big data

Microsoft avvicina i dati agli utenti

Con l’ultimo aggiornamento di SQL Server, l’analisi dei dati è alla portata di un numero sempre maggiore di persone e utilizzabile in modo interattivo e real time con i comuni strumenti di produttività e collaborazione. Dal cloud all’in memory le promesse per migliorare i processi d’impresa

Pubblicato il 02 Lug 2014

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Rendere accessibili le capacità di analisi dei dati a chi deve prendere decisioni aziendali rapidamente, senza avere le competenze di un db administrator. Questa è in sintesi la strategia di Microsoft nel campo della gestione dati, ribadita in occasione della presentazione del nuovo motore SQL Server 2014. Un motore progettato per gestire i dati provenienti da nuove fonti, come l’internet of things, per farlo in modo pià veloce attraverso l’elaborazione “in memory”, ma anche per essere utilizzato indifferentemente in modalità on premise, cloud, oppure ibrida, sfruttando i servizi di Azure oppure di partner specializzati.

Le funzioni “in memory” consentono di analizzare i dati in tempo reale e quindi rendere più moderni e flessibili i processi d’impresa che oggi si devono basare su estrazioni prefabbricate, spesso non aggionate a sufficienza. “L’in memory non è novità assoluta – spiega Fabio Santini, direttore della Divisione Server Tool & Cloud di Microsoft Italia – perché alcune funzioni erano già presenti nella precedente versione. La novità è l’estensione dell’uso, grazie a funzionalità che ne permettono l’impiego negli ambiti più critici, garantendo l’affidabilità dei dati”.

La possibilità di usare il cloud per rispondere a esigenze temporanee o permanenti d’elaborazione è un aspetto vitale per Microsoft, forte delle valutazioni degli analisti che oggi individuano nel cloud un fattore sempre più determinante per l’efficienza dell’IT d’impresa. “Molte delle criticità sono superate – spiega Danilo Lissoni, product manager per SQL Server di Microsoft Italia -. L’in memory non serve soltanto per supportare le applicazioni di data warehouse, ma anche per velocizzare da 10 a 30 volte le prestazioni del database nell’ambito transazionale. Quindi con le applicazioni già esistenti, con un vantaggio immediato nei servizi erogati ai clienti. Altre funzioni migliorano la scalabilità e il supporto always-on tramite il clustering”.

La BI secondo Microsoft

Le capacità del motore database sono funzionali a un disegno più generale d’innovazione nei modi di fruire dei dati e quindi collaborare all’interno delle imprese, con clienti o fornitori esterni. Un disegno che comprende anche Sharepoint ed Excel, visti rispettivamente come strumenti per la presentazione e la manipolazione dei dati. “Con Office 365 il foglio Excel può essere condiviso senza l’uso dell’e-mail, senza duplicazioni, senza versioni intermedie o distacco dalle fonti dati d’origine”, precisa Lissoni.

Sono a questo proposito importanti alcune funzioni aggiuntive, come Power Query “che rende possibile aggregare dati provenienti da fonti esterne, pubbliche o a pagamento, mentre con Power Map assolve la necessità di poter accedere in modo geografico e storicizzato”. Con Power Q&A è infine sufficiente definire entità e permessi per dare al sistema la capacità di rispondere a domande complesse in linguaggio naturale. Funzione che si affianca alle capacità del nuovo Azure Machine Learning: “Sistema in grado di analizzare i dati del passato e quindi predire il futuro, imparando e correggendo nel tempo i propri errori. Funzioni innovative che si avvantaggiano della potenza del cloud e che mirano a rendere più utile la BI, oggi realizzata elaborando essenzialmente i dati che riguardano il passato”.

L’aggiornamento e le prime adozioni

Già disponibile, la versione 2014 di SQL Server dovrà convincere alla migrazione molti degli attuali utenti della piattaforma, fermi a precedenti versioni 2012 e anche 2008, quest’ultima ancora molto utilizzata. Tra i candidati molti utenti di SAP visto che il 53% delle installazioni utilizza SQL Server come piattaforma database. Tra le realtà che per prime hanno effettuato l’aggiornamento alla 2014 c’è la società di scommesse Bwin: “E’ passata dalla 2008 alla 2014 e implementando l’in memory ha ottenuto un miglioramento di 16 volte delle prestazioni, con un minimi investimenti applicativi”, precisa Lissoni. Un altro caso è quello di Permasteelisa, azienda nata in Italia specializzata nelle facciate edili, oggi incorporata in un gruppo internazionale da 1,4 miliardi di dollari di fatturato, con fabbriche, clienti e realizzazioni in tutto il mondo. Con SQL Server 2014 Permasteelisa ha potenziato il proprio sistema interno di gestione delle configurazioni, da cui dipendono le ottimizzazioni di tanti progetti “su misura”. Questo integrando differenti database distribuiti e utilizzando il cloud Azure per i backup e l’alta disponibilità.

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