Dal suo lancio nel 2010 Instagram ha preso un notevole slancio ed è diventato in pochi anni uno dei social media più amati dagli utenti e più utilizzati da brand e aziende per promuovere i propri prodotti e servizi. Da qui nasce il fenomeno dell’Instagram Marketing.
Fondato nel 2010 da Kevin Systrom e Mike Krieger, Instagram è diventato un vero e proprio fenomeno globale, con oltre 2 miliardi di utenti attivi mensili (900 milioni di utenti attivi al giorno) nel 2024. Questo social network basato sulle immagini ha rivoluzionato il modo in cui le persone condividono le proprie esperienze, creando un ambiente visivo che ispira, intrattiene e connette le persone in tutto il mondo.
Secondo l’ultimo rapporto di We Are Social, nel 2024 sono 5,04 miliardi i profili attivi sui social media, equivalenti a più del 62% della popolazione mondiale. Il totale globale è aumentato di 266 milioni nell’ultimo anno, ovvero una crescita annua del 5,6%. E Instagram conta ben 2 miliardi di utenti attivi ogni mese (dopo YouTube con 2,4 miliardi e Facebook con più di 3 miliardi).
Inoltre, se TikTok ad oggi è la piattaforma su cui gli utenti passano la maggior parte del tempo (circa 34 ore al mese, ovvero più di un’ora al giorno), Instagram rimane comunque il social media “preferito”, rubando anche il posto a Whatsapp che fino al 2023
Ma cosa rende Instagram così irresistibile per milioni di utenti in tutto il mondo? Innanzitutto, la sua interfaccia intuitiva e user-friendly permette a chiunque di condividere e scoprire contenuti in modo semplice e immediato. Inoltre, la piattaforma offre una vasta gamma di strumenti creativi che consentono agli utenti di personalizzare le proprie foto e video in modi unici e accattivanti.
Instagram Marketing tra ER, UGC e Influencer
L’ER è l’Engagement Rate, principale metrica di valutazione della bontà di una pagina Instagram: è la proporzione tra la fanbase e il numero di interazioni con i contenuti pubblicati. Dunque, all’aumentare dei follower deve aumentare necessariamente anche l’interattività, pena un engagement rate basso, probabile indice di qualcosa che non funziona a livello di piano editoriale.
Oltre a studiare un buon calendario editoriale di contenuti nativi, stagionali e basati sui trend del momento, è bene anche sfruttare i cosiddetti UGC (User-generated content), i contenuti creati dagli utenti stessi: stories e post in cui gli utenti menzionano spontaneamente l’azienda, con un potere esponenziale di visibilità.
Ovviamente, più l’utente è Influente e seguito, più questa pratica è efficace: coinvolgere degli Influencer in target con i propri consumatori e invitarli a provare i propri prodotti, recensirli, condividere un codice sconto o un’opinione, creare un sondaggio nelle stories o una diretta sono tutti modi di sfruttare al meglio Instagram.
Bisogna fare grande attenzione a gestire correttamente e in totale trasparenza la propria pagina Instagram: il Social, infatti, ha ormai da anni dichiarato guerra ai bot, ossia a chi utilizza degli speciali software automatizzati per mettere e togliere il follow ad altri profili o creare commenti automatici in quantità, ottenendo nuovi follower in modo davvero poco pulito. Potenziata, infatti, la sicurezza in questo senso, con il blocco dell’account: l’algoritmo rileva il fatto che una pagina stia eseguendo troppe azioni in un lasso di tempo troppo breve e ne disabilita temporaneamente il funzionamento.
Instagram Marketing: contenuti e formati
Instagram annulla la distanza, portando gli utenti vicini all’atmosfera e ai valori di ogni azienda, con una comunicazione diretta ed evocativa: ecco perché una buona content strategy è d’obbligo, come sempre nel Social Media Marketing. Basti anche solo pensare che 70% degli acquirenti utilizza la piattaforma per trovare ispirazione per l’acquisto, seguire e ricercare i marchi, scoprire nuovi prodotti e prendere decisioni di acquisto informate.
I visual statici, immagini, foto o infografiche, devono essere ben realizzati e in formato verticale mobile-first.
Anche il formato video è molto utilizzato, ma bisogna prestare attenzione alle lunghezze:
- Le Stories sono di 15 secondi, ma si ragiona spesso a blocchi di 4 storie, caricando un video di 60 secondi che il Social stesso suddivide in 4 tranche;
- I Video nei post del feed possono durare al massimo 1 minuto;
- I Reel, il formato introdotto come risposta a TikTok, possono durare da 15 secondi fino a 90 secondi, recente novità che ne ha ampliato la durata;
- IG TV permette di caricare contenuti molto più ampi, fino a 10 minuti per gli account normali e fino a 1 ora per account verificati e molto seguiti;
- Instagram Live, cioè le dirette, possono durare al massimo 1 ora.
Il giusto matching tra contenuto e contenitore
Utilizzare nel modo corretto tutti i formati messi a disposizione da Instagram non significa, ovviamente, soltanto conoscerne la durata e le possibilità tecniche. Significa sapere che ogni contenuto ha un suo utilizzo più o meno adatto ad ogni tipologia di contenitore.
