Che le startup abbiano acquisito un ruolo importante nella crescita dell’economia dei Paesi non vi è più alcun dubbio: aumentano la disponibilità di posti di lavoro, stimolano l’innovazione e creano sana concorrenza. Da piccole realtà, alcune sono cresciute talmente tanto da modellare intere are geografiche, una su tutte la Silicon Valley dove Apple, Facebook e Google sono solo la punta di diamante di un ecosistema iper-innovativo che sta rivoluzionando ogni aspetto della nostra quotidianità. Ma qui in Europa, dall’altra parte dell’Oceano, come si sta evolvendo l’ecosistema startup? A fare il punto della situazione anche quest’anno ci ha pensato il 360Entrepreneurial Index realizzato dal Centro Studi di Digital360 (il report completo è disponibile online).
360Entrepreneurial Index e lo stato dell’imprenditorialità hi-tech
Il 360Entrepreneurial Index misura l’efficacia degli ecosistemi delle startup in Europa finanziate con capitale di rischio specifici, facenti capo sia a investitori istituzionali (venture capitalist), sia a investitori “informali” (business angel, family office, ecc.), in tutti i paesi dell’Unione Europea.
Per misurare nel suo insieme l’efficacia dell’intero processo imprenditoriale il 360Entrepreneurial Index rileva tre indicatori chiave che fanno riferimento alle tre fasi del processo imprenditoriale stesso – la creazione della startup, la sua crescita e la sua “maturazione”:
- l’Entrepreneurial Quantity Index, che misura la quantità totale di investimenti equity immessi nel sistema imprenditoriale per finanziare le startup;
- l’Entrepreneurial Quality Index, che si focalizza solo sulle operazioni di investimento di maggiore dimensione, tipicamente finalizzate a finanziare la fase di scaling-up delle startup;
- l’Entrepreneurial Outcome Index, che misura i “risultati” dell’attività imprenditoriale in termini di numero di Exit realizzate (ossia numero di startup che si quotano in borsa o vengono acquisite da parte di imprese più grandi) e di Unicorni (ossia startup che raggiungono una valorizzazione complessiva almeno pari ad 1 miliardo di dollari).
Lo stato delle startup in Italia secondo l’indice di Digital360
Sulla base del 360Entrepreneurial Index, nel 2019, totalizzando un punteggio di 52,5, l’Italia si colloca al 19° posto sui ventotto paesi dell’UE, recuperando complessivamente una posizioni rispetto al 2018.
Se guardiamo nel dettaglio le tre componenti del 360Entrepreneurial Index, l’Italia si colloca nel 2019:
• al 25° posto con riferimento all’Entrepreneurial Quantity Index, perdendo 3 posizioni rispetto al 2018. I finanziamenti raccolti dalle startup italiane nel 2019 – pari a 610 milioni di dollari – sono in crescita ma in modo meno significativo rispetto al trend degli altri Paesi comparati;
• al 16° posto relativamente all’Entrepreneurial Quality Index, migliorando di 3 posizioni. Un risultato raggiunto soprattutto grazie ad alcuni operazioni di investitori stranieri che testimoniano un crescente interesse internazionale per il nostro ecosistema portando a 521 milioni di dollari il totale di investimenti su scaleup italiane;
• all’ 8° posto con riferimento all’Entrepreneurial Outcome Index. Pur avendo perso 1 posizione rispetto allo scorso anno, il nostro Paese dimostra una buona capacità di generare Exit o Unicorni.
«La ricerca del 360Entrepreneurial Index mostra i passi avanti compiuti negli ultimi anni dall’ecosistema italiano delle startup, anche se non ancora sufficienti a recuperare il ritardo rispetto alle realtà più mature», ha dichiarato Andrea Rangone, Presidente di Digital360, che prosegue: «Nel 2020, a causa della crisi connessa all’emergenza sanitaria, il panorama startup italiano rischia di vedere contrarre sensibilmente gli investimenti e il Paese di perdere esperienza di innovazione fondamentale per il suo futuro industriale: in questo momento è cruciale sostenerlo con liquidità e semplificazioni di oneri e burocrazia. A questo scopo, è positiva sia l’accelerazione dell’operato del Fondo Nazione dell’innovazione, con la sua dotazione di un miliardo circa di risorse finanziarie, sia la finalizzazione delle importanti risorse finanziarie del Recovery Fund, che a mio avviso dovrebbero essere utilizzate anche per potenziare la spinta alle startup tecnologiche. Non dobbiamo perdere questa occasione per cercare di recuperare il gap rispetto ai paesi più avanzati».
Who's Who
Andrea Rangone
Presidente di Digital360
Pil in crescita e buon governo: ecco dove crescono le startup innovative
La ricerca rivela anche una correlazione positiva tra PIL pro capite dei Paesi europei con il relativo livello di imprenditorialità. I dati evidenziano bene come il PIL pro-capite cresca – statisticamente parlando – nei Paesi in cui è più alto il 360Entrepreneurial. Si osserva anche una correlazione positiva significativa tra l’indice di imprenditorialità e la qualità di Governo (misurata attraverso The Worldwide Governance Indicators di World Bank), ad indicare l’importanza di un sistema politico-governativo efficace per favorire lo sviluppo dell’ecosistema di startup.