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Retelit, una rete veloce e affidabile per il Cloud

L’operatore italiano di telecomunicazioni, che dispone di oltre 7.600 Km di fibra in Italia, si posiziona come Cloud enabler, fornendo agli operatori ICT l’infrastruttura per offrire applicazioni “as a service” alle imprese, grazie agli importanti investimenti nell’innovazione. Ne parliamo con Giuseppe Sini, Direttore Commerciale di Retelit

Pubblicato il 26 Mag 2014

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Giuseppe Sini, Direttore Commerciale di Retelit

Un’infrastruttura di rete veloce e affidabile è la chiave di volta di un servizio Cloud di livello enterprise. Senza un collegamento gestito end-to-end, flessibile e a larga banda, non è pensabile, infatti, che le applicazioni aziendali possano essere erogate da un Data Center esterno secondo i canoni di disponibilità e sicurezza che le aziende, quelle grandi come quelle piccole, si aspettano di avere. Si tratta di un aspetto che può sembrare scontato, ma che in realtà non lo è, in un mercato dove le offerte di infrastrutture IT “as a service” si stanno moltiplicando. Ne parliamo con Giuseppe Sini, Direttore Commerciale di Retelit, uno dei principali operatori italiani di servizi dati e infrastrutture per il mercato delle telecomunicazioni, che su questo sta puntando: la società si propone infatti come “Cloud enabler” per il mercato italiano dei Service Provider ICT”.

Cosa intendete esattamente quando vi definite un “Cloud enabler”?

Significa che il nostro ruolo è quello di fornire la connettività fra i Data Center e i clienti, e l’housing dei sistemi elaborativi, mettendoli a disposizione degli operatori che vogliono erogare i servizi in modalità Cloud. Oltre ai nostri mercati storici di riferimento, ci rivolgiamo, quindi, al mercato dei fornitori di servizi Cloud e per mettere a punto l’offerta abbiamo fatto importanti investimenti sia nello sviluppo della rete sia nei nostri Data Center principali, che sono a Milano, Bergamo, Roma e Bologna, dove abbiamo ottenuto la certificazione 27001.

Si tratta di un mercato che si sta sviluppando solo ora. Finora in Italia sono stati realizzati progetti di private Cloud, con il consolidamento delle infrastrutture IT e la virtualizzazione, ma l’adozione da parte delle aziende del public Cloud è ancora agli inizi: siamo indietro rispetto ad altri Paesi europei. Ma oggi c’è movimento, l’offerta di servizi Cloud è in crescita e le PMI sono quelle che ne avranno i maggiori vantaggi.

A chi vi rivolgete, dunque?

Il mercato è dominato dai grandi operatori, Telco e OTT, ma accanto a loro si stanno muovendo in questa direzione, anche molti system integrator e Service Provider locali, più in generale operatori ICT che hanno il presidio del territorio e forti relazioni con i clienti e desiderano ampliare l’offerta e cogliere l’opportunità. Ci rivolgiamo a loro, perché un servizio in modalità Cloud può essere erogato solo se c’è una rete in fibra ottica gestita end to end: è proprio questo il nostro focus e il nostro punto di forza. Abbiamo fatto forti investimenti per innovare l’infrastruttura: disponiamo di oltre 7.600 chilometri di fibra ottica, dispiegata su strade statali e comunali che raggiungono numerosi centri abitati e 8 reti metropolitane, oltre ai Data Center nelle città più importanti.

Si tratta dunque di un’evoluzione dell’offerta per Retelit…

I risultati positivi che abbiamo ottenuto in questi anni ci hanno permesso di investire nella tecnologia e di allargare il focus dagli operatori TlC verso gli operatori del settore ICT e i Cloud service provider, con grande soddisfazione: l’offerta Cloud enabler per operatori ICT ci ha permesso di incrementare significativamente il parco clienti ed è passata in tre anni a rappresentare quasi il 15% del fatturato. I carrier internazionali che non hanno una rete in Italia e gli operatori nazionali sono ancora i clienti più importanti, oltre a Broadcaster, New Media Company e Over The Top.

In generale, la nostra strategia è di puntare su nicchie ad alto valore aggiunto, garantendo una elevata velocità di risposta, perché la nostra è un’organizzazione snella che può garantire forte personalizzazione delle soluzioni di connettività offerte.

L’innovazione tecnologica è per voi fondamentale. Cosa prevede il vostro piano di investimenti?

Il piano prevede 75 milioni di euro di investimenti in 5 anni, dal 2012 al 2017 e questo ci permette di erogare nuovi servizi e di andare incontro alle esigenze dei clienti, in particolare con le reti Carrier Ethernet di nuova generazione e un backbone a 100 Gbps, senza cambiare il nostro DNA di Infrastructure Service Provider .

A livello di trasporto, in particolare, la VPN ottica a 100 Gbps apre un nuova era di servizi in Italia, perché permette massima flessibilità di configurazione, con tempi ridottissimi. E’ ideale per gestire picchi di traffico tipici di connessioni fra Data Center. In altre parole, non serve solo avere una banda larghissima, ma poter gestire traffico discontinuo, con bassa latenza.

Quanto alla gestione, oggi si parla di Software Designed Network: significa che dove prima bisognava installare schede hardware, ora basta una configurazione da remoto a livello software, permettendo maggiore facilità e rapidità nell’installazione e nella configurazione dei servizi al Cliente

Guardando al futuro, ci sono altre novità in arrivo?

La novità più importante relativamente al mercato Italiano consiste nell’immente lancio di un nuovo brand di servizi che proporremo direttamente ai clienti finali. In particolare l’offerta sarà rivolta a tutte le aziende di medio-grandi dimensioni che si trovano in prossimità della nostra rete in fibra ottica. Ne abbiamo individuate 12.000 entro i 100 metri dalla rete alle quali offriremo servizi di connettività ultrabroadband e servizi di cloud storage e back up as a service indirizzando specifiche esigenze di Disaster Recovery e/o Business Continuity. La connettività ultrabroadband a bassa latenza e la prossimità ai nostri Data Center risponderanno a queste esigenze ancora non completamente soddisfatte su quel segmento di mercato enterprise.

E per quanto riguarda la presenza internazionale?

Come annunciato nel piano industriale, recentemente abbiamo aperto un nuovo POP internazionale a Francoforte che funzionerà da nuovo nodo di accesso per l’offerta di servizi trasmissivi tradizionali, di nuovi servizi Carrier Ethernet e VPN MPLS.

Il nuovo nodo è collegato da un anello ad altissima capacità (10 GBit al secondo) ed è situato presso uno dei Data Center più importanti e strategici in Europa, Equinix di Francoforte, attualmente uno dei maggiori punti di interscambio di traffico dati europeo. Durante il 2014 apriremo un nuovo Pop analogo a Londra e successivamente, coerentemente con lo sviluppo del business internazionale, altri punti di presenza europei sempre in Data Center sedi di pop di altri operatori internazionali. Questo rende l’offerta di Retelit accessibile a tutti gli operatori presenti in quei Data Center e consente di offrire destinazioni internazionali ai propri clienti italiani.

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