Post nel feed o storie? Meglio pubblicare come post tutti quei contenuti statici di cui vogliamo avere memoria e che andranno a comporre un feed in linea con lo stile grafico e il tono di voce aziendale: in questo modo, all’utente basterà scrollare per avere una panoramica di tutto il “mondo”, i colori e l’atmosfera dell’azienda.
Le storie, invece, sono un ottimo canale per contenuti anche più artigianali e ricondivisi dai propri dipendenti o dalla fanbase in generale, e possono essere integrate di tanti elementi per renderle interattive. Sondaggi e quiz, ad esempio, o storie “teaser” di altri contenuti che verranno poi rivelati nel feed, funzionano bene per alzare l’ER. Grazie alle “storie in evidenza” è possibile non perderle dopo le 24 ore di live, dividendole per categoria.
Le stories, vero propulsore dell’Instagram Marketing
Ci sono diverse funzionalità legate alle stories: in primis, l’applicazione fornirà la traduzione delle storie in oltre 90 lingue. Inoltre, si sta valutando una versione a pagamento delle stories, che saranno in abbonamento solo agli utenti subscribers: verranno evidenziate con una cornice colorata, saranno appunto solo per una cerchia chiusa e non potranno essere “screenshottate”. Molto poco inclusivo e pubblico, da capire se il test passerà le logiche di gradimento del pubblico.
I Reels sono simili alle storie ma hanno ancora più feature ed effetti possibili, il che li rende perfetti per creare contenuti ricchi; hanno il vantaggio di funzionare bene nella sezione Esplora, dove esiste una categoria con i Top Reels giornalieri. Sono stati di recente ampliati sia la durata massima (da 30 secondi a 1 minuti) dei Reels, sia le feature di Analytics ad essi dedicati. Altra novità molto amata dai creators è la funziona remix, sempre per i Reels.
IGTV
IGTV è, invece, il formato per i long-video della piattaforma: recensioni, webinar e video-lezioni, speech e conferenze, ma anche ricette e reportage di viaggio.
Anche le dirette sono un ottimo strumento di Instagram Marketing per arrivare ai propri utenti e anche per fare networking, accedendo alle fanbase di altri profili e aziende. Oggi, poi, il numero di account che si possono collegare alla stessa diretta passa da 2 a 4, e IG sta implementando una funziona che consente la gestione di audio e video da parte dei profili che gestiscono la diretta, un po’ come in una call su Zoom o Skype.
Instagram Ads, un boost per il piano editoriale
Per fare Instagram Marketing un brand deve avere un profilo aziendale, ça va sans dire. Non solo, essenziale anche attivare gli strumenti per la sponsorizzazione dei post e le campagne a pagamento di Digital Advertising: a tal fine è bene connettere l’account business di IG alla pagina aziendale di Facebook, in modo da sfruttare il Business Manager, il centro inserzioni strutturato di Facebook.
Per dare maggiore efficacia ai propri contenuti organici, bastano budget davvero molto piccoli: pochi euro al giorno e si aumenta considerevolmente la copertura dei post nel feed, direttamente dall’App di Instagram.
Gli Analytics interni di IG sono molto ben strutturati e consentono un ottimo monitoraggio non sono della pagina generale ma anche di ogni singolo post e storia.
Altri punti di forza di Instagram per il Marketing: keyword e link in bio
Altro plus dell’Instagram Marketing rispetto ad altre piattaforme è il potente algoritmo di fondo, capace di restituire all’utente contenuti sempre più in linea con i propri gusti sulla base dei like messi e dei contenuti fruiti. In questo modo, ciascuno avrà un feed e, soprattutto, una sezione “Cerca”, perfettamente in linea con i propri interessi e marchi preferiti.
Da pochi mesi, IG ha introdotto la ricerca per keyword, secondo una logica da vero motore di ricerca, bypassando la vecchia modalità che consentiva di navigare la piattaforma solo tramite hashtag e nomi di account. Anche questa funziona è da tenere presente per le aziende che vogliano pensare di rendersi trovabili e posizionabili in un’ottica SEO, sempre valido alleato della Employer awareness.
È anche possibile segnalare delle parole chiave con la funzionalità Hidden Words, che filtra tutti i termini ritenuti offensivi, rendendo la moderazione più semplice.
Ultima feature essenziale è l’unico link a disposizione nell’intera piattaforma, quello nella biografia di ogni account: esistono molti tool che permettono di potenziare l’efficacia del famigerato “link in bio”, trasformandolo in un repository di più link di approfondimento.
Reels, centro nevralgico delle strategie di content creation
La grande utilità dei Reels è che sono contenuti immediati, creativi e dalla durata superiore a quella delle Stories. Un Reels-ads – fruito in modo classico, a schermo interno e in verticale – potrà essere visualizzato dagli utenti in molte sezioni diverse del social network: dalla tab Reels alla sezione Esplora, dal Feed del Brand alle Stories, anche in evidenza.
