strade panoramiche per la raccolta e spedizione del vino dalle cantine, che causano la congestione del traffico, un peggioramento della qualità dell’aria e una minore godibilità del paesaggio per i visitatori, che ogni anno tra queste colline superano il milione e mezzo.
«Siamo partiti da un problema e abbiamo cercato una soluzione che non fosse solamente sostenibile dal punto di vista ambientale ma anche fortemente innovativa e vantaggiosa per le cantine. Ecolog punta a riformare completamente la logistica del nostro settore, anticipando quello che sarà un cambiamento necessario in un’ottica, anche europea, di transizione digitale e orientata alla green economy», ha dichiarato Matteo Ascheri, Presidente del Consorzio Barolo Barbaresco.
Come funziona la piattaforma digitale che tutela le colline piemontesi
Sviluppata da Tesisquare, azienda italiana specializzata nella progettazione e implementazione di ecosistemi digitali collaborativi a livello mondiale, Ecolog è una piattaforma digitale sulla quale le aziende vitivinicole possono inserire gli ordini e prenotare il ritiro della merce. Grazie al coordinamento con Sandri Trasporti, piccoli mezzi a basse emissioni, percorrendo il tragitto più breve possibile e sempre a pieno carico, ritirano gli ordini dalle cantine, convogliandoli in un hub fisico, da cui successivamente partono verso i mercati di destinazione. In aggiunta, a mitigare l’impatto sull’ambiente, il progetto punta anche a facilitare la vendita ai turisti stranieri, permettendo alle cantine di inserire l’ordine dei visitatori esteri, espletando anche i passaggi fiscali e doganali necessari alla vendita diretta in cantina.
«Per Tesisquare collaborazione di filiera e innovazione sono valori distintivi della cultura aziendale», ha affermato Giuseppe Pacotto, CEO di Tesisquare. «Come partner tecnologico siamo consapevoli dell’importanza di promuovere modelli di business in grado di favorire la condivisione di informazioni e creare efficienza nei processi all’interno di filiere collaborative sempre più virtuose e sostenibili. Nel progetto Ecolog possiamo portare le competenze acquisite nei molteplici progetti collaborativi realizzati in Italia e all’estero. Inoltre è un’occasione per consolidare il profondo legame con il territorio cuneese, puntando a diminuire il traffico di mezzi pesanti, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 e la congestione generata da autotrasportatori che non conoscono la fragilità delle nostre strade».
La sperimentazione 2024 di Ecolog
La nuova fase del progetto, che durerà sei mesi e che è finanziata da Compagnia di San Paolo e Fondazione CRC e coordinata dalla Fondazione Digital Innovation Gate421, coinvolge tredici cantine tra Langhe e Roero (Azienda agricola Livia Fontana, Azienda agricola Malvirà, azienda agricola Teo Costa, Cantina Cavallotto Bricco Boschis, Cantina Moscone, Cantina Produttori di Govone, Cantine Ascheri Giacomo, Cantine Castello di Verduno, Cascina Meriame, Monchiero Carbone snc, Oddero Poderi e Cantine, Rocche Costamagna, Vietti srl).
I ritiri in cantina saranno effettuati tramite mezzi a tecnologia HVO, un combustibile idrogenato ottenuto da materie prime sostenibili, capace di ridurre le emissioni di CO2 fino al 90%.
Il DIATI del Politecnico si occuperà della misurazione e della certificazione delle emissioni rilasciate e risparmiate e dell’equiparazione a quelle dei mezzi standard.
In futuro, il servizio per le cantine potrebbe arricchirsi di altre funzionalità, come il trasferimento all’hub delle attività amministrative legate alle spedizioni internazionali, portando un significativo alleggerimento del carico di lavoro in azienda.