Mercati e valori

Canalys: la classifica dei migliori vendor di security per le PMI. «Nel 2014 investimenti al +7,8%»

Le previsioni di crescita di un settore spesso trascurato in passato attirano l’attenzione dei fornitori specializzati, pronti a mettere a punto soluzioni dedicate basate su semplicità d’installazione e flessibilità, e guardando in prospettiva ai servizi gestiti. In prima fila Trend Micro, mentre si fa importante l’avanzata Kaspersky Lab

Pubblicato il 02 Mag 2014

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Il buono stato di salute del mercato della sicurezza anche di fronte a risultati poco incoraggianti del resto del mondo IT non è una novità. Al suo interno però, ci sono tematiche particolari capaci di andare ancora oltre e registrare crescite decisamente da rimarcare. Le previsioni Canalys rivolte al mondo delle piccole e medie imprese per quanto riguarda gli investimenti in sicurezza, autorizzano infatti un buon livello di ottimismo per gli operatori del settore. A fronte di un mercato della sicurezza dei contenuti complessivamente stimato nel 2013 per un valore di 2,4 miliardi di dollari, con una crescita del 5% nell’ultimo anno, fino al 2017 la previsione indica un tasso annuale di avanzamento del 7,8%.

Come sottolinea la società di ricerche il 2013 ha quindi segnato una svolta nella presa di coscienza anche del mondo PMI sulle problematiche legate alla sicurezza, un argomento spesso indicato come punto debole per il settore. Da questo ha avuto origine una crescita nelle intenzioni di spesa e una maggiore volontà di mostrare ai propri clienti un maggiore livello di attenzione verso il trattamento dei loro dati. Anche la risonanza prodotta dalla vicenda NSA, viene considerata importante in questo contesto.

Pronta la risposta dei fornitori, con una maggiore attenzione nella messa a punto di soluzioni dedicate. Soluzioni incentrate sulla facilità di installazione e configurazione, garantendo comunque i livelli di sicurezza richiesti dal settore. A guadagnarci, l’utente finale, grazie a una maggiore competizione e a una conseguente diminuzione delle fasce di prezzo, aumentando invece il numero di funzionalità messe a disposizione.

In un comparto particolarmente sensibile al rapporto qualità/prezzo, Trend Micro nel 2013 ha avuto la meglio, con un ammontare di vendite pari a 414 milioni di dollari, corrispondenti a una quota del 17,2%. Una posizione saldamente confermata rispetto all’anno precedente, nonostante un leggero calo sia nel fatturato sia nella quota di mercato (-1,1%). Secondo Canalys, questi risultati sono il frutto di una crescente attenzione a ridurre il più possibile ogni imprevisto in fase di installazione, ma anche a una efficace campagna di marketing incentrata sull’affidabilità del marchio.

Al secondo posto, i dati indicano Symantec, con un valore di 368 milioni di dollari, corrispondenti a un 15,3%, anche in questo caso con un leggero passo indietro dell’1,3%. Il risultato, considerato comunque positivo, viene ricondotto all’efficace valorizzazione dello storico marchio Norton.

Lo stesso andamento è stato registrato da McAfee, i cui 354 milioni di dollari di fatturato equivalgono a una quota del 14,6% e permettono all’azienda pronta a investire sulle soluzioni di sicurezza gestite a misura di PMI di incalzare da vicino Symantec.

Ancora al momento distaccata appare invece Kaspersky Lab, anche se è proprio l’azienda russa a registrare la prestazione migliore. Il fatturato di 122 milioni di dollari rappresenta infatti un consistente passo in avanti rispetto ai 109 milioni di dollari del 2012, per una quota di mercato salita dal 4,7% al 5%. In pratica, un progresso dell’11,8%, migliore anche di tutti i restanti marchi conteggiati insieme, che continuano tuttavia a rappresentare la fetta più consistente, assommando infatti 1.156 milioni di dollari in volume e una quota del 47.9%, anch’essa in aumento, in questo caso dell’11%.

Fermo restando un mercato dalla dimensioni tutto sommato ancora contenute, Canalys raccomanda tuttavia ai produttori di dedicarvi la necessaria attenzione, in considerazione delle importanti prospettive di crescita. Soprattutto, a fare la differenza sarà la proposta di passare alla modalità di sevizi gestiti in remoto, grazie anche alla possibilità di distribuire il costo dell’investimento nell’arco di più anni. Fino al 2017 infatti la crescita annuale viene stimata nel 36%.

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