Justin Osofsky, Chief Operating Officer di Instagram, ha dichiarato che è un modo per dare alle aziende un’ulteriore possibilità di content creation, sempre più ricca, ingaggiante e multiforme, a tutto vantaggio dell’utente. L’integrazione di un nuovo formato di advertising dentro a una delle novità più amate, interattive e creative di Instagram – Reels appunto, che è stata introdotta ad agosto 2020 – è sicuramente una mossa ad alto potenziale, che i marchi dovranno cogliere al volo.
Utente sempre al centro, infatti, perché la volontà è quello di fornirgli contenuti interessanti, che come sempre potranno commentare, mettere “like” e salvare. Ma non solo: anche le inserzioni di Reels saranno evidenziate come “sponsorizzate” e potranno essere nascoste, skippate o persino segnalate come non gradite, per un’esperienza di navigazione in piattaforma sempre più personalizzabile.
Ma come creare un’inserzione di Reels? Basta creare normalmente l’annuncio da Ads Manager e selezione come opzione del posizionamento manuale “Instagram Reels”: la configurazione dell’ad è quella standard, così come gli obiettivi possibili della campagna supportati anche da questo nuovo formato, che spaziano dal semplice “traffico” o “reach” per arrivare alle “conversioni” o alla “visualizzazione video”.
Le novità di Instagram del 2024, tra abbonamenti, canali broadcast e Threads
Instagram continua a evolvere nel tempo anche se, spesso, le sue innovazioni sono mutuate da altre piattaforme, per poi essere integrate nelle dinamiche tipiche di questo canale social.
Se, ad esempio, nel 2021 la grande “novità” erano stati i Reels, direttamente ispirati ai mini-video di TikTok, oggi alcune delle nuove feature del social strizzano l’occhio a Twitch, X e Telegram.
In primis, impossibile non parlare di Threads, recentissimo fenomeno mediatico che ha interessato negli ultimi mesi i marketer e gli utenti di mezzo mondo, sebbene non sia ancora disponibile in Italia: Threads è un’app di messaggistica creata da Meta, con un feed molto simile a Twitter – o dovremmo dire, simile a “X”, dopo il rebranding voluto da Musk, che Zuckerberg cerca apertamente di sfidare con questa sua nuova invenzione – ma con il design di Instagram, in cui è integrata.
Post di @threadsVisualizza su Threads
Su Threads è possibile pubblicare messaggi su temi specifici – appunto, thread tematici – rispondere ad altre persone e seguire i profili che ci interessano.
L’algoritmo si aggiorna
Novità importante è l’aggiornamento dell’algoritmo che seleziona i contenuti da mostrare all’utente sulla base di due parametri essenziali: uno riguarda l’utente stesso e le interazioni che dissemina, l’altro riguarda la qualità – basata su like, messaggi, salvataggi e engagement – di contenuti e profili personali dei creator. Non solo, il nuovo update di algoritmo tiene in grande considerazione il formato dei contenuti, mostrando più video a chi vede molti video e più immagini statiche a chi mostra di preferire le foto.
Altra grande innovazione, lato Influncer, è quella delle nuove funzionalità a pagamento, tra cui la possibilità di far sottoscrivere abbonamenti per supportare il lavoro dei creator, che mettono a disposizione contenuti esclusivi per gli abbonati, oppure la diffusione a livello globale – da giugno anche in Italia – dei Canali Broadcast: questa è un’altra feature progettata per i creator, che hanno a disposizione un nuovo “luogo” per interagire con i fan più appassionati, idea mutuata chiaramente da Telegram, con l’obiettivo di promuovere legami più solidi e creare contenitori tematici.
Da Twitch, invece, è stata presa l’ispirazione per la funziona “Badge”, altro strumento di monetizzazione che può essere aggiunto dagli Influencer durante le live: i badge compaiono sul video in diretta e gli utenti possono acquistarli per piccoli importi, che il creator può riscattare una volta raggiunta una cifra superiore ai 100 dollari.
Arrivano le Note
Infine, ultima aggiunta che si rifà anch’essa a un altro strumento – lo “stato” di WhatsApp o di Facebook – è la funzionalità Note: un piccolo campo di testo visibile nella sezione dei messaggi privati, che i fruitori possono personalizzare con frasi, citazioni o riflessioni.
Esaminando le più recenti modifiche su Instagram, quindi, si nota chiaramente come la creatura di Zuckerberg stia dedicando sempre maggiore attenzione ai creator. Questo si riflette nelle nuove funzioni e nel modo in cui gli algoritmi operano, con l’obiettivo di favorire la crescita degli Influencer o dei Deinfluencer che siano, i quali rappresentano una componente fondamentale del successo della social app.
Per i Brand e i creator, quindi, la chiave per emergere è creare contenuti di alta qualità, che siano coinvolgenti o informativi, così da attirare l’attenzione delle persone in modo che non vogliano perderli e vengano spinte non solo a interagire ma, sempre più, anche a pagare per poter accedere a post e video esclusivi.